Un Grande Condottiero

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Jack Rackham
00giovedì 8 novembre 2007 09:37
Visto che si parla di storia militare e grandi condottieri, vorrei portare a conoscenza di uno dei più Grandi Condottieri della storia militare, ma purtroppo poco conosciuto, Eugenio di Savoia.
Purtroppo il principe Eugenio gode di popolarità nell'Europa Centrale e ben poca in Italia.
Nato nel 1663, figlio di Eugenio Maurizio di Savoia Carignano, conte di Soissons, generale di Luigi XIV, e di Olimpia Mancini, nipote del cardinale Mazzarino, amica d'infanzia del re di Francia.
Nell 1683 Eugenio, già orfano di padre e con la madre esiliata a Bruxelles , aveva chiesto al re Luigi XIV di poter entrare nell'esercito, ricevuto uno sprezzante rifiuto fuggì e si presentò all'Imperatore d'Austria Leopoldo I, che lo accolse volentieri nelle sue truppe aggregandolo a quelle del duca Carlo di Lorena.
Come ufficiale di quest'ultimo, il giovane Eugenio, arrivò nel momento giusto, Vienna era sotto l'assedio dei Turchi. Il giovane ventenne partecipò quindi alla battaglia per la liberazione di Vienna, distinguendosi per coraggio e intelligenza contro i Turchi assedianti.
Promosso in breve tempo Colonnello nel Reggimento dei Dragoni Kufstein (prese parte alla successiva guerra contro i turchi in Ungheria (1686) a 24 anni era già Maresciallo dell'Impero. Molti anni più tardi, nel 1717, la seconda conquista di Belgrado lo avrebbe visto protagonista come comandante in capo dell'esercito asburgico, prima accerchiante e poi accerchiato, e tuttavia alla fine vittorioso: il cosiddetto "miracolo di Belgrado", che fu una straordinaria vittoria del Prinz Eugen e l'inizio della fine per l'Impero turco.
Essendo italiano d'origine, ma apolide per vocazione, non sapeva egli stesso come considerarsi; si firmava perciò con un miscuglio di italiano-francese-tedesco come Eugenio von Savoy.
Dopo Vienna, dopo l' Ungheria con la presa di Buda (1686) in mano ai Turchi dal 1541, si distinse ancora una volta contro i Turchi nella presa di Belgrado nel 1688.
Sempre a servizio degli Asburgo, sconfisse i turchi a Zenta nel 1697. Dopo le sconfitte dei Dardanelli (1656) e di Raab (1664), l'Impero turco non riuscì infatti a sostenere l'offensiva della "Lega Santa", formata da Austria, Polonia, Russia e Venezia. Il Sultano Mustafà II fu sconfitto dalle truppe imperiali austriache, comandate da Eugenio di Savoia. I turchi furono così sonoramente battuti, e con la pace di Carlowitz (1699), l'Austria fu liberata per sempre dalla loro minaccia.
Nel 1690 Eugenio era stato inviato dall'Austria anche in Italia a combattere sotto gli ordini di suo cugino Vittorio Amedeo II.
In quel periodo i Francesi tentavano di occupare il ducato di Savoia
e 3 eserciti francesi prima di quanto Amedeo se lo aspettasse, sconfissero il Duca, ancora impreparato, a Susa, a Vercelli e ad Ivrea nel 1704. Il Duca resistette solo a Torino il più a lungo possibile; poi, lasciato il comando ai suoi generali, andò personalmente incontro ad Eugenio di Savoia, che stava accorrendo in suo aiuto, alla testa delle forze imperiali.Bisogna ricordare in questo assedio francese il sacrificio di Pietro Micca che, il 29 agosto 1706, in una galleria, fece scoppiare una mina sotto i suoi piedi, saltando in aria assieme ai francesi ed a molti loro armamenti.
Quando Torino era ormai allo stremo dopo 117 giorni d'assedio, i due Savoia arrivarono con 30.000 uomini, contro i 47.000 francesi. Ma il divario di forze fu superato dal maggiore senso tattico e strategico di Eugenio, che con una battaglia durata poche ore, mise in rotta completa gli assedianti.
La battaglia si svolse nei pressi del colle di Superga. Acclamatissimi, Vittorio Amedeo ed Eugenio entrarono in Torino, furono scortati dalla popolazione festante fino al Duomo, dove venne eseguito un Te Deum di Ringraziamento. La vittoria di Torino rappresentò anche la rovina del partito borbonico in Italia.
Nel 1703 Eugenio, nominato Presidente del Consiglio Imperiale di Guerra fu un grande riformatore all'interno dell'esercito.
Nel 1704 si incontra con Marlborought, uno dei migliori militari del tempo, con il quale era in corrispondenza da molti anni, creando una proficua collaborazione settennale sfociata in vittoriose campagne (Blenheim 1704, Oudenarde 1708, Malplaquet 1709), con grandi dimostrazioni di amicizia e di stima reciproca.Eugenio di Savoia fu buon amico di un altro grande condottiero: John Churchill, antenato di Winston. Con i loro due eserciti, arrivarono a Madrid, cacciando Filippo e mettendo a governare Carlo d'Asburgo.Durante la guerra di successione spagnola Eugenio batte' più volte i francesi a Carpi, a Chiari ed a Hochstädt.
Fu Primo Governatore austriaco nella città di Milano dopo il trattato di Utrecht (1713), che pose fine alla guerra di successione spagnola.
Per difendersi dai turchi, anche Venezia aveva dovuto legarsi agli Asburgo. Nel 1716 Eugenio di Savoia li sconfisse ancora una volta a Peterwaradino ed a Belgrado (1717). Le sue vittorie fecero conquistare all'Austria territori fin nei Balcani. L'ultima campagna militare di Eugenio è la guerra di Successione Polacca nel 1735, a quasi 72 anni di età.
Il Principe Eugenio di Savoia concluse la sua vita in modo dignitoso, ma solitario, a Vienna nel 1736. L'Imperatore gli tributò solenni onoranze funebri, sincere da parte di tutti.

Questa è la breve storia di un grande condottiero cui persino Napoleone tributò grandi onori. [SM=x535711]
LunaRossaFalco
00giovedì 8 novembre 2007 10:18
Hai pienamente ragione; Eugenio di Savoia fu uno dei più brillanti condottieri del suo tempo, incomparabile nell'uso tattico delle truppe sul campo di battaglia.
Per quanto riguarda la sua popolarità in nord Europa, ti rispondi da solo quando elenchi tutti i servigi resi alla casa di Asburgo. Eugenio di Savoia è sicuramente molto più tedesco che italiano e anche la sua nascita ha poco di italico, salvo il nome (Se pensi che alla corte dei Savoia si parlava il francese...)
Peccato non sia nato al tempo di Vittorio Emanuele II. Ci avrebbe evitato quella pletora di cattivi generali che abbiamo avuto nelle Guerre d'Indipendenza.
Jack Rackham
00giovedì 8 novembre 2007 11:26
Beh in casa Savoia si parlava francese per il semplice motivo che sono originari di Chambery, difatti in origine la capitale del Ducato era proprio la cittadina francese, poi successivamente trasferita a Torino ma mantenendo sempre le origini, inoltre i Savoia sono sempre stati profondamente legati ai reali di Francia stringendo sovente matrimoni con nobili e re del reame transalpino (si annovera anche un re di Francia nelle discendenze dei Savoia).

Ci tengo inoltre a precisare che è considerato un grande condottiero non solo dei suoi tempi, ma uno dei più grandi che siano esistiti, al pari di Napoleone, Alessandro e Giulio Cesare.
Oltre ad evitarci i problemi ai tempi del Risorgimento, dovuti a:
- cattiva gestione da parte dei Savoia (che comunque non appartenevano al ramo principale, ma al ramo collaterale dei Carignano in quanto il ramo principale si estinse 3 generazioni prima)
- conflitti interni agli alti comandi dell'esercito
- incapacità dei comandanti
il grande Eugenio di Savoia sarebbe sicuramente riuscito ad unire l'Italia senza tutti i sutterfugi e accordi utilizzati da Cavour.
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