Ma Madrid era nel 1600 poco più di un paesello
Ultima considerazione: nel film Madrid sembra un paesello di provincia dove tutti si conoscono invece di essere una delle capitali europee più grandi dell'epoca frequentata tra gli altri dal Velasquez, da Pedro Calderon de la Barca e in più è peggio che vivere a Londra; giornate di sole una su 50, freddo e neve, tanta neve... Mah!
Molti pensano che Madrid sia stata fondata dai romani, ma sembra più probabile che in origine fosse una fortezza islamica, fatta costruire nell’854 dall’emiro di Córdoba. Nota come Magerit, faceva parte di una serie di fortificazioni situate lungo il confine tra Al-Andalus a sud e i regni cristiani a nord.
La dominazione musulmana di Madrid si concluse nel 1085, quando il dominio sulla regione passò al re Alfonso VI di Castiglia. Sebbene la popolazione a quell’epoca raggiungesse più o meno le 12.000 unità, il ruolo della città rimase solo marginale. Il potere locale era concentrato nelle mani di un ristretto gruppo di famiglie, che riuscirono a mantenere la loro posizione privilegiata anche quando, nel 1348, i governatori nominati dal re tentarono di impadronirsi del potere.
Mentre Madrid rimaneva defilata, nel 1474 il matrimonio di Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona portò all’unione dei due regni. Granada, ultima roccaforte musulmana della penisola, cadde nel 1492, e quello stesso anno Cristoforo Colombo iniziò il viaggio che avrebbe portato alla Spagna ricchezze inimmaginabili. Carlo V, nipote di Isabella e Ferdinando, succedette non solo al trono di Spagna ma anche a quello asburgico del Sacro Romano Impero, divenendo sovrano di un territorio che si estendeva dall’Austria all’Olanda e dalla Spagna alle colonie americane.
Il figlio e successore di Carlo V, Filippo II, scelse Madrid come sede permanente della corte reale nel 1561. La città, ancora poco sviluppata, offriva ampi spazi, come si addiceva alla capitale di un impero; gli abitanti della sua principale rivale, Toledo, si offesero terribilmente. Tuttavia, preso dagli affari dell’impero, Filippo trascurò la nuova capitale, che rimase un caotico agglomerato medievale in cui vivevano 25.000 persone. Nel secolo successivo la Spagna attraversò una fase di decadenza, sfiancata da un susseguirsi di guerre e dall’inflazione dilagante causata dall’arrivo di immensi tesori dalle colonie. I governanti si ritirarono nella capitale, creando una sorta di regno fantastico fatto di palazzi e chiese sontuosi. Lo squallore in cui viveva la massa degli abitanti strideva con il lusso della vita di corte. Madrid divenne una città di immigrati e la sua popolazione nel 1656 raggiunse le 150.000 unità, ma solo grazie alla presenza della corte.