00 25/08/2008 23:32
Come alleati, potevo contare da tempo sui Bizantini cui, più recentemente, si sono aggiunti i Turchi.
Questi si sono battuti bene con l'Orda che, dal canto suo, ha manifestato una notevole indecisione; di fatto, sono pasati vari anni prima che si decidesse ad espugnare la loro fortezza, senza poi curarsi nemmeno di occuparla.
C'è stato tutto il tempo per dotare Kiev di buone difese ma, in definitiva, temo di aver sbagliato la politica di investimenti.
La città li ha accolti gonfia di truppe, e con torri con baliste, ma questo non è bastato a fermare la dozzina di potenti eserciti sciamati oltre i due ponti (ne potevo tenere uno, non entrambe).
Col senno di poi, posso dire che sarebbe stato meglio concentrarmi sullo sviluppo delle varie cittadelle nelle provincie di confine, senza sprecare denaro e vite per una difesa quasi impossibile.
Poco dopo il collasso di Kiev, l'impero russo si è trovato spezzato in due tronconi senza comunicazione; ciò non solo per via dei Mongoli, ma anche di Danesi, Polacchi e Veneziani che, col pretesto di una crociata, si sono messi a scorrazzare dappertutto fuorchè in direzione di Antiochia.
L'area a Nord è rimasta relativamdente tranquilla, benchè un pò ridotta dalla perdita delle provincie baltiche; più a sud è successo di tutto e di più, fra epici scontri e sordidi delitti (commessi e subiti).
Un breve periodo di possesso di Vienna, presto persa a seguito di ribellione, mi ha insegnato una cosa interessante; con l'avvento della polvere da sparo, i Russi non hanno bisogno di grandi caserme per arruolare archibugieri; per loro bastano le mura maestose.
La situazione attuale è troppo compromessa per sperare in qualcosa di più dalla mera sopravvivenza.
Vado a ritemprarmi in montagna e, probabilmente, ci riprovo dopo.