Lettera del presidente cinese Hu Jintao...

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LunaRossaFalco
00mercoledì 26 marzo 2008 17:36
Lettera del presidente cinese Hu Jintao a Richard Gere, Beppe Grillo, Nancy Pelosi e altri.

“Ritengo di grande importanza che i leader che influenzano l’opinione pubblica, come voi siete, conoscano la verità sul Tibet.
L’antica città di Lhasa è ricoperta da decorazioni di gala con bandiere rosse al vento nella piazza Potala e il fiume Yarlung Zambo gorgoglia deliziosamente. Noi membri della delegazione del Governo Centrale, insieme ai quadri e alla gente di tutti i gruppi etnici tibetani, stiamo tenendo questa grande celebrazione per rimarcare il 57 anniversario della pacifica liberazione del Tibet con gioia e esultanza.
57 anni fa, il Comitato Centrale CPC e il compagno Mao Zedong, avendo correttamente valutato la situazione, hanno preso una previdente, risoluta e significativa decisione politica di liberare pacificamente il Tibet. Il Governo Centrale del Popolo e il precedente Governo locale del Tibet firmarono l’ “Accordo sulle Misure per una Pacifica Liberazione del Tibet”. La liberazione pacifica del Tibet è stata uno degli eventi più importanti nella Storia moderna della Cina e un punto di svolta epocale per lo sviluppo del Tibet. Simbolizza che il Tibet, una volta per sempre, si è liberato dalla schiavitù dell’aggressione imperialista e che la grande unità della nazione Cinese e la sua grande volontà di riunificazione sono entrati in un nuovo periodo di sviluppo. Ci ha introdotto in una nuova era in cui il Tibet passa dal buio alla luce, dall’arretratezza al progresso, dalla povertà all’abbondanza, dall’isolamento all’apertura.
Durante gli ultimi 57 anni, il Tibet ha fatto un balzo in avanti nello sviluppo storico di sistemi sociali per camminare nella via del socialismo. Con l’abolizione della servitù feudale, sotto la quale il popolo tibetano è stato a lungo soffocato e sfruttato, milioni di servi di allora, che non avevano neppure i minimi diritti umani, si sono ora alzati in piedi e sono diventati padroni delle loro vite. Oggi tutti i gruppi etnici godono pienamente dei diritti politici, economici, culturali e di altri ancora con un controllo completo del loro destino.
Durante gli ultimi 57 anni, il Tibet ha fatto sostanziali progressi nel suo sviluppo economico, e il tenore di vita della gente è migliorato significativamente. Attraverso riforme democratiche, trasformazioni socialiste e aperture, le forze sociali produttive del Tibet si sono emancipate e sviluppate senza precedenti.
Durante gli ultimi 57 anni, la civilizzazione spirituale socialista in Tibet è stata fermamente diffusa e la società si è sviluppata in ogni aspetto. Iniziative nell’educazione, scientifiche, tecnologiche, nella salute pubblica e altre di indirizzo sociale sono state sviluppate vigorosamente. Le popolazioni di tutti i gruppi etnici in Tibet hanno in generale aumentato la consapevolezza politica, più alti standard etici e livelli scientifici e di educazione. La meravigliosa tradizionale cultura in Tibet non solo è stata protetta, ereditata e trasmessa, ma anche sostanziata per riflettere la nuova vita delle persone e andare incontro alle nuove richieste di sviluppo sociale.
Durante gli ultimi 57 anni, la solidarietà tra tutti i gruppi etnici in Tibet è stata costantemente rinforzata ed è stata mantenuta la stabilità sociale nel suo complesso.La libertà religiosa del popolo è stata pienamente rispettata e protetta. Tutti i gruppi etnici hanno lavorato in unità e hanno avuto successo nel mettere in luce le attività separatiste e distruttive della cricca del Dalai e delle forze contrarie alla Cina, e così salvaguardando la stabilità in Tibet e l’unità nazionale e la sicurezza dello Stato.
Il corso di questi 57 anni di tempeste e vicissitudini ha portato alla luce una grande verità: soltanto sotto la guida del Partito Comunista Cinese, solo nell’abbraccio della madrepatria e solo mantenendo la via socialista con le caratteristiche cinesi, il Tibet può godere oggi della prosperità e del progresso e pensare a un domani persino migliore. Questa è la nostra più importante conclusione dopo 57 anni di sviluppo del Tibet e anche il principio fondamentale da seguire nella costruzione e nello sviluppo del Tibet nei giorni che verranno.
Il Tibet è una bella regione, riccamente dotata, della nostra grande madrepatria. La gente industriosa e di talento di tutti i gruppi etnici del Tibet ha, in un lungo storico sviluppo, dato contributi eccezionali alla creazione di una cultura gloriosa della nazione Cinese e di una civiltà multi etnica. Nell’ultimo mezzo secolo, in particolare, il popolo tibetano ha scritto brillanti capitoli nello sviluppo e nel progresso del Tibet e ha aggiunto nuova gloria alla grande famiglia della nostra madrepatria socialista.
Io sono orgoglioso di invitarvi personalmente a Pechino per i Giochi Olimpici. Sarà una grande opportunità per vedere insieme i progressi e lo sviluppo della Cina. Grazie.” 胡锦涛 Hu Jintao
[SM=x535693] [SM=x535693] [SM=x535696] [SM=x535696] [SM=x535695] [SM=x535716] [SM=x535716] [SM=x535716] [SM=x535716] [SM=x535716] [SM=x535698] [SM=g27825] [SM=g27825] [SM=x535716] [SM=x535716] [SM=x535716]
LunaRossaTerrore
00mercoledì 26 marzo 2008 17:53
...il vero dramma e la conseguente paura è che questi ci credono veramente a tutto ciò... [SM=x535722]
LunaRossaTraiano
00mercoledì 26 marzo 2008 18:02
"il 57 anniversario della pacifica liberazione del Tibet con gioia e esultanza. "


Perfino peggio della "difesa preventiva" du Bush... a dir poco vergognoso [SM=x535695] [SM=x535697]

Se ben ricordo la Lazio non giocò una partita di coppa campioni contro il Barça per protesta al regime Franchista... che però in confronto a quello comunista Cinese era come Fantasylandia....

Le Olimpiadi in Cina andrebbero pesantemente boicottate, ovviamente ciò non avverrà visto gli immensi interessi economici che gravitano dietro questa operazione, confido cmq in qualche gesto eclatante di qualche sportivo illuminato... tipo quello di Tommie Smith e John Carlos

Nikeos
00mercoledì 26 marzo 2008 23:04
e se cominciassimo a mandar una catena di sant'antonio via mail con lo scopo di diffondere il :

NON GUARDATE LE OLIMPIADI

se solo il 10%lo facesse sarebbe già un danno e un piccolissimo avvertimento [SM=x535695]

anche noi piccolissimi abbiamo un potere se in tantissimi [SM=g27816] o no?
-Shrike-
00giovedì 27 marzo 2008 09:14
pessimismo e molto fastidio...
Sol Invictus
00giovedì 27 marzo 2008 10:37
Basta che ognuno di noi si disinteressi completamente delle olimpiadi non ne parli non le guardi se ne freghi completamente.
Vedrete che gli sponsor cominciano ...................
Noi siamo padroni di tutto quello che succede, con i nostri consumi decidiamo le sorti del mondo , noi dobbiamo decidere le strategie delle multinazionali che sponsorizzano le olimpiadi e qualsiasi altro avvenimento che succede nel mondo e in italia.





Ps: in italia questa lettera è stata spedita al solo Grillo, questo dovrebbe far pensare qualcuno della nostra PseudoInformazione.

-Dany79-
00giovedì 27 marzo 2008 11:35
Re:
LunaRossaTraiano, 26/03/2008 18.02:

"il 57 anniversario della pacifica liberazione del Tibet con gioia e esultanza. "


Perfino peggio della "difesa preventiva" du Bush... a dir poco vergognoso [SM=x535695] [SM=x535697]

Se ben ricordo la Lazio non giocò una partita di coppa campioni contro il Barça per protesta al regime Franchista... che però in confronto a quello comunista Cinese era come Fantasylandia....

Le Olimpiadi in Cina andrebbero pesantemente boicottate, ovviamente ciò non avverrà visto gli immensi interessi economici che gravitano dietro questa operazione, confido cmq in qualche gesto eclatante di qualche sportivo illuminato... tipo quello di Tommie Smith e John Carlos





La Lazio nn gioco' la partita (coppa Uefa) per "consiglio" del governo italiano...

Ci fu dato lo 0-3 a tavolino e venimmo eliminati...



.ce.
00giovedì 27 marzo 2008 11:44
Spesso le soluzioni più semplici sono le più difficili da realizzare.Teoricamente ognuno di noi è libero di pensare ed agire come crede, ma nella realtà non credo sia così.
Quando credi di aver effettuato la tua libera scelta , anche quella è stata condizionata da tutto ciò che hai attorno , in primis dalla TV, il più potente mezzo di disinformazione che sia mai stato inventato.
IO personalmente non guardo la televisione da diversi anni (la sera mi piazzo davanti al mio pc sino a che non mi si chiudono gli occhi)
Sicuramente disertare la visione delle Olimpiadi sarebbe il massimo ma quando ognuno di noi è chiuso ,solo , in casa sua , al riparo dagli sguardi di chiunque , cosa farà ?
BKMorgoth_LgK
00giovedì 27 marzo 2008 15:00
cambiare canale.
Nikeos
00giovedì 27 marzo 2008 15:08
accendere il pc e giocare ai total war

guardarsi un bel film...

bè se già chi con un minimo di volontà guarda solo un decimo di quello che avrebbe guardato è un risultato

cmq io passerò le giornate dei giochi passando di casa in casa a spegnere le tv dei concittadini... [SM=g27832] [SM=x535718]
raiola
00giovedì 27 marzo 2008 18:09
Molto probabilmente tutto cio sara inutile.

Parliamoci chiaro, non vedere le olimpiadi non portera una nazione a modificare le proprie decisoni.


Se veramente qualcuno avrebbe voluto fare qualcosa, qualche nazione, avrebbero accolto il disperato grido del tibet.


Ma in fondo la guerra porta solo ad altra guerra, quindi non ci resta che vedere cio e sperare in una anonima bomba atomica sulla cina [SM=x535692] [SM=x535692] .


Nikeos
00giovedì 27 marzo 2008 19:22
quasi inutile, forse

se fossimo in veramente tanti a non vederele qualche danno e un avvertimento lo sarebbe

ma per rimanere coerente con me stesso non guarderò le olimpiadi.quindi lo farò per me stesso e per le mie idee
[SM=g27816]
Zimisce
00giovedì 27 marzo 2008 20:52
Lol Raiola apre scenari da terza guerra mondiale che un giornalista che stimo molto (anche se un po' apocalittico, lo ammetto) espone in questo video:

www.youtube.com/watch?v=sPcM2ADgsmw


La questione del Tibet è uno scandalo mondiale, come la guerra in Iraq, come ogni guerra e dominazione. A volte mi chiedo: si può essere una potenza mondiale senza spargere orfani per il mondo? A questo punto, parafrasando il poeta, meglio esser piccoli e sapersi accontentar. [SM=g27825]
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