Ogniem i Mieczem

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Weltschmerz
00mercoledì 29 aprile 2009 15:31
Mod: Machiavello 8.0
Fazione: Confederazione di Polonia-Lituania
Difficoltà: bassa/molto alta


"La guerra è come l'amore, trova sempre una strada"- Bertolt Brecht, Madre Coraggio e i suoi figli


Potete chiamarmi Unyady. Oppure no. Non importa. Un nome ha scarsa rilevanza in queste cose.
Nell'Anno Domini 1440, il forte re Alberto d'Asburgo ha sete di conoscenza, conoscenza assoluta e immediata, per quel che riguarda il suo più potente vicino: il regno di Polonia e Lituania. Non un vero regno, in effetti. L'unione delle corone è solo formale, qualcosa di più che una stretta alleanza. Ma qualsiasi nome le si voglia dare, è la nazione più potente nelle terre dell'est. Re Alberto lo sa e vuole qualcuno che gli sappia fornire notizie, tutte le notizie, su quel che succede a nord. Per questo ha scelto me. Sono un viaggiatore, un cronista, una spia. Sono l'uomo ideale.
Anno Domini 1410, Tannemberg. Gli eserciti uniti di Polonia e Lituania annientano un'armata dell'Ordine Teutonico di poco inferiore di numero ma nettamente superiore per armamenti. Di fatto, è questa battaglia a sancire realmente l'unione delle due corone, a quasi quarant'anni dall'incoronazione ufficiale. Il regno è forte ora, molto forte quanto esteso. Dai fitti boschi di Cracovia alle sterminate pianure di Kiev e Chernigov, la lingua è una sola: polacco.
1418, Lublino. Alla morte del padre, il principe Casimiro sale al trono. E' un uomo intelligente, il nuovo sovrano, intelligente e materialista. Sa che il suo regno, il suo forse troppo vasto regno si regge su pilastri sottili. Così li rafforza. Implementa le guarnigioni di confine, lastrica strade, regolamenta i commerci interni ed esteri, costruisce postazioni di guardia ogni sette miglia. Cosa più importante, stringe alleanza con il regno d'Ungheria, la cui rete di alleanze gli assicura un occhio di rispetto presso il Sacro Romano Impero della nazione germanica. Spende molto in tutto questo, re Casimiro. Ma i suoi sforzi vengono premiati.
1426, Cracovia. Il regno di Polonia- Lituania è il più ricco d'Europa, il suo esercito uno dei migliori al mondo, eclissato solamente dalla letale efficienza delle armate ottomane. Ma nessuno si preoccupa di questo. I turchi sono lontani.
1432, Chernigov. Il lupo dominante attira le invidie dei più deboli. E' già accaduto in passato, accadrà ancora. I lupi di questo tempo portano la croce rossa della Repubblica Genovese. E le balestre della Repubblica. I primi, timidi tentativi sono state disfatte. Troppo statici, gli eserciti di Genova, troppo legati a una concezione arcaica della guerra. La cavalleria polacca fa scempio dei corpi di balestrieri, gli arcieri lituani martoriano la fanteria pesante, il gelo dell'inverno spazza via quel che resta. Anche a Chernigov, isolata cittadina al confine con i principati russi. La guarnigione qui è debole, molto debole. Ma determinata. L'esercito della Repubblica è stremato dalle troppe miglia di distanza da Tana, dai troppi scontri, dalle troppe imboscate. Scorre il sangue, a Chernigov, abbastanza sangue da tingere di rosso l'intera pianura. Dopo otto ore di combattimenti, l'esercito della Repubblica è annientato. La strada principale della città è sommersa da cadaveri mutilati. La città regge.
1440, Konigsberg. L'Ordine dei Cavalieri Teutonici è allo sbando. Miglio dopo miglio, pietra dopo pietra i valorosi soldati della croce cedono il passo all'armata polacca. La città portuale di Konisgberg si arrende senza colpo ferire. Il comandante dell'armata, un promettente capitano di nome Jauginas, passa a filo di spada i teutonici. E' il primo passo verso il definitivo crollo dell'Ordine. Il regno di Polonia guarda a nord, verso Riga e la Livonia, ultimi baluardi di resistenza. Re Casimiro sogna di possedere l'orgogliosa, ribelle Novgorod, fulcro nodale della rete commerciale nel mare del nord. Sogni che dovranno aspettare. Nuovi lupi scrutano la Polonia-Lituania con bava alla bocca.
1441, Chernigov. I nuovi lupi calano da nord. Il potente Principato di Moscovia ha definitivamente risolto i problemi con le fameliche orde mongole. Ed è pronto a scatenare le sue, di orde. Questa volta, la ferocia e l'esperienza della guarnigione non bastano contro un nemico tre volte superiore. Chernigov cade. Il primo pilastro di sostegno comincia a traballare.
Inverno 1441, Cracovia. Re Casimiro è livido di rabbia. Re Casimiro schiuma. Un primo tentativo di riconquista della città è fallito miseramente. Priva del sostegno della cavalleria, l'armata del principe Ladislav è stata fatta a pezzi dai cosacchi delle steppe. Re Casimiro non perde tempo. Non può mostrarsi debole, non può permettere che il suo regno sia creduto debole. Con i fondi guadagnati nel corso degli anni, decine di migliaia di fiorini, allestisce tre armate per porre fine all'instabilità dei confini orientali. Una prima armata, forte di 1600 uomini è in viaggio verso Chernigov, decisa a riconquistarla. Non sarà un'altra disfatta. Non questa volta. Questa volta, i polacchi hanno chili e chili di polvere nera con loro, e i migliori artiglieri d'Europa al comando dei cannoni. La seconda armata, 800 uomini addestrati più 200 volontari da Halicz, attraversa le pianure ucraine, pronta ad affrontare i russi in campo aperto. La terza armata Re Casimiro la affida al nipote ventenne, Exetev di Moldavia, dandogli carta bianca. Letteralmente. Oltre 1800 uomini sfilano nella piazza d'armi di Halic. Non solo truppe regolari. Per frantumare il dominio genovese in Crimea, il giovane Exetev arruola soldati da ogni angolo d'Europa: cavalieri ungheresi, fanti boemi, balestrieri veneziani, tutti confluiscono nell'armata in nome del dio conio e del dio massacro. La guerra è cominciata sul serio stavolta. Guerra totale.





Il Regno di Polonia-Lituania nell'inverno del 1441



Shivos91
00mercoledì 29 aprile 2009 21:22
Niente male davvero. Le tue direttive di espansione sono quindi verso la Crimea e la Russia?
Purfa92
00domenica 24 maggio 2009 07:54
punta sugli ungheresi che hanno il ventre piu molle dei russi
EasyPlayer
00domenica 24 maggio 2009 20:23
Complimenti per la cronaca originale! Comunque machiavello sembra proprio bello!! E' una specie di misto tra medieval ed empire? Non l'ho mai provato, ma un amico mi diceva che è ambientato proprio quando archi e lance vengono riposti a favore di archibugi e moschetti. In ogni caso il tuo regno ha dei confini belli grandi! Attenzione ad eventuali attacchi multipli (anche se non dovresti avere problemi grazie alla diplomazia rinnovata, che, da quanto ho visto in internet, sembra affidabilissima)!!!!
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