Il Regno di Macedonia

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Eraclio Imperatore Romano
00mercoledì 15 ottobre 2008 15:58
Corre l'anno 270 a.C. quando, in un mondo completamente sconvolto dal passare degli eserciti greci guidati da Alessandro Magno, tre regni si contendono il dominio del Mediterraneo Orientale: la Macedonia Antigonide, la Siria Seleucide e l'Egitto Tolemaico. Sul trono di Macedonia siede Antigono II Gonata; egli si ritiene il degno erede di Alessandro Magno, in quanto la sua terra, la Macedonia, è il regno dalla quale è partito il grande conquistatore. Per prima cosa egli fa costruire strade lastricate e/o battute, in tutte le regioni del regno. A sud, Corinto è la città più grande del regno, ma è minacciata dalla presenza ingombrante delle città stato greche di Sparta e Atene; la guarnigione della città viene rafforzata e Antigono in persona si mette alla testa di un forte esercito contro Atene. Per ora la pace viene mantenuta con le potenti fazioni confinanti, come i Romani, i Traci, i Daci e gli stessi Greci. Ma questi, guidati dal re di Sparta Cleomene, stringono d'assedio Corinto, rompendo i patti di amicizia siglati sino a quel momento. Fortunatamente l'esercito macedone, dopo aver velocemente occupato Atene, giunge a Corinto e attacca i greci che vengono completamente sconfitti; Antigono vuole punirli per la loro insolenza e parte nuovamente alla testa dei suoi soldati con obiettivo Sparta. La città, un tempo militarmente la più forte del mondo, aveva conosciuto una grande declino, ma i suoi soldati incutevano ancora timore a molti. Le falangi si disposero al centro con la cavalleria ai lati e peltasti mercenari davanti. Le falangi greche difatti puntarono sul centro nemico ma la cavalleria li attaccò ai lati, circondandoli e mandandoli in rotta. Sparta era Macedone.
Bertavianus
00giovedì 16 ottobre 2008 22:04
Vedo che hai fatto la tua scelta, e che sei partito benissimo.
Credo che sia importante completare il dominio dell'Ellade prima che arrivino i Romani; dopo la strada sarebbe in salita.
Eraclio Imperatore Romano
00venerdì 17 ottobre 2008 13:28
ho visto cosa hanno fatto i romani ai macedoni mentre giocavo con i seleucidi....non credevo ai miei occhi, li hanno completamente distrutti! io non so proprio come contrastarli! i traci e i greci posso già scacciarli dall'ellade ma i romani hanno già apollonia!
Eraclio Imperatore Romano
00venerdì 17 ottobre 2008 15:33
Dopo la presa di Sparta, la Macedonia era una delle potenze più forti e ambiziose del Mediterraneo, ma l'ingombrante presenza dei Greci, concentrati a Thermon, impediva ai Macedoni di proseguire oltre. I Traci tentarono anche di prendere Bylazora, ma vennero battuti in una grande battaglia. Gli eserciti macedoni(quasi totalmente opliti miliziani) si disposero dietro la porta principale con questo schema, \_/, mentre il resto dell'esercito si pose a linea retta a destra dello schieramento per proteggere i fianchi dei difensori della porta. Il generale si mise dietro ad entrambi per partire alla carica e distruggere i fuggiaschi. I Traci sfondarono sia la porta che una parte del muro di legno a destra di quest'ultima; i meno preparati ranghi traci si andarono ad infrangere contro le lance macedoni, quelle che pochi secoli prima avevano conquistato il mondo, ma che ancora incutevano timori e ammirazioni. Dopo aver sistemato il confine settentrionale, le truppe macedoni al comando del re Antigono, assediarono Thermos, e la conquistarono, eliminando poi tutti gli eserciti greci rimasti: l'Ellade era nuovamente tutta unita sotto un'unica bandiera e un'unica corona, quella Macedone! Sparta, Atene e Corinto erano intanto divenute solide basi del potere macedone, in quanto interne e difficilmente attaccabili, quindi ottime "fabbriche" di soldati e navi da guerra. Numerosi picchieri, arcieri e cavalieri lasciarono questi tre centri per dirigersi a Nord, dove i macedoni aspiravano a cacciare i Traci e ad avvicinarsi agli stretti per intervenire nelle questioni d'Asia. In quest'ultimo panorama, Tolomei e Seleucidi erano in guerra, mentre i rimasugli delle libere città greche- Pergamo e Rodi- lottavano disperatamente per non cadere in mano alle grandi monarchie ellenistiche.

Eraclio Imperatore Romano
00venerdì 17 ottobre 2008 21:18
Con la cacciata dei Greci, i macedoni potevano espandersi ovunque e quando volevano. I romani, installati ad Apollonia, posero in blocco navale Thermos: la Macedonia lo prese come un deciso gesto di sfida e l'enorme esercito che si stava muovendo verso nord, verso i Traci, venne deviato contro Apollonia. Gli eserciti valeri che tentarono di fermare questa enorme armata vennero sbaragliati e Apollonia cadde in mano Macedone. Rafforzate le guarnigioni, una seconda armata, sempre al comando di Antigono, marciò su Salona, ultimo dominio romano in terra greca. In Tracia un forte esercito partì da Thessalonica con il generale trionfatore dei traci a Byzacena, e dopo aver stroncato deboli tentativi di fermarlo, l'esercito Macedone occupò la capitale tracia Tylis. Le operazioni andavano bene su tutti i fronti: la Macedonia poteva tornare alla potenza di Filippo II e Alessandro?
Bertavianus
00sabato 18 ottobre 2008 00:14
Ben fatto.

Punta sullo sviluppo delle caserme, armaioli e sviluppi successivi; gli opliti corazzati potranno fare grandi cose, purchè ci sia sempre qualcuno a coprirgli i fianchi.
Eraclio Imperatore Romano
00sabato 18 ottobre 2008 16:41
Un regno espansivo
Gli anni che vanno dal 256 a.C. al 254 a.C. furono contrassegnati da continui successi della monarchia antigonide:
-Nel 256 a.C. le truppe con al comando Antigono espugnarono Salona, cacciando i romani dall'Ellade; nell'Egeo le truppe macedoni con al comando il governatore di Sparta, Damaso, occuparono Kydonia, capitale di Creta; Antigono divenne un eroe, un mito, quasi alla pari di Alessandro Magno, tanto da assumere il titolo di Antigono l'Invincibile, in greco Antigono Aniketos.
-Nel 254 a.C. un forte esercito macedone conquistò Bisanzio.

Ma non fu tutto rose e fiori, in quanto i romani assediarono le appena occupate città di Apollonia e Salona, mentre i Traci mossero contro la loro ex capitale Tylis, nel 255 a.C. Vedendo che il regno era praticamente sotto assedio, Antigono capì che era importante che i macedoni dominassero i mari, sia per impedire ulteriori sbarchi di soldati romani in terra ellenica, sia per forzare le restanti città stato greche di Pergamo, Rodi e Siracusa. Con la presa di Bisanzio e soprattutto di Creta, tra 256 e 254 a.C., si cominciarono ad inviare diplomatici negli imperi vicini di Egitto, Siria e Cartagine, per stringere rapporti commerciali, in parte per ridare slancio alle economie di alcune città come Tessalonica e Larissa, indebolite inoltre anche dall'improvvisa peste scatenatasi probabilmente a causa dei barbari mercenari arruolati nell'esercito.
Celebandune
00mercoledì 29 ottobre 2008 18:01
Possedere le isole coi Macedoni è importante, quindi fortificatele bene. Io coi Romani nella campagna mia ancora non mi sono scontrato, tu d'altronde sei partito più vicino. Dacci dentro e vedrai che li farai fuori. :)
Eraclio Imperatore Romano
00mercoledì 31 dicembre 2008 13:31
Anni di gloria per l'impero macedone
L'impero macedone di Antigono II Gonata, ormai detto l'Invincibile per le sue numerose vittorie, si estende su tutta la Grecia e la Tracia.
Le ambizioni macedoni di quel periodo restano ancora in gran parte sulla penisola ellenica. I greci non costituiscono più un problema, ora la Macedonia è in guerra solo con romani e traci, su due fronti lontani, difficilmente appoggiabili tra loro; questa situazione di guerra viene però compensata in gran parte dalla fioritura economica dovuta alla superiorità navale dei macedoni sulle altre potenze, superiorità che assicura a quest'ultima il controllo del mar Egeo e di tutti i traffici che intercorrono in esso.

Nel 254 a.C. le forze macedoni rinchiuse ad Apollonia sono assaltate da due contingenti romani molto ridotti, ma con abili generali al proprio comando. Le ormai consolidate falangi tuttavia adottano l'oramai invincibile formazione a \_/ dietro la porta con due linee di falangisti che coprono i fianchi. L'esercito romano non riesce neppure ad avvicinarsi al centro cittadino che sono respinti e i prigionieri uccisi.

Nello stesso momento sul fronte tracio le armate trace vengono pesantemente battute sotto le porte di Tylis, alchè entrambi i fronti, romano e tracio, sono stabili e a favore dei macedoni.

La ricchezza delle città macedoni conferisce buoni introiti al tesoro reale che fa imponenti investimenti nell'agricoltura e nella costruzione di porti, strade e impianti igienici(una strana malattia divampava in Tracia); ma gli investimenti prevalentementi economici, non significano che la Macedonia non avesse potenziato la sua superiorità militare ormai consolidata. La flotta fu ampliata, in tre battaglia navali(Canale di Otranto, due battaglie del Pireo) flotte di pirati, greci e romani vennero sconfitte e la superiorità navale macedone su quelle degli altri paesi mediterranei divenne intoccabile.

Anche l'esercito, appoggiandosi alle basi di Sparta e di Tessalonica venne migliorato e potenziato e grazie alle vittorie sui traci e sui macedoni, l'onore delle antiche falangi di Alessandro Magno rimase intatto e quasi potenziato.

Nel 253 a.C. di fronte all'arrivo di forti armate romane nei pressi di Salona, Antigono ordinò di inviare un corpo di spedizione in Italia, per costringere i romani alla resa. Tuttavia il vecchio re non potè assistere all'assoggettamento dell'Italia Meridionale, data la sua morte nel 252 a.C.

Suo figlio e successore Giras, proseguì la campagna italica culminata con la presa di Tarentum e l'assogettamento della Puglia. Ora la Macedonia disponeva di una perfetta base con il doppio compito di sorvegliare l'Adriatico e di fungere da base operativa per la campagna in Italia. In Africa, intanto la città di Cyrene veniva annessa alla Macedonia per la rivolta dei cittadini ai Numidi dominatori.
Xostantinou
00mercoledì 31 dicembre 2008 15:40
congratulazioni ed in bocca al lupo...a me ispirano ma alla fine tra tutti il mio favore va sempre al regno di Seleuco...il perfetto mix di oriente ed occidente (da perfetto bizantino [SM=g27824] )
Eraclio Imperatore Romano
00mercoledì 31 dicembre 2008 19:06
un altro amante di bisanzio?! finalmente! è la mia fazione preferita! e lo sono anche i seleucidi con cui sto facendo un altra campagna ed un altra cronaca che appena posso continuerò.

Grandissimo! [SM=g27811] Basileus Basileus
Xostantinou
00giovedì 1 gennaio 2009 15:04
beh la mia in fondo è deformazione professionale...oltre all'amore infinito per la Βασιλεία Ῥωμαίων [SM=g27824]
...quasi quasi inizio anch'io la mia cronaca...ho appena iniziato la conquista del mondo con i seleucidi in RTR...

Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος
Eraclio Imperatore Romano
00giovedì 1 gennaio 2009 20:55
Potenza dell'Egeo
Nel 251 a.C. il dominio di Giras di Macedonia comprendeva la Puglia, la Grecia, la Tracia, Creta, la Cirenaica e l'Illiria.
L'intento del nuovo re era di potenziare su tutti i fronti la Macedonia, attraverso una "guerra lampo" contro i cosidetti "tre nemici" della Macedonia: i Greci, superstiti a Pergamo, i Traci, i Romani.

Fu soprattutto contro i primi che il nuovo re mosse guerra navale totale, con il blocco di Pergamo e di Rodi, ultimi porti ellenici sull'Egeo. Nel 250 a.C. le forze macedoni assediavano Rodi, vitale per il controllo dell'Egeo.

Nel 249 a.C. dopo un assedio durato un anno, le forze macedoni assaltarono la cittadina, occupandola e saccheggiandola, lasciando intatto solo il Porto con il grandioso Colosso di Rodi.

Sul fronte occidentale le flotte macedoni distrussero le navi romane per la seconda volta nel canale di Otranto, e bloccando il porto di Crotone mettendo a dura prova i rivali(258 a.C.). La situazione per i Romani era estremamente pericolante, sia per gli eserciti che quasi di continuo sbarcavano sulle coste italiche per rifornire la città di Tarentum, sia per la pacificazione macedone del fronte orientale, che permetteva di impegnare tutte le forze contro di loro e contro i traci.

Contro questi ultimi l'avanzata macedone si bloccò nei pressi dell'ultima città in mano ai traci, in cui un'improvvisa, disperata e vittoriosa sortita costrinse i macedoni a ripiegare, obbligandoli a potenziare ulteriormente le forze li impegnate...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:07.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com