La Francia del '700

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00lunedì 11 maggio 2009 08:53
Empire: Total war 1.2 - Campagna Imperiale con Francia
Nel 1700 la Francia è un regno totalmente centralizzato, dove il potere è condensato nelle mani del sovrano, Luigi XIV. Tuttavia, fin da subito, la repressione effettuata dal governo sulle classi più basse si fà sentire e, anche se le proteste non sfociano in tumulti, il malcontento serpeggia ovunque, soprattutto a Parigi. In ogni caso resta innegabile l'abilità diplomatica di Luigi XIV, che in pochi mesi riesce a creare una rete di alleanze incredibile: Portogallo, Spagna, tutte le regioni del Sacro Romano Impero (Vestfalia, Wurttenberg, Baviera, Hannover e Prussia), Polonia - Lituania e Svezia, gli Stati Italiani sotto il Papato, Genova e Venezia, Daghestan, Persia e Marocco. In seguito anche i Cavalieri di Malta si dichiararono alleati della Francia. Ma l'alleanza più incredibile che fu stipulata quell'anno, che espresse al massimo l'abilità diplomatica del Re francese, fu quella con gli Asburgo d'Austria, giurati nemici dei francesi.
Il Re, constatando la situazione politica internazionale, decise di spostare tutte le truppe arruolate vicino al villaggio sul Mediterraneo di Marsiglia. Infatti, l'unico stato europeo ancora ostile al Giardino d'Europa era il regno di Piemonte, che comprendeva, oltre all'omonima regione, anche le regioni di Nizza e Savoia, che il Re riteneva dovessero essere sotto il controllo della Francia.
Nel 1701 l'esercito arrivò nei pressi del porto di Nizza, ma in quei giorni qualcosa di memorabile stava per succedere diversi chilometri più a nord: le tasse che gravavano sul popolo parigino, ancor più odiate a causa del fatto che il popolo stesso sapeva che erano destinate in feste per il re e per i nobili parassiti, causarono lo sfocio di diverse ribellioni, che si trasformarono in una vera e propria rivoluzione. Nel settembre del 1701 poco più di 600 rivoluzionari "armati alla buona" si presentarono alle porte di Parigi. Il Re era difeso solo da qulche centinaio di miliziani, visto che l'intero esercito era stato mandato a sud. E quei soldati, che non attendevano altro che un'ordine regio per attaccare il regno di Amedeo di Savoia, si divisero un due: da una parte i repubblicani, dall'altra i monarchici. E proprio quando le truppe erano pronte ad entrare in guerra, francesi contro francesi, arrivò una notizia da Parigi:

"Le truppe del Re di Francia Luigi XIV... ...sono state sconfitte e il Re è stato decapitato, mentre la sua famiglia è stata esiliata"

A quel punto la Francia divenne una sola, "La Repubblica Democratica Cattolica Francese". Tutti i prigionieri politici che avevano diffuso l'idea di democrazia furono liberati in seguito alla presa della Bastiglia, prigione e fortezza, e una nuova epoca di riforme, ricerche tecnologiche, ma soprattutto avanzamenti culturali stava per iniziare. Stava per cominciare l'era dell'Illuminismo.

La Repubblica Francese, nata, letteralmente, sulle ceneri del precedente governo assoluto di Luigi XIV.
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00lunedì 11 maggio 2009 11:43
Nonostante i grandi princìpi di uguaglianza, libertà e fratellanza che avevano portato la Francia a diventare una repubblica, essa era comunque una nazione, che doveva salvaguardare i propri cittadini. L'occupazione del Piemonte era quasi necessaria: le ostilità tra francesi e piemontesi avrebbero velocemente portato a una guerra su larga scala, soprattutto se gli italiani avessero cominciato un reclutamento di massa. Così, nel 1703, l'esercito nei pressi di Nizza entrò nel territorio dei Savoia, marciando verso Torino. Giunti vicino alla città i due eserciti ingaggiarono una furiosa battaglia. Tuttavia, grazie all'astuzia del generale francese, le poche unità regolari caddero sotto i colpi della fanteria di linea, che ebbe anche l'opportunità di sperimentare le baionette. Presi nella battaglia, le truppe regolari furono massacrate da dietro dai lancieri leggeri a cavallo (19 di carica [SM=x535685] ) e i contadini armati di fucile a pietra fuocaia furono fatti fuggire.
Pochi giorni dopo, l'Austria (che aveva cercato di supportare i Savoia come alleati) dovette accettare la tregua proposta dalla Francia che, possendendo il diritto di passaggio su territori veneziani e germanici, avrebbe potuto devastare tutte le attività su suolo austriaco, dalle miniere alle botteghe degli artigiani, per poi rifugiarsi in territorio alleato dove i nemici non avevano accesso.
Fino al 1710 la Francia visse un periodo di pace, durante il quale moltissime attività furono finanziate dallo stato, con un conseguente sviluppo di esse, soprattutto nelle colonie, mentre le ricerche in campo militare nel collegio di Orlèans venivano portate avanti con disceto successo.
Nel 1706, in onore dei grandi regnanti francesi (il cui unico problema fu quello di non concedere riforme al popolo) iniziarono i lavori del Palazzo Borbone, grandissima e lussuosissima reggia (vorrei ben dire, dopo 10 000 livre! [SM=g27828]).
Nel gennaio 1710 un esercito coloniale completo e ben equipaggiato, di base a Quèbec, era pronto per muovere guerra alla Confederazione degli Irochesi, popolo semi - nomade che occupava i territori che dividevano le terre delle tredici colonie da quelle della Nuova Francia.
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00lunedì 11 maggio 2009 18:17
L'occupazione coloniale

Nel 1710 l'esercito francese varca i confini dei territori indiani e occupa la capitale della regione, appropiandosi del Territorio Irochese.
Con nessun alleato che potesse venire in loro aiuto, gli Irochesi tentano alcune incursioni nei loro ex - territori, ma l'esercito francese, di nuovo in marca nel 1711 scaccia le deboli forze indiane, che puntano molto sui loro arcieri. Pochi mesi dopo essi perdono anche l'insediamento di Niagara.
Nel 1713 la futura città di Detroit è messa a ferro e fuoco e, dopo un breve assedio, l'attacco porta alla conquista dell'agglomerato urbano. I francesi marciano per le città indiane, esportando la democrazia anche nei territori americani.
Dopo aver stabilizzato le città da poco occupate, i generali francesi progettano l'occupazione dei territori appartenenti ai Cherokee, feroci guerrieri che, anni addietro, riuscirono a scacciare gli spagnoli dalla Florida. Nel frattempo alle isole Windward, vengono reclutate truppe per occupare le vicine Leeward, presidiate dai feroci pirati.
Nel 1716 i francesi, dopo aver percorso i territori Cherokee senza alcun problema, assediano e conquistano le città (ora non ricordo assolutamente i nomi) che presidiano il Territorio Cheeroke e il Territorio Kaintuk. Tuttavia durante gli attacchi circa 600 francesi perisce, cominciano i primi tumulti e ciò obbliga il generale francese a comando dell'esercito a stanziarsi in quelle città fino al rinfoltimento dei ranghi e al reclutamento di milizie formate dai locali.
Nel 1717 le truppe coloniali partono dalle Windward e sbarcano nelle Leeward, strappando ai pirati le verdi isole dopo una breve battaglia. I pirati, imbottiti di rum, non furono in grado di tenere testa alle truppe regolari francesi, che con l'uso di attacchi di cavalleria sui fianchi e dietro e grazie alla dotazione di nuovissime baionette a ghiera, riescono ad avere ragione dei furfanti.
La Repubblica francese riesce anche ad annettere la Louisiana, regione dalle grandi praterie e ricca di piantagioni di zucchero, cotone e tabacco.
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00martedì 12 maggio 2009 21:22
La sconfitta e la repressione dei Cherokee


Nel 1718, dopo la vittoria sulle selvagge popolazioni indiane, il popolo francese è euforico, mentre gli inglesi, dopo aver constatato l'annessione della Louisiana ai domini repubblicani francesi, tentano di agire contro l'espansione della "Nuova Francia". Tuttavia le guerre con Prussia e Danimarca tengono impegnate le forze navali, ma soprattutto quelle monetarie, impedendo loro una qualsiasi reazione anche se, nello stesso anno della sconfitta dei Cherokee, essi annettono le tredici colonie al loro regno.
Due anni dopo, l'esercito coloniale francese caccia dai territori appena conquistati alcune truppe indiane e marcia verso la Georgia. Qui i locali escono allo scoperto e ingaggiano i colonialisti in un battaglia a campo aperto, ma i francesi, dopo aver cominciato e sparare da un'unica linea fanno marciare alcune truppe leggere ai fianchi dei selvaggi, e con qualca salva sul fianco i più scappano a gambe levate. Il resto viene attaccato anche dalla cavalleria, che distrugge il loro coraggio con poche cariche.
La Florida e la Georgia vengono annesse alla Nuova Francia, che chiude con un "anello bianco" le tredici colonie inglesi.

Nel frattempo a nord, nel Quèbec e Terranova, iniziava il reclutamento di un altro esercito coloniale, con l'obbiettivo di occupare le terre della Confederazione Huron (che aveva scacciato gli inglesi dalla Baia di Hudson), ma due porti essenziali al commercio con la madre patria vengono bloccati da alcuni viscidi pirati, bloccando quasi totalmente l'apporto di merci francesi nel vecchio mondo, e di conseguenza anche gli introiti necessari al mantenimento dell'esercito.
La Francia cerca di contrastare i blocchi cercando di distruggere le flotte avversarie, ma le due corvette inviate vengono distrutte dai galeoni aventi il "Jolly Roger" come insegna, e una di esse viene conquistata dai pirati, che la trasformano in una delle loro. Non sopportando tale offesa, nel 1721 il governatore della Nuova Francia fà partire due flotte di brigantini dal porto di Quebèc e la prima sconfigge i pirati nei pressi del villaggio di Louisburg, mentre la seconda affonda totalmente le navi pirata a St. John's. Un galeone viene conquistato e rimesso a nuovo dai francesi, che con i suoi 52 cannoni diventa la nuova ammiraglia della marina della Francia.

Solo nel 1725 i territori degli Huron vengono occupati dai francesi, che dichiarano guerra ai nativi a cuor leggero, sapendo che essi sono disuniti tra di loro, e vista la mancanza di altri loro alleati.
Già in agosto i moschettieri poterono vedere il mare gelido e blu e i diversi francesi in quelle fila potevano solo immaginare cosa potessero star facendo in quel momento le loro mogli, ragazze o familiari, in quella lontana, calda, Francia.
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00mercoledì 13 maggio 2009 21:21
La guerra franco indiana


Dopo aver conquistato la regione di Mantagnas e aver strappato agli altri indiani le pianure a ovest e a sud Villa de Bexar, mancavano solo le tredici colonie all'appello, per formare quella grande repubblica della Nuova Francia. Chiaramente, la conquista delle tredici colonie avrebbe portato a una guerra con la Gran Bretagna che, utilizzando la sua flotta, avrebbe potuto mettere fine all'avventura francese semplicemente bloccando l'unico porto a loro disposizione sulla Manica, tagliando tutti gli introiti provenienti dalle loro colonie. Al contrario di ciò che i ministri potevano immaginare, il piano di invasione non si fermò, anzi: il Premier e il Presidente decisero di reclutare una flotta molto più potente di quella inglese, mettendo fine alle leggende dell'imbattita marina inglese. Il ministro della marina e quello delle finanze pensarono fossero diventati pazzi...

Intanto, intorno al 1730, nel Quebèc e a Parigi, compaiono tantissimi intellettuali dai pensieri geniali e rivoluzionari: Montesqieu, Rousseau e Voltaire sono solo alcuni di questi.

Nel 1730 l'esercito di Parigi, uno dei più potenti, completi e addestrati mai esistiti, iniziò l'attacco all'Olanda. Passando per i territori spagnoli le truppe si avvicinano alla città dei canali e Amsterdam viene cinta d'assedio e occupata, anche se con enormi perdite.
Così, senza alcun padrone, l'Isola di Ceylon e la Guyana olandese vengono occupate dai ribelli, mentre le isole di Trinidad e Tobago divengono la nuova base dei pirati. Nel 1732 le isole piratesche vengono bloccate, la Guyana olandese passa sotto il controllo francese, dopo un rapido scontro, e, due anni dopo, nel 1734, anche Ceylon viene occupata, stabilendo il primo dominio francese nelle indie. Lo stesso anno viene a formarsi, con la sottoscrizione del governo, "La Compagnia delle Indie Orientali Francese".

Tuttavia la guerra con gli olandesi aveva messo contro ai francesi gli inglesi, alleati degli olandesi. Subito viene chiesta una pace, accettata da Vittoria I solo dopo un abbondante elargimento di denaro.
La sovrana inglese però, non poteva immaginare cosa stesse tramando la Repubblica di Francia...

Tuttavia la regina ebbe vita breve, e le successe Anna I, che, da subito, cercava una scusa per iniziare una guerra con la Francia. Una scusa più che valida arrivò nel 1738, quando il Presidente francese Simon Bucher diede il via all'operazione "Britain-Chasser".
Bucher era una mente brillante e, unendo la tattica al denaro della Francia seppe iniziare e finire una guerra in poco più di un paio d'anni, portando sotto la Francia molti territori.

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00mercoledì 13 maggio 2009 21:49
Scontro tra nuovo e vecchio


"Una marina che si adagia sugli allori conta meno di una che ha più cannoni... Ovvio!"
Furono queste le parole che, durante un assemblea col governo, uscirono con timore dalla bocca del ministro della marina Dauchè.
Gli altri lo guardarono schifati e subito il timido ministro si ritirò sulle sue.
Alla fine di quell'assemblea il ristretto governo francese (che comunque godeva di una popolarità presso il popolo del 96% secondo recenti sondaggi) decise che l'operazione denominata "Britain-Chasser" poteva avere inizio.

Gli ordini arrivarono alle colonie d'oltremare, che iniziarono l'attacco simultaneamente il 23 aprile 1738.
Una ad una le città inglesi caddero sotto gli eserciti francesi: Charleston, Falmouth, Boston e Annapolis erano praticamente indifese e, travolto quel centinaio di contadini, le città arano sotto dominio francese. Le più ardue a cader furono Williamsburg, presidiata quasi da un intro esercito e Filadelfia, dove qualche unità regolare tentò di resistere all'attacco. Quelli che non fuggirono furono uccisi. Semplicemente.

Anche se l'invasione delle tredici colonie era stata un successone, ora rimaneva la patata bollente: la Manica e la flotta degli isolani lanieri.
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00giovedì 14 maggio 2009 22:25
Battaglia per la Manica


Mentre infuriava la battaglia sulla terraferma, sulle acque stava per cominciare la guerra navale franco-britannica.
Al largo delle tredici colonie l'Ammiraglio Dausseau ingaggiò la flotta reale di sua maestà: le navi francesi sovrastavano in numero quelle britanniche, ma non in qualità. Ai brigantini francesi si opponevano le navi di quinto e sesto rango inglesi, per non parlare della grande abilità di comando dell'ammiraglio avversario. Tuttavia i francesi avevano anche un paio di navi di quarto rango e ben due galeoni in perfetto stato.
Mentre i brigantini cannoneggiavano il grosso delle altre navi, i due galeoni si avvicinavano a quelle più piccole e, mentre uno le aggirava e le colpiva da dietro o davanti, l'altro veleggiava lungo il loro fianco, caricando i 27 cannoni per lato con palle incatenate, in modo da immobilizzare la nave. Al secondo giro l'altro galeone passò di fianco alla nave inglese e caricando i cannoni con palle di piccole dimensioni, letali per gli equipaggi avversari, fece strage della ciurma inglese. Il loro vascello venne abordato e conquistato e così avvenne per altre navi solo che, non avendo tempo di abordarle e conquistare, la flotta francese preferì farle affondare direttamente.
Le restanti navi tentarono di fuggire, invano...

Sulla manica però, un'altra guerra navale stava per comiciare. Ben 2 flotte di brigantini (poco più di 10 l'una) combatterono a fianco di una flotta franca formata solamente da navi di secondo e terzo rango, vere e proprie fortezze galleggianti. Circa una trentina di navi furono coinvolte nello scontro per il dominio del braccio di mare, ma alla fine la leggendaria flotta inglese cedette sotto i colpi della molto più moderna e potente francese. Ciò provocò il blocco di tutti i porti commerciali inglesi, tagliando qualsiasi profitto dai commerci con le altre nazioni: ciò stava a significare che, senza l'aiuto di nessun alleato, la guerra sarebbe finita molto presto.

Mentre il blocco delle isole procedeva regolarmente, Bucher stava pensando di utilizzare il grande esercito parigino per conquistare una volta per tutte la Caledonia. Ma un'altro inconveniente si presentò alle porte del Palazzo Borbone di Parigi: il Portogallo. Difatti, essendo alleati di inglesi e olandesi, il Portogallo era nemico dei francesi, anche se non aveva mai "alzato la voce" in campo internazionale. Nel 1738, dopo il blocco del porto di Nizza da parte della flotta portoghese, Bucher decise di invadere la piccola nazione, vista l'inettitudine degli alleati spagnoli, che avevano perso eserciti, flotte militari e commerciali di fronte alla mentalità meno ottusa dei compari portoghesi. In autunno, la Regina Anna I e Bucher trovarono un accordo: il blocco navale dei porti inglesi sarebbe cessato con una tregua, i commerci tra Francia e Inghilterra sarebbero stati ristabiliti dopo molti anni, e le Bahamas furono cedute alla Nuova Francia, accompagnate da un cospicuo tributo per le "spese di guerra".

Intanto, da tutta l'altra parte del mondo, in India, la colonia portoghese di Goa, quasi indifesa, venne presa d'assalto dalle truppe imbarcatesi a Ceylon, e occupata con poco meno di un centinaio di perdite. Il Portogallo, non volendo accettare alcuna tregua, venne bersagliato costantemente dagli spagnoli che, pur non riuscendo a occupare Lisbona, riuscivano a seminare distruzione lungo le lande dell'Evorà. Arrivato l'esercito francese, quello portoghese non potè far altro che resistere fino all'ultimo, tirando l'ultimo fiato dopo essere stato circondato dalla nettamente superiore fanteria di linea e dai corazzieri franchi. Esso divenne parte della Repubblica Francese. L'ennesimo paese in cui la Francia riuscì a esportare l'idea di democrazia e libertà.

Un anno dopo, nel '39, veniva acquistata dai Maratha la Giamaica, ceduta loro dagli inglesi. Le americhe ora erano sotto il controllo francese e spagnolo e, nelle pianure americane, nelle lande ghiacciate del Quebèc, nelle foreste del Nuova Spagna e sulle coste nord del sud america il cattolicesimo regnava su tutte le altre religioni animiste, con grande soddisfazione del Papa che, a Roma, pensava di essere al sicuro... Pensava...
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00giovedì 14 maggio 2009 22:52
Una scoperta costosamente redditizia. (???)
Un'India indiana? No, grazie...


Il 1741 in Francia, fù ricordato uno degli anni in cui il sapere subì uno dei colpi più duri: la continua richiesta di riforme da parte della popolazione, soprattutto quella torinese, costrinse il presidente a distruggere tutte le scuole disseminate per i territori francesi: solo quelle di Orlean e Bordeaux sopravvissero, e tutti i "gentiluomini" furono costretti a ritrovarsi in Francia per continuare il loro lavoro: fu una vera e propria "fuga di cervelli".
L'anno dopo quella concentrazione di sapienza a Parigi portò qualcosa di strabiliante: la macchina a vapore. Essa aveva tantissimi usi, e venne impiegata in tantissime piantagioni, zuccherifici, fabbriche e porti. Il ministro delle finanze pensò di essere rovinato quando, il trimestre successivo alla fantastica invenzione, constatò che furono spese più di 250 000 livree per finanziare moltissime attività. Per rendere più redditizie le colonie furono distrutte tutte le scuole ecclesiastiche, i giardini e le case chiuse, per far spazio a fabbriche e industrie: ciò limitò il reclutamento di missionari e libertini, che comunque non erano essenziali alla grande repubblica.

Poco prima della nuova invenzione, nel '39, la regione del Mysore venne conquistata dalle truppe coloniali francesi, composte per la stragrande maggioranza da soldati al servizio della Compagnia delle Indie Orientali francese.
Distrutte scuole le "ecclesistiche" del posto, che diffondevano la fede "sbagliata", vennero erette nuove industrie, mentre per la prima volta il tè cominciava a girare nella rete commerciale francese.
Dopo aver sistemato le strutture e aver reclutato diverse centinaia di dragoni, soldati ottimi per il mantenimento dell'ordine pubblico, disposti persino a sparare alla folla, cosa che avrebbe gettato onta sui reparti di "vera" cavalleria, l'esercito coloniale francese parte di nuovo: rotta NORD-NORD-OVEST. Difatti la città di Ademabad, che dominava il territorio del Gujarat, non era in mano a nessuno e Maratha e Moghul erano fin troppo impegnati a combattersi tra loro per occuparsene. L'assedio, viste le scarsissime difese e la piccola guarnigione ribelle, fù abbastanza sbrigativo e i francesi imposero il loro dominio assoluto su quelle terre.
Ora, ciò che rimaneva da fare era eliminare i Moghul, tradire l'alleanza con i Maratha e occupare i loro territori, per poi rinforzare il confine con la Persia, che non sembrava godere di una grande affidabilità...
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00venerdì 15 maggio 2009 17:29
Altra tappa verso occidente...e non solo!


Il 1743 per i francesi fu un anno di conquiste. Dopo aver rigonfiato i ranghi dell'esercito coloniale, esso è diretto verso Udaipur, città moghul della regione di Rajputana e verso Neroon Kot. Con grande sorpresa dei coloniali, entrambe le città sono totalmente sguarnite, e così vengono prese in quattro e quattr'otto. I moghul, dopo essere stati informati della dichiarazione di guerra, cercano una pace, ma a nulla vale lo sforzo dei diplomatici indiani. L'Impero stava cadendo, e i francesi lo sapevano molto bene.

Intanto, in Europa, i francesi dichiarano guerra ai danesi e occupano Reykiavyk. Qui lo scontro è molto arduo e l'artiglieria deve lavorare parecchio per aiutare i fanti che, in ogni caso, hanno la meglio grazie alla loro abilità di sparare su più file, nonchè quella di sparare avanzando, iniziando lo scontro alla baionetta solo dopo aver sparato parecchi colpi.
Dopo la battaglia i francesi ricevono l'annullamento dei trattati commerciali con i russi e la loro dichiarazione di guerra. Dopo una risata sarcastica, il presidente calma sia i suoi ministri e il parlamento, sia la popolazione affermando che la flotta russa è praticamente inesistente, mentre il loro esercito, anche se abbastanza forte, non potrà mai trovare la via della Francia.

Pochi giorni dopo anche le città di Malwa e Nagpur vengono prese, ma un enorme esercito moghul interviene e, scendendo dall'Hindustan, riesce a spezzare le deboli difese francesi e a riprendersi Udaipur.

Sui mari intanto, dal 1742 al 1743, la flotta francese tenta di eliminare quella moghul, ma solo poche battaglie vengono vinte dai francesi. Stanco della situazione e dei continui blocchi del porto di Ceylon, il governatore d'India chiama in aiuto la flotta americana, che, una volta arrivata nel 1744, distrugge più di venti navi indiane, conquistandone quattro.
Lo stesso anno la città di Udaipur viene cinta d'assedio e riconquistata dai francesi, che distruggono l'unico esercito moghul tra loro e la capitale Moghul in Hindustan, Akbarabad. L'anno dopo cade anche il Kashmir, spingendo i moghul sempre più contro la Confederazione Maratha, e sempre più verso la distruzione.

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00domenica 24 maggio 2009 20:15
Purtroppo il caricamento dei salvataggi si ferma e non continua più. Mah... forse sono stati corrotti. Abbandono la cronaca, chissà, forse ne faccio una con gli inglesi [SM=g27828]
the eorl
00mercoledì 28 ottobre 2009 19:20
Re:
bella narrazione adesso spero in una completa con gli inglesi [SM=g27811] peccato che alla fine non hai più postato immagini [SM=x535693]
SIR HEINZ
00mercoledì 28 ottobre 2009 19:33
Easy la sezione di Empire è stata chiusa vi andrebbe, a te e agli altri cronisti, di portare le vostre splendide cronache sul portale TGI? Tra un po' chiuderanno anche la sezione Medieval....

Sezione Recensioni e AAR

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00giovedì 29 ottobre 2009 19:20
Guarda, per me va benissimo, ho visto anche che qualcuno, forse te Sir Heinz, hai ripubblicato lì una delle cronache scritte qui (non ricordo di chi sia). Non farlo con le mie, CHE AFFONDINO ASSIEME AL FORUM!! No dai, a parte gli scherzi prossimamente gli darò un occhiata meglio ma non copiate lì le mie cronache. In ogni caso grazie per l'info
EasyPlayer
00giovedì 29 ottobre 2009 19:21
A eorl: la cronaca con gli inglesi l'ho già fatta, si chiama "L'eredità dei Normanni" [SM=x535693] [SM=g27823]
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