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La rinascita (365 - 367)
Il Praefectus, ormai assunto stabilmente il comando della fazione dell'Impero Romano d'Occidente (sembrava quasi un “deus ex machina” :-) ) grazie al suo genio militare ebbe facilmente in pochi anni il sopravvento sulla città ribelle di Avaricum; la tattica era ormai consolidata: radunare un discreto esercito di limitanei irrobustito da squadroni di cavalleria barbara, asssediare la città e una volta presa per fame sterminarne la popolazione con ingente bottino (Tempi duri necessitavano di decisioni dure...).
In poche stagioni, grazie a questa spietata politica, il bilancio torno' in attivo e questo permise il mantenimento delle flotte con conseguente eliminazione di alcuni pirati nel Mediterraneo.

Il Praefectus, oltre che condottiero, si dimostrò fine politico e amministratore: intrapese un'opera di sviluppo economico nelle ricche città italiche e galliche e, quando ormai aveva pensato di “eliminare” lo scomodo Imperatore con una “crociera di sola andata”, la sorte venne in suo aiuto con una morte naturale.
Ormai da tempo era stabilito che la successione toccasse a Marcello Flavio, giovane e valente rampollo della fazione: il suo avvento contribuì a rassenerare la situazione in tutti i territori dell'Impero.