00 14/09/2008 18:11
Necessità di percorrere inesplorate vie porta alla costituzione della gran flotta del Mar Nero, una decina di galere da guerra e naviglio minore con base a Trebisonda.
Questa flotta è presto padrona di quell’interno bacino ove, all’occorrenza, dona in pastura ai pesci i magiari o i polacchi che ne incrociano la rotta; ma sua missione è altra.
Le belle navi son lì per dare lesto e sicuro viaggio agli armati inviati alla conquista delle settentrionali sponde; in breve volger d’anni, Caffa, Sarkel e Kiev hanno il privilegio di conoscere la vera fede; per volere di Allah, in queste operazioni sono anche annientati due eserciti blasfemi che, sotto pretesto di una falsa Jihad, volevano partir per Gerusalemme
La quarta crociera punta alla conquista di Iasi ma, poco dopo lo sbarco, l’armata è colta e battuta da possente schiera magiara; gli scampati a quel disastro possono rendersi utili solo concorrendo alla difesa di Kiev, incessantemente messa a dura prova.
Nel frattempo, una seconda flotta è varata a Creta; sorprende gli ungheresi di Corinto sbarcando spia che spalanca le porte della cittadella alle truppe di Abdel l’Iracondo; quelle navi, però, son presto sopraffatte dal potere della marineria veneziana.
I veneziani son anche i soli capaci di portar minaccia sul suolo d’Egitto; privilegio che pagano morendo a frotte sotto le inviolabili mura del Cairo e di Alessandria; apprendono infine la lezione, e sbarcano ad est delle formidabili metropoli; muoiono più vicini alla città santa, ma muoiono comunque, sotto spade e dardi dei mammalucchi usciti da Gaza.
L’anno 1195 porta funeste nuove.
La prima è che, dopo aver patito molteplici sconfitte, gli ungheresi rubano una vittoria ai confini d’Anatolia; i loro crociati corrono verso l’interno della regione, e poco si potrà far contro la veloce schiera, fino a che non s’arresta di sua scelta.
L’altra è mera notizia portata da mercanti ed altri viaggiatori; dopo decenni di primato, par che gli abitanti d’isoletta chiamata Inghilterra oscurino in ogni campo la gloria d’Egitto.
Allah abbia misericordia di chi diffonde simili menzogne.