La Rinascita Di Roma E Il Nuovo Potere Pontificio

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Mashiminu
00domenica 28 settembre 2008 11:55
versione Machiavello 6.1 difficoltà vh/vh
alleati iniziali: nesuno;
nemici iniziali: nessuno;
potere territoriale: 2/5;
potere economico: 2/5;
potere militare: 2/5;
difficoltà fazione: 4/5 (difficile);

ho notato che non erano ancora state create cronache su machiavello; spero che dopo questa ce ne siano altre [SM=g27811] perchè il gioco lo merita ampliamente.....

farò un breve excursus del gioco per chi non lo conoscesse (sempre basandomi sulla mia fazione [SM=g27811]):

il gioco inizia nell'estate del 1414 e termina dopo 400 turni, ovvero nell'estate del 1614; abbracciando il periodo Rinascimentale, durante questo periodo il Papato aveva perso parte del suo passato splendore e il Sommo Pontefice non poteva più indire le Crociate, potere che ora deteneva l'Imperatore

le potenze Europee vivono in un periodo di stagnazione economica e pare che solo le repubblche marinare e il sultanato Mamelucco abbiano risorse economiche che le facciano prosperare; Martino V vede il pericolo che queste fazioni possono rappresentare, perciò intende chiarire immediatamente la sua posizione come Pontefice Unico e Guida della Cristianità, vuole riconquistare l'antico potere dei suoi predecessori ed evitare così rivolte religiose come quelle dei Lollardi in Inghilterra o degli Hussiti in Boemia; la sua politica molto aggressiva lo porta così a riorganizzare il piccolo esercito di cui dispone per conquistare le cittadine di Perugia, Viterbo e Ferrara e Montelimar, con conseguente peggioramento dei rapporti fra i suoi nobili, che rimane però ancora a livelli accettabili (55%)

per ottenere maggiore fiducia nell'anno successivo decide di richiamare le truppe e di far acquisire ai suoi generali il titolo di governatore delle sue città, sperando così di riottenere il prestigio perduto; nel frattempo l'emissario Talento, che diverrà uno dei punti di forza della politica papale, firma un trattato di alleanza con il regno di napoli a sud.....

nel 1417 il concilio dei nobili capisce finalmente l'importanza di punti strategici come Mantova e si associano fiduciosi all'idea del santo pontefice, che può così inviare il Cadinale Gabriele alla testa di un possente esercito alla conquista della città, che cade l'anno successivo, appena ultimate le armi d'assedio; la presa della città e poi anche di Verona da nuovo slancio all'economia papale, sempre più in stallo; ma non è ancora sufficiente; il papa decide così di marciare su Torino prendendo il territorio del Ducato di Savoia da 2 lati; parte così n esercito da Avignone e un esercito da Mantova, che attraversa il territorio milanese senza ostacoli, poichè il bravo diplomatico Talento riese ad ottenere alleanza e accesso militare dalla famiglia Sforza; l'assedi alla fortezza torinese è molto cruento e più di metà dell'esercito pontificio muore nella presa della città; il giorno si concude però con una vittoria, che è la cosa che più conta con nuove entrate nelle casse sempre più vuote.....

la situazione economica è allarmante, viene deciso il reclutamento nelle città solo di unità miliziane che posseggono il bonus della guarnigione e sono le uniche esenti da costi di mantenimento; mentre i castelli vengono lasciati all'amministrazione dei soli generali e le cittadelle completamente deserte; l'unica armata è residente a Torino, siamo nell'anno 1422

riaddestrate alcune unità militari e prese le cittadelle di Asti e Alessandria, la situazione economica e il quitarsi dei rumori rivoluzionari dei nobili costringe il Cardinale Gabriele a dirigersi ancora una volta contro una citta ribelle: Marsiglia; ma nel momento stesso in cui inizia l'assedio il concilio dei nobili chiede la conquista di Sassari; le forze a disposizione sono poche e non si possono conquistare entrambe le città, ma Marsiglia è economicamente più importante; la decisione è difficile; viene deciso si distruggere le accademie militari in tutte le città per dar modo al generale avignonese di raggiungere il cardinale Gabriele alla città assediata e di supportarlo con un esercito di flagellanti e pellegrini, poco costosi, ma di gran numero per supportarlo; la mossa è azzeccata; Marsiglia cade con poco dispendio di truppe e poi anche Tolone fa la stessa fine; alcune truppe mercenarie vanno a rinforzare i ranghi dell'armata principale, le altre vengono congedate; con i soldi del saccheggio viene reclutata una nave e vengono ricostruite le accademie militari; Bertoldo Orsini torna nella sua Avignone, Talento firma un trattato d'alleanza con la Francia che prevede anche il matrimonio tra la primogenita del re francese e l'erede di fazione, ovvero il Cardinale Gabriele, che sembra altamente soddisfatto della sua sposa.....

nel 1428 le truppe pontificie sbarcano a Sassari e la cingono d'assedio; la città cade l'anno successivo e nel 1430 anche Terranova e Otranto, obiettivo però degli Aragonesi, che controllano già Cagliari; scoppia perciò una guerra fra i 2 regni: gli Aragonesi portano il groso del loro esercito a Otranto i papali a Terranova (la conquista di Sassari ha previsto come ricompensa delle catapulte; sbarcate da poco insieme ad un nuovo familiare adottato dal pontefice stesso); le navi danno una grande idea al Cardinale, divenuto ormai un ottimo generale; questi si imbarfca con tutte le sue truppe e sbarca a Cagliari che viene conquistata in un solo turno; i risvolti economici fanno si che i nobili consentano al papa carta bianca per le sue manovre diplomatiche, anche grazie a Talento divenuto adesso Burocrate di Corte e membro fedele del consiglio per sua santità che possiede il 100% dei favori; nel 1431 viene ripresa Otranto e Talento firma una tregua con diritti vcommerciali con gli aragonesi; l'esercito viene richiamato a Torino dove viene riaddestrato e nel 1434, a seguito di un fallimentare tentativo di conquista da parte degli austriaci della città di Berna, marcia sulla città ormai vuota, senza truppe, occupandola; nello stesso anno l'Austria cinge d'assedio Venezia e il doge supplica il pontefice d'intervenire e salvaguardare la capitale del suo regno; in cambio verrà ceduta la città di Candia (l'isola di Creta); il papa invia un diplomatico a Trento e riesce a placare le ostilità, i veneziani mantengono la promessa e Candia diventa territorio pontificio, per maggiore sicurezza e per evitare nuovi assalti alla Serenisima, l'esercito dell'ormai papa Gabriele (dal 1431) viene stanziato a Mantova.....

Gilde a disposizione:

Roma (città): accademia di teologia;
Cagliari (città): Banco di San Giorgio;
Urbino (castello): Palazzo dei Cavalieri del Dragone;
Bologna (città) e Torino (città): Gilda dei mercanti;
Mantova (città): Confederazione di tessitori e tintori;
Sassari (castello): Monastero dei Carmelitani;
Marsiglia (città): Casa delle Spie;
Avignone e Berna (castelli): nessuna Gilda;

questa è la quinta volta che tento questa campagna; le prime 2 volte ho visto il mio popolo ribellarsi e cacciarmi dalle mie città (dopo 7 turni la prima e dopo 9 turni al seconda); la terza ho avuto a che fare con una guerra civile (dopo 16 turni) e la quarta è stata di prova che ha dato vita a questa campagna; il gioco è veramente molto ostico, ma molto ben fatto, spero di non avervi stancato con tutte queste scritte e che la mia campagna vi sia piaciuta [SM=g27811] ditemi i vostri pareri
Eraclio Imperatore Romano
00domenica 28 settembre 2008 13:13
un'altro pontificio a quanto vedo [SM=x535719] [SM=x535719] [SM=x535719] , io non ho machiavello, perchè con i mod so negato, ma comunque ti posso suggerire di unificare i tuoi territori che trovo estremamente divisi tra loro
Mashiminu
00domenica 28 settembre 2008 14:03
detto fatto [SM=x535719] Eraclito
la situazione è molto tranquilla adesso nella penisola; ma un'idea fenomenale entra e si fa strada nella testa del Pontefice che vede la città dei suoi migliori alleati: i Milanesi, completamente vuota: viene addestrato un emissario a Bologna e viene inviato in Austria; l'esercito di stanza a Mantova assedia e conquista facilmente la Milano vuota; l'esercito milanese vede le strade bloccate sulle Alpi verso sud da armate papali ed è costretto a recarsi in Austria; dove diviene un'orda; il diplomatico firma un'alleanza con l'Austria e un'unità di cavalleria papale attacca una potente armata dell'orda milanese vicino un'armata austriaca; Austria e Milano sono ora in guerra; il diplomatico pontificio firma una tregua con i milanesi; chiunque sia adesso il vincitore di questa guerra Milano-Austria, il papa ne approfitterà; la reputazione del Regno è diminuita da ragionevole a spregevole; ma il saccheggio di Milano mi è valso 80.000 fiorini e in più adesso ho tutte le città collegate via terra (tranne le città salde [SM=g27811])
Mashiminu
00martedì 30 settembre 2008 17:24
dalle memorie di Talento.....

frammento datato 16 giugno 1442:

".....tempo ormai è trascorso da quando venni eletto burocrate di corte e venni richiamato a Roma per adempiere al mio obbligo, sembrava che col mio rientro anche la furia del Vicario di nostro Signore si fosse placata; gli stati e le terre vicine erano bel amministrati da buoni re cattolici e non vi era più motivo per il Sommo Pontefice di conquistare nuove terre per la sua gloria e così è trascorso un decennio dall'ultimo scontro; ma oggi il PrimoVescovo di corte, di stanza a Candia, è venuto però con una richiesta di belligeranza, la gente e i mercanti di Rodi (ribelli) sembrano dei cattivi cristiani, appogginao teorie eretiche, questo non è buono e così è partita una nuova spedizione, dall'isola stessa del sacerdote diretta a Rodi...come temevo l'isola era da tempo obiettivo dei potenti Veneziani, i quali ora ce la vogliono contendere con la forza, possa il Signore proteggerci dalla loro minaccia e far si che rivolgano le loro armi insieme alle nostre contro nemici comuni....."

frammento datato 27 agosto 1445:

".....non ho mai approvato le lotte e mi sono sempre battuto per la pace, ma sembra che questi discepoli del Signore amino la lotta più dei generali, i nostri fratelli e vicini fiorentini, con i quali da tempo avevamo ottimi rapporti, sono stati, nella giornata di oggi, cacciati dalle loro stesse terre ad opera delle nostre forze; gran parte della popolazione ha però preferito restare fedele al loro vero re e non accettando la nostra autorità hanno preferito formare un orda e lasciare l'Ialia verso nord est, magari in cerca di migliori terre, ora minacciano l'Austria, con la quale si sono già scontrati e ne assediano una cittadina, sono rientrati nelle nostre terre; non è più tempo di starmene qui senza far nulla; devo fermare questa guerra, questa sera mi recherò direttamente da Sua Santità per chiedere il permesso di andare a parlare con Lorenzo il Magnifico, so che lui mi ascolterà....."

frammento di una lettera inviata al Papa il 13 novembre 1445:

".....oggi come mi è stato consentito dalle armi del Giglio sono stato ricevuto dal loro Signore, Lorenzo, e mai miglior appellativo o titolo è stato dato ad un uomo come in questo caso, egli è veramente un gran signore, ancora giovine, ma di grande cultura sicuramente; sono stato ben accolto, molto meglio di quanto pensassi da un popolo nemico e ho scongiurato l'attacco tanto temuto alle nostre terre nordiche, abbiamo parlato per quasi 6 ore, ma alla fine è stato concorde con me e ha firmato un trattato di pace, come da lei permessomi, mi sono accordato per aiutarli nella ricerca di una nuova terra dove poter far attecchire la loro cultura; sembrano intenzionati a stanziarsi dov'ora è sita l'Austria, ho appogiato la loro richiesta: li supporteremo nello scontro se dovesse rendersi necessario; è ancora certa vostra Santità di proseguire il suo piano d'espansione come era stato organizzato anche ora che ha appreso queste notizie?....."
Eraclio Imperatore Romano
00martedì 30 settembre 2008 19:08
frammenti? bello, pare più realistico [SM=x535693]
Mashiminu
00giovedì 2 ottobre 2008 13:26
dalla lettera di risposta di sua Santità, papa Eugenio IV, 13 gennaio 1446 (data d'inizio dell'operazione bivio):

".....caro figliolo, le guerre sono brutte cose lo so, anche fin troppo bene; in quanto papa e guida della cristianità il mio primo pensiero va ai nostri soldati, a quelli nemici e alle loro famiglie; so che molti di loro moriranno se continuiamo ad espanderci e questo è un male, voglia Dio perdonarmi, ma se non lo facciamo molti potrebbero rimetterci molto di più....."

".....in passato i miei predecessori preoccupandosi solo del momento e non pensando al futuro hanno fatto entrare stranieri nella nostra beneamata terra, è ora che noi ci riscattiamo, aboliamo i particolarismi e marciamo compatti, perchè solo se saremo forti non subiremo attacchi da forze straniere e le guerre nella nostra penisola cesseranno per sempre e molta più gente starà bene e potrà vivere una vita serena e timorata di Dio, senza il peso delle armi....."

".....è per tutte queste ragioni che oggi mi metterò in viaggio per raggiungere l'armata a Pisa e sarò nuovamente a capo di un esercito; non amo spargere sangue e intendo prendere la Superba senza far troppi danni tra la popolazione e così facendo acquisire con essa il titolo di Re d'Italia, che Dio c'assista e sappia perdonarci....."

dalle memorie di Talento:

frammento datato 27 maggio 1452:

".....fu così che tornai a Roma pregando per sua Santità, ora anche io ero convinto della giustezza del suo progetto; come da egli promesso Ajaccio (27 luglio 1446) e Genova (12 dicembre 1446) caddero e non vi furono vittime fra la popolazione che accettò di buon grado il nuovo sovrano, ormai i suoi stessi capi avevano abbandonato la città, divenuta solo un centro periferico del loro regno....."

".....un ragazzino all'entrata delle truppe nella città si gettò su esse cercando il Sommo Pontefice; le guardie spaventate e stupite insieme dal gesto cercarono di fermarlo e lo bloccarono appena fu alla vista del Papa che si stava preparando ad avanzare dopo i cancelli per marciare davanti a tutti; aveva in mano una corona d'alloro; e venne fatto avvicinare, Gabriele gli chiese il suo nome e cosa ci facesse lì, il piccolo rispose Luca, aveva 8 anni, aveva visto l'entrata con i suoi amici dell'uomo che suo padre gli aveva detto che diventerà il loro nuovo re, era curioso; sua Santità scese da cavallo e mise la mano sulla testa del piccolo, gli chiese per chi fosse quella corona; il piccolo rispose che stavano guardando una recita sul Cristo e loro volevano rifare la recita e stavano provando a fare delle corone, Gabriele rise e porse la testa; il bimbo pose la corona sulla sua testa e poi si rimise a cavallo portando con se il bimbo fino nella piazza centrale.....di lì a pochi giorni venne forgiata a Marsiglia una corona d'oro con gemme provenienti dalle terre del Sultano Mamelucco e il 23 febbraio 1447, alla presenza di tutto il popolo romano, Papa Eugenio IV viene nominato Primo Re D'Italia col nome di Gabriele I, raccogliendo sotto la sua autorità i titoli di re d'Itali, capofazione dello stato pontificio, papa, vicerè di Sardegna e prefectus urbis, facendolo divenire il re più popolare e potente del pianeta.....rendo grazia a Dio, perchè tutto rimanga com'è anche dopo al mia dipartita; sono felice di affrontare ora il giudizio di Dio, perchè so di aver contribuito nel modo migliore possibile al successo dello stato più santo e più fedele a nostro Signore....."

p.s. questi titoli fruttano queste caratteristiche: +6 popolarità; +5 comando; +5 autorità; + 5 legalità; + 5 sicurezza; + 4 fedeltà; + 4 devozione; + 1 cavalleria [SM=g27811]
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