Prozac ai bambini di 8 anni anche in italia

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Sol Invictus
00mercoledì 28 marzo 2007 17:24
Stiamo andando verso l'indecenza.

incollo articolo



L’AIFA ha recepito la delibera Europea ed ha autorizzato il potente antidepressivo per usi sull’infanzia: “scandaloso, gli organismi di controllo sanitario sono ormai totalmente succubi degli interessi dei produttori, l’Europa non fa eccezione, dal momento che l’Agenzia Europea del Farmaco dipende dalla Direzione Industria e non dalla Direzione Sanità”.
Cancrini: “la diffusione acritica degli antidepressivi sui bambini e' un grande rischio per la salute mentale delle nuove generazioni”.
Con una delibera pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale l’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato la somministrazione del Prozac® per uso pediatrico, a seguito di un’analoga delibera dell’EMEA (Agenzia Europea del Farmaco) datata novembre 2006. “E’ davvero scandaloso – afferma Luca Poma, portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”®, prima campagna italiana di farmacovigilanza per l’età pediatrica in Italia – che si possa presumere di risolvere il disagio profondo di un minore medicalizzandolo con una pastiglia di Prozac®. Una volta di più, si conferma la contiguità dell’industria farmaceutica con le istituzioni sanitarie: l’Agenzia Europea del Farmaco dipende infatti non già dalla Direzione Generale Sanità, come sarebbe auspicabile, bensì dalla Direzione Generale Industria. Inoltre questa presunta ‘restrizione’, secondo la quale sarà possibile somministrare lo psicofarmaco “solo dopo 4/6 sedute di psicoterapia non andate a buon fine” è una vergognosa presa in giro: neppure Freud e Yung, seduti allo stesso tavolo, sarebbero mai riusciti a risolvere il disagio profondo di un bambino o adolescente in un paio di settimane di terapia. Sconcerta anche l’assoluta sudditanza delle istituzioni sanitarie italiane: il giorno che da Bruxelles disporranno per la somministrazione di veleno ai nostri bambini dovremo chinare la testa e dire di si?” Emilia Costa, titolare della 1° Cattedra di Psichiatria dell’Università di Roma “La Sapienza”, ha dichiarato: “il successo delle psicoterapie non farmacologiche è noto in letteratura scientifica, ma spesso ignorato in terapia. Vengono utilizzati con leggerezza psicofarmaci e si crede che le terapie non farmacologiche non funzionino altrettanto: il problema invece è che sono state “snobbate” per lungo tempo a favore di soluzioni dagli effetti più immediati. E’ ora che i terapeuti professionisti ammettano ciò che è noto: la psicoterapia modifica in modo misurabile la struttura cerebrale, ed influisce concretamente e positivamente sul comportamento. Non comprendo quindi come si possano continuare ad ignorare questi fatti, prediligendo sempre l’approccio biologico, organicista e farmacologico e declassando superficialmente tutto il resto a “quattro chiacchere” tra terapeuta e paziente”. Ha commentato Luigi Cancrini, psichiatra, della Commissione Parlamentare Infanzia: "la depressione non e' una malattia, la depressione è un sintomo! Qui si cerca di “diagnosticarla” senza interrogare se stessi e il bambino a proposito delle cause che hanno determinato il disagio: un po’ come porsi di fronte a chi piange la morte di una persona cara tentando di curare il suo dolore con un collirio che blocca l’attività delle ghiandole lacrimali! Una diffusione acritica degli antidepressivi sui bambini e' un grande rischio per la salute mentale delle nuove generazioni: così non si fa altro che cronicizzare questo genere di problemi”.
LunaRossaFalco
00mercoledì 28 marzo 2007 18:11
E' una cosa che non è iniziata adesso ed è

INDECENTE!!


Se per curare "l'agitazione" di mio figlio il pediatra gli prescrivesse il Prozac, glielo ficcherei su per il C..O con tutta la ricetta!
E poi molto spesso il Prozac lo dovrebbero prendere i genitori di bambini "agitati"

Mi piacerebbe sentire il parere degli psicologi del forum [SM=g27823]
Daev, Mala e chiunque altro [SM=x535684]

[Modificato da LunaRossaFalco 28/03/2007 18.13]

LunaRossa Vinsitor
00giovedì 29 marzo 2007 09:52
La salutè è nelle mani delle case farmaceutiche. Aspetto una classe politica meno asservita agli interessi delle multinazionali di ogni genere, dall'energia al farmaco, passando per l'acqua, vero buisness del futuro, su cui si stanno già muovendo (vedi la SUEZ).
Uait
00giovedì 29 marzo 2007 10:11
meglio una canna
KnightWilliam
00giovedì 29 marzo 2007 19:58
meglio du' schiaffi.

oramai siamo servi culturali e politici degli americani burini [SM=x535710] , che brutta fine!

[Modificato da KnightWilliam 29/03/2007 20.00]

LunaRossaFalco
00giovedì 29 marzo 2007 20:16
Re:

Scritto da: Uait 29/03/2007 10.11
meglio una canna

Vero vero. Almeno facciamo qualcosa insieme [SM=x535684] [SM=x535685]
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