Anni di gloria per l'impero macedone
L'impero macedone di Antigono II Gonata, ormai detto l'Invincibile per le sue numerose vittorie, si estende su tutta la Grecia e la Tracia.
Le ambizioni macedoni di quel periodo restano ancora in gran parte sulla penisola ellenica. I greci non costituiscono più un problema, ora la Macedonia è in guerra solo con romani e traci, su due fronti lontani, difficilmente appoggiabili tra loro; questa situazione di guerra viene però compensata in gran parte dalla fioritura economica dovuta alla superiorità navale dei macedoni sulle altre potenze, superiorità che assicura a quest'ultima il controllo del mar Egeo e di tutti i traffici che intercorrono in esso.
Nel 254 a.C. le forze macedoni rinchiuse ad Apollonia sono assaltate da due contingenti romani molto ridotti, ma con abili generali al proprio comando. Le ormai consolidate falangi tuttavia adottano l'oramai invincibile formazione a \_/ dietro la porta con due linee di falangisti che coprono i fianchi. L'esercito romano non riesce neppure ad avvicinarsi al centro cittadino che sono respinti e i prigionieri uccisi.
Nello stesso momento sul fronte tracio le armate trace vengono pesantemente battute sotto le porte di Tylis, alchè entrambi i fronti, romano e tracio, sono stabili e a favore dei macedoni.
La ricchezza delle città macedoni conferisce buoni introiti al tesoro reale che fa imponenti investimenti nell'agricoltura e nella costruzione di porti, strade e impianti igienici(una strana malattia divampava in Tracia); ma gli investimenti prevalentementi economici, non significano che la Macedonia non avesse potenziato la sua superiorità militare ormai consolidata. La flotta fu ampliata, in tre battaglia navali(Canale di Otranto, due battaglie del Pireo) flotte di pirati, greci e romani vennero sconfitte e la superiorità navale macedone su quelle degli altri paesi mediterranei divenne intoccabile.
Anche l'esercito, appoggiandosi alle basi di Sparta e di Tessalonica venne migliorato e potenziato e grazie alle vittorie sui traci e sui macedoni, l'onore delle antiche falangi di Alessandro Magno rimase intatto e quasi potenziato.
Nel 253 a.C. di fronte all'arrivo di forti armate romane nei pressi di Salona, Antigono ordinò di inviare un corpo di spedizione in Italia, per costringere i romani alla resa. Tuttavia il vecchio re non potè assistere all'assoggettamento dell'Italia Meridionale, data la sua morte nel 252 a.C.
Suo figlio e successore Giras, proseguì la campagna italica culminata con la presa di Tarentum e l'assogettamento della Puglia. Ora la Macedonia disponeva di una perfetta base con il doppio compito di sorvegliare l'Adriatico e di fungere da base operativa per la campagna in Italia. In Africa, intanto la città di Cyrene veniva annessa alla Macedonia per la rivolta dei cittadini ai Numidi dominatori.