GLI EROI DIMENTICATI!!

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KnightWilliam
00martedì 26 aprile 2005 20:10
In occasione del 25 parile ho voluto ricordare tutti gli altri eroi di Italia che nessuno oggi ricorda e che sono considerati di serie b rispetto ai partigiani.

Sono riuscito a far si che questo articolo, questa testimonianza zon moltissimi pareri cotnrari fosse pubblicato sul giornale di giurisprudenza dell'università di napoli.

questa versione è quela definitiva che domatina verrà pubblicata ma è stato atto di amplia auto-censura da parte mia su quel che realmente penso.

per farlo pubblicare ho dovuto ometter i passi sui ragazzi di salò, sule foibe, e su tutti icrimini non scritti e non detti dei aprtigiani di cui nessuno si ricorda.

al contrario di come giustissimamente fa epr quel che riguarda i crimini fascisti.

a 60 anni di distanza la storia rimane scritta ewsclusivamente dai vincitori.

questo comunque è il mio ricordo agli eroi dimenticati ... ed ho deciso di condividerlo anche qui oltre che sul giornale dell'università.

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GLI EROI DIMENTICATI…

Ieri 25 aprile 2005 è ricorso il 60° anniversario dalla Liberazione dell’ Italia dall’incubo Nazi-Fascista.
Nelle strade e nelle piazze come ogni anno cortei e manifestazioni rendono grazie ed onorano il movimento partigiano che diede il suo fondamentale contributo al raggiungimento della libertà. Le televisioni e la stampa allo stesso tempo commemorano durante tutto l’arco della giornata il sacrificio di questi uomini e di queste donne con trasmissioni di carattere storico che cercano di raccontare la realtà di quegli anni.
Il mondo politico oramai unanimemente rende a suo volta grazie, anche se, a causa delle strumentalizzazioni adoperate dalla sinistra, in determinati casi evita di partecipare a suddette manifestazioni.
Potrei unirmi al coro e raccontare gli enormi meriti che i partigiani meritatamente ricevono, raccoglierei sicuramente più sorrisi e strette di mano di quante non ne riceverò di qui a poche righe.
Ebbene qui, in queste poche righe, voglio ricordare a modo mio altri eroi d’Italia, eroi fuorimoda, eroi di cui sono sicuro la maggior parte di voi non conosceranno neanche l’esistenza, eroi dimenticati dal loro paese per 60 anni, e che per sempre continueranno ad esserlo per la stragrande maggioranza degli Italiani.
Il mio ricordo qui va a tutti i ragazzi Italiani che nel 1940 ricevettero la chiamata alle armi. Andarono a combattere non certo per la follia di Mussolini o per i suoi incapaci generali, andarono a combattere per un ideale che purtroppo troppe persone ancor oggi non chiamano col nome che realmente merita; PATRIA.
Un ricordo che in queste righe sarà scarno e sommesso, e che tirerà in ballo solo alcuni piccoli esempi dei 250.000 Italiani che versarono il sangue sotto l’amato tricolore, dalle desolate steppe russe ai torridi deserti africani.
Mi sento carico di commozione nel poter ricordare i coraggiosi marinai massacrati al largo di capo Matapan dalla flotta inglese, che impotenti cercarono di opporsi alla netta superiorità tecnologica inglese rappresentata dal radar. Per dodici ore nella nebbia furono inabissati uno ad uno da un nemico invisibile che conosceva benissimo le loro posizioni.
I “folli” che si alzarono in volo per centinaia di volte nei loro inadatti aer-macchi per contrastare i martellanti bombardamenti anglo-americani che nulla risparmiarono della nostra terra. La maggior parte di essi alla partenza era ben consapevole che non sarebbe più atterrato.
Per ultimi ho lasciato i protagonisti della battaglia simbolo della disfatta italiana in Africa del nord, allo stesso tempo simbolo dell’enorme valore dei soldati Italiani, la battaglia di El_Alamein.
Resistettero per dodici lunghissimi giorni; Senza alcun tipo di rifornimento, nettamente soverchiati nel numero, resistettero e morirono, dando modo a migliaia di soldati di ripiegare e salvarsi, solo grazie al loro immenso coraggio.
Il primo ministro inglese, comandante supremo dei vincitori riferendosi al più valoroso dei reparti italiani ammise in un discorso al parlamento “DOBBIAMO INCHINARCI DAVANTI AI RESTI DI QUELLI CHE FURONO I LEONI DELLA FOLGORE” .
Eccovi un articolo di revisionismo storico affinché il ricordo dei caduti sia un ricordo giusto per tutti, per tutti coloro che in un modo o nell’altro vissero e morirono servendo il proprio paese.
Perché coloro che andarono a combattere per l’Italia tutta nei luoghi più remoti d’europa non siano solo un vanto quale sono per l’esercito Italiano nel mondo, che li commemora il 23 ottobre (battaglia di El_Alamein), ma lo siano per l’Italia intera.
Un ricordo per i ragazzi vittime della più folle delle invenzioni di quell’animale chiamato uomo, LA GUERRA ; ed allo stesso tempo un ricordo per dei ragazzi che furono i più illustri rappresentanti del più alto dei sentimenti, che sempre e solo l’animale chiamato uomo può portare con se: Il CORAGGIO.

“Fra le sabbie non più deserte
son qui di presidio per l’eternità i Ragazzi della Folgore
fior fiore d’un popolo e d’un esercito in armi.
Caduti per un’idea, senza rimpianto, onorati nel ricordo dallo stesso nemico,
essi additano agli italiani, nella buona e nell’avversa fortuna,
il cammino dell’onore e della gloria.
Viandante, arrestati e riverisci.
Dio degli eserciti,
accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell’angolo di cielo,
che riserbi ai martiri ed agli eroi”



Giovanni Alberto Peluso

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Phoinix Costantin
00martedì 26 aprile 2005 20:50
Molto bello Giovanni.
Molto molto bello e soprattutto fuori da coro(senza nessuna polemica)il che ogni tanto non fa male[SM=g27823] .
Sol Invictus
00martedì 26 aprile 2005 21:19
condivido.
TOTOLA Polifemo
00martedì 26 aprile 2005 21:45
A me sembra un poco retorico, comunque...
Ciao
Totola
KnightWilliam
00martedì 26 aprile 2005 22:13
scommetto invece che il 25 aprile, e i suoi morti, che festeggiamo da 60 anni per te non lo è...

250.000 esempi di retorica..
TOTOLA Polifemo
00mercoledì 27 aprile 2005 05:26
Lo sapevo che t'arrabbiavi...
Credo che dovessi approfondire di più il motivo per il quale, come dici tu, vengono ricordate solo le lotte partigiane e non i soldati dell esercito pre armistizio: forse perchè stavano dalla parte "sbagliata"? Molti di loro combatterono con coraggio per l'ideale della Patria, altri per quello Fascista, altri ancora sarebbero rimasti volentieri con le loro famiglie...
Allora "Eroe" diviene chi invece contribuisce a far terminare la guerra e contrasta, oltre all ex-alleato Tedesco, gli ultimi scampoli di un regime che ha portato allo sfacelo l'Italia.
Ciao
Totola
LunaRossaCilyHispanico
00mercoledì 27 aprile 2005 10:08
Piuttosto che onorare i soldati caduti nel tentativo di conquistare terre a noi straniere, sul fronte russo, orientale in genere (grecia, albania, yugoslavia) o africano, io onorerei (e tanto) quei soldati che vista l'invasione tedesca sul suolo italiano hanno combattuto DAVVERO per la patria.
Sapendo perfettamente di non avere nessuna possibilità di salvezza. Cedendo col sangue metro dopo metro delle proprie abitazioni, combattendo con fucilotti nemici che arrivavano con mitra e carri armati.
Quelli sono i veri nostri soldati.
Quelli che vista l'impossibilità di continuare una guerra aperta hanno deciso (quei pochi che si sono salvati) di unirsi ai partigiani per combattere nell'unico modo in cui sapevano di poter continuare la battaglia. Soldati.
Perchè ammiro molto di più un Salvo D'Acquisto morto in suolo italiano per difendere suoi concittadini, che migliaia di uomini morti per gli ideali di grandezza di un solo uomo.

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Alla Memoria del vice brigadiere Salvo D'Acquisto il Luogotenente Generale del Regno, con Decreto "Motu Proprio" del 25 febbraio 1945, conferì la Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

"Esempio luminoso di altruismo, spinto fino alla suprema rinunzia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, erano stati condotti dalle orde naziste 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, non esitava a dichiararsi unico responsabile d'un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così da solo, impavido, la morte imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell'Arma".

[Modificato da LunaRossaCilyHispanico 27/04/2005 10.10]

rex ussaro sestilius
00mercoledì 27 aprile 2005 11:18
"incubo fascista"
"parte sbagliata"

o svegliatevi !!!in quella parte sbagliata(pe rtutto un 20 ennio) c'era volontariamente il 90 % degli italiani, questa è incorenza e incapacita di giudizio!

"Molti di loro combatterono con coraggio per l'ideale della Patria, altri per quello Fascista,"

ma che frasette da scuola elementare è questa??? come se chi combattesse per l RSI nn combatteva pe rl'ìitalia!! anzi combatteva per l'onore d'italia perche la patria ancora una volta (come sempre era accaduto) nn tradissse un alleato!

e allora per una volta affiunche non vengono mai dimenticati , ho il coraggio fdi dire innanzio al 25 aprile:

onore a tutti i morti dell RSI
che diedero la vita per un altra patria che si chiamava italia!

[Modificato da rex ussaro sestilius 27/04/2005 11.20]

[Modificato da rex ussaro sestilius 27/04/2005 11.24]

[Modificato da rex ussaro sestilius 27/04/2005 11.25]

LunaRossaCilyHispanico
00mercoledì 27 aprile 2005 11:35
Ussaro, quel "volontariamente" mi lascia perplesso...davvero...
Mio nonno è partito per l'Africa perchè costretto...
Ti devo ricordare forse com'è andato al potere Mussolini?

Facendo strage e piazza pulita dei suoi avversari politici?
COn votazioni che definire, non truccate, ma pilotate, è dire poco?
Ricordo di mio nonno che mi raccontava che se non ti iscirvevi al partito fascista, o se avevi il coraggio di dire apertamente che non eri con Mussolini, arrivavano le squadracce coi bastoni...

Pensa con quanta "volontarietà" questo 90% di persone arruolate possano essere partite per l'Africa o per la Russia.

Ussaro, io so che sei intelligente, per cui ogni tanto spingiti un pò più in là delle tue forti convizioni politiche. [SM=g27824]
rex ussaro sestilius
00mercoledì 27 aprile 2005 11:40
il fascsiso è stata la dittsatura piu democratica della storia, ha nobilitato la dittatura...tante che comne dici te il fascismo atuo nnonno nn ha fatto nulla di male...prova avedere se fosse stato in russia , cosa sarebbe successo...il consenso c era eccome...questi sono dati di fatto storici! negarlo sarebbe astorico!
LunaRossaCilyHispanico
00mercoledì 27 aprile 2005 11:58
Re:

Scritto da: rex ussaro sestilius 27/04/2005 11.40
il fascsiso è stata la dittsatura piu democratica della storia, ha nobilitato la dittatura...tante che comne dici te il fascismo atuo nnonno nn ha fatto nulla di male...prova avedere se fosse stato in russia , cosa sarebbe successo...il consenso c era eccome...questi sono dati di fatto storici! negarlo sarebbe astorico!



Ha nobilitato la dittatura? Che affascinante controsenso [SM=g27827]
Mussolini ha basato il suo "governo" sulla menzogna e sull'inganno. Ed è sempre stato così, l'ha fatto sia in politica interna che estera. Ricordate il patetico episodio del carro armato che faceva il giro per ripassare davanti ad Hitler simulandone una sfilza? [SM=g27824]

Inganno - Menzogna - Violenza

Un esempio di sicuro, per i nostri figli.
Il consenso delle piazze (che era solo una faccia dell'italia) c'era perchè Mussolini era un grande attore. Veramente! Lo metto sullo stesso piano di Eduardo o De Sica.
Riusciva ad esaltare gli animi e chi lo nega:
"...COMBATTENTI
DI TERRA
DI MARE
E D'ARIA..."

"...VINCERE...E VINCEREMO..."

E diobono capirai, se fossi stato in piazza, con la conoscenza media del periodo (perchè comunque quello che la gente sapeva, era quello che Mussolini voleva che sapesse...bella roba...) mi sarei esaltato pure io. Ma da qui a fare del bene per la patria ce ne passa.
Se la gente avesse avuto una coscienza totale della situazione italiana, gli avrebbe fatto la pelle molto prima di quanto sia successo in realtà.
Il consenso c'era...in parte...mica lo nego...ma basato su aria fritta...basato su balle e violenza. Bella roba...
rex ussaro sestilius
00mercoledì 27 aprile 2005 12:01
le solite chicchere cily le solite cose trite e ritrite!
ci manc asolo che dicevi che quando c'era lui i treni arrviavano in orario!


LunaRossaCilyHispanico
00mercoledì 27 aprile 2005 12:14
Già la solita aria fritta a cui però non riuscite mai a rispondere...vabbè [SM=x535696]
rex ussaro sestilius
00mercoledì 27 aprile 2005 12:43
no no rispondo e che voglio anna a magna e so cotto!!! visto che per riparare i danni che fai a swat 4 ho dovuto farmi un bucio d eculo!!



ufff

alloraaaaaaaaaaaa

mhh da dove cominciare

ecco,
italia post 1 gm!!
una nazione umiliata! umiliata nella sua stassa vittoria...rappresentaNTI incapaci, masse sempre piu viciono ad un pericoloso comunismo, una nazione in ginocchio povera!!! scioperi giornalieri e vecchi combattenti delusi di anni di trincea per poi veder ela propria italia maltrattata al tavolo dei vinciutori solo perche i democratici erano incapaci di faRE LA VOCE GROSSA!
il pericolo comunista avanzava, ma c'era anche chi portava per racimolare qualke volto il gesu cristo nelle piazze ...un certo STurzo don luigi!!! insomma partiti di massa ovunque cmunisti, socialisti , i nuovi movimenti di massa cattolici!!! il paese era nelc caos1!! fu l'uomo della provvidenza un uomo dal pèassato proletario, che amava la gente che sapevache italia aveva un mito fondante in roma! la citta dei 2 mila anni!!
basyta sciperi basta guerre tra classi sociali ordine e civilta!
in lui il popolo vide l'uomo del destino! e fu cosi!
non piu sindacati ma corporazioni, nn piu multipartitismi legati a interessi personali , tutti fuoridal parlamento! nn piu rosso! nn piu odi di classe!
unita e cementificazione di essa alle radici dello stato! mai in italia si era vista tanta compattezza!

quindi nn slogan e parole vuote, nn pochezza e presappochismo, come i libretti di scuola media oggi insegnano hai figli di italia!



LunaRossaTraiano
00mercoledì 27 aprile 2005 17:39
Dico la mia [SM=g27817]

Che il Fascismo, tra tutte le dittature, sia stata come dice Ussaro, quella meno incruenta, questo è un dato storico inopinabile, oggettivo, non si può parlare certo di "cruenta rivoluzione" tanto è vero che ci sono piazze in tutta Italia intitolate a Giacomo MAtteoti, verso il quale non posso che nutrire il più autentico rispetto, ma che la dice lunga sull'effettivo numero "dei martiri" caduti contro il fascismo... veramente nulla a che vedere rispetto alle epurazioni/genocidi di Stalin, Mao, o delle didatture militari/fasciste del Sud America.

Fortunatamente, anche nel totalitarismo,nella didattura, l'indole prevalente italiana (ovviamente non mancano le eccezioni)è estranea a certe efferate crudeltà, che invece storicamente hanno sempre caratterizzato culture come quella nipponica (avete mai sentito parlare della strage di Nanchino?)o russa tanto per citarne alcune.

E innegabile che durante il ventennio fascista l'Italia raggiunse l'apice del peso politico rispetto alle altre grandi potenze, l'Italia stessa, (probabilemente sopravvaluta) era considerata una grande potenza, e non si possono negare gli indubbi progressi economico e soprattutto sociali (molti dei quali ancora ne beneficiamo)apportati dal regime.

Ricordiamo che l'uomo medio, che sia italiano, tedesco o cinese finchè c'è il pane difficilmente rischia la pella o quella dei suoi figli per la democrazia, il parlamentarismo, la libertà di stampa, ma, la rivoluzione francese insegna, S' INCAZZA DI BRUTTO quando non può più mangiare... se Mussolini non avesesse dichiarato guerra a mezzo mondo (ricordate? le abbiam prese anche dai greci) il fascismo si sarebbe protratto in agonia fino alla morte del suo "Duce" come è avvenuto del resto in Spagna con Franco, dove i parlamentari il giorno della sua morte salutavo romanamente e il giorno dopo si affannavano a proclamarsi "repubblicani irriducibili della prima ora".
Ma abbiamo visto di peggio in Italia dove la metà degli "uomini nuovi" della neonata repubblica avevano perfino militato nella repubblica di Salò (pensate tipi come Giorgio Bocca, fervente fascista antisemita, poi improvviso baluardo dell'antifascmo del DOPOGUERRA) E l'elenco sarebbe infinito...

Nulla comunque può nascondere i crimini di Mussolini, che rovinò pesantemete tutto il buono da lui compiuto prima della guerra, mandando a morire centinaia di migliaia di ragazzi, che erano cresciuti nella martellante e buffonoscesca propaganda convinti di essere i leggitimi eredi dei legionari romani e che invece si trovarono ad affrontare i carri armati con i moschetti post-risorgimentali.

E vergognoso che la propagnada comunista del dopoguerra abbia cancellato e oscurato l'eroismo di migliaia di ragazzi colpevoli solo di aver partecipato ad una guerra sbagliata, semplicemente poi eticchettata come "fascista", ben venga quindi la memoria, l'obbiettività storica, il ricordo delle vittime di tutte le parti, ma non si possono cancellare i crimini di chi è morto fuggendo verso la Svizzera con un cappotto tedesco, dopo che per anni aveva bombardato i giovani, gli stessi che poi ha mandato a morire "per sedere nel tavolo della pace" con slogan del tipo "Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi"... beh almeno lì per fortuna gli italiani gli han dato ascolto.

Concludo, non mi ero mai esposto in questo forum, spero un giorno questi drammatici eventi possano essere finalmente visti e studiati da una prospettiva la più storico possibile, e non da una prospettiva da neo/post comunisti o fascisti.

Evolviamoci gente [SM=g27811]
Phoinix Costantin
00mercoledì 27 aprile 2005 18:06
Quotato in toto il Traiano pensiero.

Ragazzi una cosa pero' mi raccomando,e qui parlo da moderatore.Non scadiamo nelle solite,tristi discussioni basate sulle reciproche convinzioni e che di solito culminano con retorica filo-fascista o filo-comunista e invettive verso il "nemico".
L'uomo intelligente,quale voi sicuramente siete,cerca anche a fronte dei propri convincimenti, di parlare con onestà intellettuale.
Non e' un rimprovero a nessuno e' solo un'ammonizione,visti i precedenti su altri forum di politica da me bazzicati.

Grazie a tutti[SM=g27823]
Pretoriano-
00mercoledì 27 aprile 2005 18:08
Re:

Scritto da: LunaRossaTraiano 27/04/2005 17.39
Dico la mia [SM=g27817]

Che il Fascismo, tra tutte le dittature, sia stata come dice Ussaro, quella meno incruenta, questo è un dato storico inopinabile, oggettivo, non si può parlare certo di "cruenta rivoluzione" tanto è vero che ci sono piazze in tutta Italia intitolate a Giacomo MAtteoti, verso il quale non posso che nutrire il più autentico rispetto, ma che la dice lunga sull'effettivo numero "dei martiri" caduti contro il fascismo... veramente nulla a che vedere rispetto alle epurazioni/genocidi di Stalin, Mao, o delle didatture militari/fasciste del Sud America.

Fortunatamente, anche nel totalitarismo,nella didattura, l'indole prevalente italiana (ovviamente non mancano le eccezioni)è estranea a certe efferate crudeltà, che invece storicamente hanno sempre caratterizzato culture come quella nipponica (avete mai sentito parlare della strage di Nanchino?)o russa tanto per citarne alcune.

E innegabile che durante il ventennio fascista l'Italia raggiunse l'apice del peso politico rispetto alle altre grandi potenze, l'Italia stessa, (probabilemente sopravvaluta) era considerata una grande potenza, e non si possono negare gli indubbi progressi economico e soprattutto sociali (molti dei quali ancora ne beneficiamo)apportati dal regime.

Ricordiamo che l'uomo medio, che sia italiano, tedesco o cinese finchè c'è il pane difficilmente rischia la pella o quella dei suoi figli per la democrazia, il parlamentarismo, la libertà di stampa, ma, la rivoluzione francese insegna, S' INCAZZA DI BRUTTO quando non può più mangiare... se Mussolini non avesesse dichiarato guerra a mezzo mondo (ricordate? le abbiam prese anche dai greci) il fascismo si sarebbe protratto in agonia fino alla morte del suo "Duce" come è avvenuto del resto in Spagna con Franco, dove i parlamentari il giorno della sua morte salutavo romanamente e il giorno dopo si affannavano a proclamarsi "repubblicani irriducibili della prima ora".
Ma abbiamo visto di peggio in Italia dove la metà degli "uomini nuovi" della neonata repubblica avevano perfino militato nella repubblica di Salò (pensate tipi come Giorgio Bocca, fervente fascista antisemita, poi improvviso baluardo dell'antifascmo del DOPOGUERRA) E l'elenco sarebbe infinito...

Nulla comunque può nascondere i crimini di Mussolini, che rovinò pesantemete tutto il buono da lui compiuto prima della guerra, mandando a morire centinaia di migliaia di ragazzi, che erano cresciuti nella martellante e buffonoscesca propaganda convinti di essere i leggitimi eredi dei legionari romani e che invece si trovarono ad affrontare i carri armati con i moschetti post-risorgimentali.

E vergognoso che la propagnada comunista del dopoguerra abbia cancellato e oscurato l'eroismo di migliaia di ragazzi colpevoli solo di aver partecipato ad una guerra sbagliata, semplicemente poi eticchettata come "fascista", ben venga quindi la memoria, l'obbiettività storica, il ricordo delle vittime di tutte le parti, ma non si possono cancellare i crimini di chi è morto fuggendo verso la Svizzera con un cappotto tedesco, dopo che per anni aveva bombardato i giovani, gli stessi che poi ha mandato a morire "per sedere nel tavolo della pace" con slogan del tipo "Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi"... beh almeno lì per fortuna gli italiani gli han dato ascolto.

Concludo, non mi ero mai esposto in questo forum, spero un giorno questi drammatici eventi possano essere finalmente visti e studiati da una prospettiva la più storico possibile, e non da una prospettiva da neo/post comunisti o fascisti.

Evolviamoci gente [SM=g27811]


La penso esattamente come Traiano, secondo me se Mussolini non si fosse schierato con Hitler, il suo regime sarebbe durato molto di piu, del resto Mussolini aveva risollevato l'Italia dalle misere condizioni alla fine della 1 guerra.
Diciamo che da un punto di vista economico, politico Mussolini ha fatto molto, dal punto di vista militare ha sblagliato molto, forse troppo, è per quello che l'Italia ha voluto cancellare il periodo del 20ennio. E poi ammettiamolo molti Italiani non volevano combattere secondo voi se i nostri soldati erano veramente motivati si arrendevano a migliaia? vedi Tobruk o campagna africana in generale. Quei morti nn si possono NON SI DEVONO dimenticare.
Combattuti dai nemici bistratati dagli alleati, qualunque sia stato il motivo della loro partenza per la guerra hanno mantenuto alto il nome dell'Italia.
TOTOLA Polifemo
00mercoledì 27 aprile 2005 18:25
Si è vero ci voleva un uomo forte per risollevare l'Italia; purtroppo Mussolini era l'uomo forte sbagliato...
Quando si tratta di questi argomenti la propria fede politica porta a sminuire (volutamente o meno) gli "errori" compiuti dal regime Fascista da un lato, o a demonizzare lo stesso regime dal lato opposto: una rilettura più equilibrata sarebbe fondamentale per rispondere alle tante domande che ci trasciniamo dalla conclusione di quella guerra civile.

Alcuni mesi orsono ho letto "Storia della guerra di Grecia" di Mario Cervi, e spiega molto delle condizioni di precarietà in cui si trovava ad operare il nostro esercito, che gli alti comandi detenuti dai gerarchi fedeli al Duce portarono al disastro...
E sicuramente anche in Italia politici e funzionari badavano più alla posizione all'interno del Partito che ad un amministrazione vigorosa.
Ciao
Totola
Petit 23
00mercoledì 27 aprile 2005 18:54
Re:

Scritto da: LunaRossaTraiano 27/04/2005 17.39
Dico la mia [SM=g27817]

Che il Fascismo, tra tutte le dittature, sia stata come dice Ussaro, quella meno incruenta, questo è un dato storico inopinabile, oggettivo, non si può parlare certo di "cruenta rivoluzione" tanto è vero che ci sono piazze in tutta Italia intitolate a Giacomo MAtteoti, verso il quale non posso che nutrire il più autentico rispetto, ma che la dice lunga sull'effettivo numero "dei martiri" caduti contro il fascismo... veramente nulla a che vedere rispetto alle epurazioni/genocidi di Stalin, Mao, o delle didatture militari/fasciste del Sud America.

Fortunatamente, anche nel totalitarismo,nella didattura, l'indole prevalente italiana (ovviamente non mancano le eccezioni)è estranea a certe efferate crudeltà, che invece storicamente hanno sempre caratterizzato culture come quella nipponica (avete mai sentito parlare della strage di Nanchino?)o russa tanto per citarne alcune.

E innegabile che durante il ventennio fascista l'Italia raggiunse l'apice del peso politico rispetto alle altre grandi potenze, l'Italia stessa, (probabilemente sopravvaluta) era considerata una grande potenza, e non si possono negare gli indubbi progressi economico e soprattutto sociali (molti dei quali ancora ne beneficiamo)apportati dal regime.

Ricordiamo che l'uomo medio, che sia italiano, tedesco o cinese finchè c'è il pane difficilmente rischia la pella o quella dei suoi figli per la democrazia, il parlamentarismo, la libertà di stampa, ma, la rivoluzione francese insegna, S' INCAZZA DI BRUTTO quando non può più mangiare... se Mussolini non avesesse dichiarato guerra a mezzo mondo (ricordate? le abbiam prese anche dai greci) il fascismo si sarebbe protratto in agonia fino alla morte del suo "Duce" come è avvenuto del resto in Spagna con Franco, dove i parlamentari il giorno della sua morte salutavo romanamente e il giorno dopo si affannavano a proclamarsi "repubblicani irriducibili della prima ora".
Ma abbiamo visto di peggio in Italia dove la metà degli "uomini nuovi" della neonata repubblica avevano perfino militato nella repubblica di Salò (pensate tipi come Giorgio Bocca, fervente fascista antisemita, poi improvviso baluardo dell'antifascmo del DOPOGUERRA) E l'elenco sarebbe infinito...

Nulla comunque può nascondere i crimini di Mussolini, che rovinò pesantemete tutto il buono da lui compiuto prima della guerra, mandando a morire centinaia di migliaia di ragazzi, che erano cresciuti nella martellante e buffonoscesca propaganda convinti di essere i leggitimi eredi dei legionari romani e che invece si trovarono ad affrontare i carri armati con i moschetti post-risorgimentali.

E vergognoso che la propagnada comunista del dopoguerra abbia cancellato e oscurato l'eroismo di migliaia di ragazzi colpevoli solo di aver partecipato ad una guerra sbagliata, semplicemente poi eticchettata come "fascista", ben venga quindi la memoria, l'obbiettività storica, il ricordo delle vittime di tutte le parti, ma non si possono cancellare i crimini di chi è morto fuggendo verso la Svizzera con un cappotto tedesco, dopo che per anni aveva bombardato i giovani, gli stessi che poi ha mandato a morire "per sedere nel tavolo della pace" con slogan del tipo "Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi"... beh almeno lì per fortuna gli italiani gli han dato ascolto.

Concludo, non mi ero mai esposto in questo forum, spero un giorno questi drammatici eventi possano essere finalmente visti e studiati da una prospettiva la più storico possibile, e non da una prospettiva da neo/post comunisti o fascisti.

Evolviamoci gente [SM=g27811]





[SM=x535693] [SM=x535693] [SM=x535693] [SM=x535693] [SM=x535693] [SM=x535693] [SM=g27811]

Siamo l'unica nazione del mondo che dopo 60 anni è ancora qui ad interrogarsi sul significato della liberazione, sulla difesa della Costituzione nata dalla liberazione (concetto di una rigidità aberrante per ogni giurista) e sulla fantomatica lotta continua al fascismo, sui morti di chi e su quelli di come, su quelli buoni e su quelli cattivi.
Vi rendete conto che è come sel nel '78 si fosse discusso sulla guerra a Cecco Beppe e sul Piave?!
Phoinix Costantin
00mercoledì 27 aprile 2005 19:28

Alcuni mesi orsono ho letto "Storia della guerra di Grecia" di Mario Cervi, e spiega molto delle condizioni di precarietà in cui si trovava ad operare il nostro esercito, che gli alti comandi detenuti dai gerarchi fedeli al Duce portarono al disastro


Per la verità, a parte pochi casi,gli alti comandi dell'esercito erano detenuti da esponenti del regio esercito,che era probabilmente l'elemento dello stato piu' fedele(forse secondo solo all'arma dei carabinieri)al re.
Il problema semmai fu,senza peraltro scadere in operazioni di revisionismo storico(i comandi fascisit ci furono,ma come detto pochi)che l'Italia aveva un esercito disonganizzato;partendo dall'equipaggiamento fino ai quadri degli ufficiali,il cui numero non compensava la qualità.Si pensi che l'Italia aveva l'esercito con il maggior numero di ufficiali e sottoufficiali d'Europa.Di questi ben pochi avevano pero' esperienza effettiva sul campo e ben pochi si distinsero(uno su tutti il generale Messe invidiatoci da tutti i belligeranti)essendo per lo piu' carrieristi.Lo stesso capo di stato maggiore il Maresciallo Badoglio era considerato un pessimo tattico e generale.
Per quanto concerne le milizie fasciste,concludendo questo breve OT,(le camice nere)svolsero un ruolo marginale o nullo nella guerra.Le responsabilità da addebitare al fascismo sono,a mio modo di vedere, la disorganizzazione imperante(ereditata in parte dallo stato liberale)e la negligenza nella ristrutturazione della macchina bellica italiana,a fronte di una immagine fortemente incentrata sulla forza e disponibilità militare.
Phoinix Costantin
00mercoledì 27 aprile 2005 19:43
Si aggiunga,per onestà intellettuale che le scelte fatte tra le file dell'esercito erano si operate dal Duce,ma sempre e comunque nell'ambito di ufficli di carriera non di tattici e strateghi dell'ultima ora.

edit:sto cercando affannosamente il nome dei generali al fronte greco-albanese..finora mi risultano Soddu e Visconti[SM=g27815]

[Modificato da Phoinix Costantin 27/04/2005 20.27]

[Modificato da Phoinix Costantin 27/04/2005 20.46]

TOTOLA Polifemo
00mercoledì 27 aprile 2005 22:15
Si in effetti mi sono espresso male, gli alti comandi erano non principalmente gerarchi fascisti, ma nemmeno così legati al Re: le nostre truppe assideravano nel fango sulle montagne Albanesi assediate dai Greci (che non stavano meglio di noi) e loro assicuravano al Duce l'alto morale e pianificavano l'ennesimo contrattacco "decisivo"...
Ottimo l'intervento di Traiano.
Ciao
Totola
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