USSARO BANDE NERE
Visconte Imperiale
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(9/7/04 14:38)
Reply SAMURAI
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NUOVO POST SUI SAMURAI...NE SO ABBASTANZA HO FATTO LA TESI E FORSE UNA PUBBLICAZIONE...
CLAN PREFERITO?
IO TAKEDA
Masago
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(9/7/04 15:48)
Reply | Edit Re: SAMURAI
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Troppo facile dire Takeda
TI rispondo con il grande Nobunaga!
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LRossaFalco
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(9/7/04 16:10)
Reply Re: SAMURAI
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Ti voglio bene Ussaro!
A Kawanakajima infuriava la battaglia. I due comandanti impartivano ordini severi, categorici. Era in gioco la loro rivalità, più accesa che mai. Una questione personale. Sui due fronti si lottava senza tregua, esigendo il massimo dai soldati.
Sembrava una gigantesca partita a scacchi con pedine umane. Alcune truppe venivano respinte sul fiume senza pietà, per trovare la morte tra le acque. Altre combattevano sulla terraferma, con impeto non minore. Una striscia rossa di sangue macchiava la pianura, mescolandosi con il colore giallo ocra del suolo. I cavalli imbizzarriti sembravano aver perso il padrone, e correvano all'impazzata sulle sponde. Ognuno cercava nella polvere un avversario da umiliare.
Dalla sua tenda Shingen comunicava la strategia avvalendosi di veloci messaggeri. Era concentrato sulla lotta e dirigeva i suoi uomini con disinvoltura contro gli obiettivi più pericolosi. Chi poteva non crederlo al sicuro?
Un pugno di guerrieri riuscì a guadagnare la sua postazione. E ingaggiò un lotta furibonda con le guardie del corpo cogliendole di sorpresa. Erano talmente audaci da spingersi sino al quartier generale dei Takeda? Shingen da lontano si limitava ad osservare la zuffa; non poteva rischiare di larsciarsi coinvolgere.
All'improvviso, un cavaliere al galoppo puntò contro di lui. Sprigionatosi dal nulla, incappucciato, lancia in resta, sembrava volerlo infilzarte come un tordo. O cercava il duello, uno scontro corpo a corpo.
Per la grande rapidità dell'avversario, Shingen non fece in tempo a sguainare il katana. Ma parò il colpo di lancia con il suo ventaglio da guerra! Proprio lo strumento con cui orientava ogni minimo spostamento delle sue truppe.
Il cavaliere tornò indietro a tutta velocità, pronto a vibrare un fendente micidiale. I samurai della scorta, travolti nella mischia, erano incapaci di prestare aiuto.
Anche stavolta, però, Shingen schivò il colpo mortale. Il ventaglio fu reciso di netto dalla lama del nemico, ma lui si ritrovò incolume: non si sarebbe fatto cogliere un'altra volta di sorpresa. Aspettava il cavaliere con il katana sguainato.
(dipinto raffigurante il duello tra Shingen e Kenshin)
Finalmente le guardie del corpo si sbarazzarono degli assalitori. E poterono occuparsi del loro Signore. Come una schiera di cani idrofobi si lanciarono sull'aggressore. Quello ebbe un attimo di esitazione. A quel punto era meglio fuggire. Lanciò il suo cavallo a tutta velocità, dileguandosi nel nulla da dove era spuntato. Poi ormai fuori tiro, si fermò. Accaldato e ansimante si tolse il cappuccio. Rivelava i tratti di Uesugi Kenshin, l'odiato rivale di Takeda Shingen.
Takeda Shingen (1521-1573) detto la Tigre di Kai, figlio di Takeda Nobutora (1493-1573)
il simbolo dei Takeda
Uesugi Kenshin "il Dragone di Echigo" (1530-157
Stendardo di Battaglia di Uesugi.
mappa del teatro delle 5 battaglie di Kawanakajima
Vai con le repliche Ussaro. Che bello sto post, che bello
Principe Alessandro "Il Falco" Gran Conestabile dell'Ordine della Luna Rossa
Edited by: LRossaFalco at: 9/7/04 16:16
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(9/7/04 16:21)
Reply Re: SAMURAI
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No Cili no! Quel ciccione di Oda Nobunaga proprio no!!!
Lunga vita al Clan Takeda!!!
Lunga vita al Nobile Shingen!!!
Haya ki koto kaze no gotoku.
Shizu kanaru koto hayashi no gotoku.
Shin ryakusuru koto hi no gotoku.
Ugokazaru koto yama no gotoku.
"Veloce come il vento.
Silenzioso come la foresta.
Invasivo come il fuoco.
Fermo come la montagna."
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(9/7/04 16:29)
Reply Re: SAMURAI
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E questo per far capire al Ciliegino di cosa stiamo parlando...Oda Nobunaga tsè !!!
14 novembre 1087: Il fondatore del Clan Takeda, Yoshimitsu Minamoto, vince la battaglia per il castello di Kanazawa; (Era Heian).
1561: Il Generale Takeda Shingen, vince la guerra contro Kenshin Uesugi, Daymio di Echigo; (Era Muromachi, lo Shogun è della dinastia Hashikaga)
inverno 1572: Sempre il mai sconfitto Generale Takeda Shingen, leale allo Shogun Ashikaga, batte il futuro usurpatore Ieyasu Tokugawa (che poi fonderà una sua dinastia di Shogunato) in varie campagne militari.
Tokugawa, dopo essere stato sconfitto sul campo di battaglia lo fa assassinare vicino Kyoto; (con l'assassinio di Takeda Shingen finisce per gli storici l'era Muromachi dominata dalla dinastia Hashikaga ed inizia l'era Momoyama - molto bello il film del regista Akira Kurosawa "Kagemusha, L'ombra del Guerriero" che descrive gli ultimi anni di quest'era tracciando con molta accuratezza la biografia di Takeda Shingen e delle sue Campagne militari).
fine anno del 1572: Le ultime volontà di Takeda Shingen, ormai conscio del destino della Dinastia Ashikaga, sono che uno dei figli, Takeda Kunitsugu, si trasferisca presso il Daymio della provincia di Aizu, Moriuji Ashina, a lui ancora fedele, il quale accoglie Kunitsugu regalandogli delle terre ed un castello.
Sarà Takeda Kunitsugu, impareggiabile maestro di arti marziali della scuola Takeda a continuare il nome del Clan e l'arte marziale della famiglia (allora nota con il nome di oshikiuchi) nei secoli a venire. (Era Momoyama)
21 maggio 1575: Il Clan Takeda, ancora leale alla dinastia Ashikaga (ormai al tramonto), schiera la sua formidabile Cavalleria pesante forte di 15.000 uomini al comando di Katsuyori Takeda, altro figlio di Takeda Shingen: é l'ultimo orgoglioso gesto di un valoroso guerriero che combatte ancora secondo le antiche leggi del Budo di un'era che muore; viene sconfitto slealmente con l'uso delle armi da fuoco (allora vietate dal Budo) dagli eserciti alleati di Oda Nobunaga e Ieyasu Tokugawa nella battaglia di Nagashino no Kassen. (Era Momoyama)
1582: Cade l'ultimo baluardo dei Takeda del ramo Kai: la provincia di Kai viene in fatti invasa dai due eserciti combinati di Oda Nobunaga e di Ieyasu Tokugawa forti di quasi dieci volte il numero dei Samurai Takeda. Muoiono così gli ultimi Samurai Takeda del ramo principale tra cui Katsuyori Takeda stesso, che compie seppuku con tutta la famiglia e i pochi sopravvissuti.
Prima di morire invia al fratello il messaggio nel quale gli dice "E' finita un'era, inizia un'era... sii tu quell'era". (Era Momoyama)
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(9/7/04 16:43)
Reply clan
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ok vedo che vi prende il discorsooo e sonb contentissimo :
bhe la mia tesi aveva come titolo: l'ascesa al potere di Tokugawa Ieyasu...sicuramente dei 3 unificatori del giappone(oda nob, Toyotmi Hideyoshi9 era il piu saggio e il piu scaltro...ed era il piu ciccio dei tre...
bhe poi ci sarebbe anche Takeda Kagekatsu che nonostant eil disastro di nagashino mi affascina un sacco...
poi Imagawa Yoshimoto il primo daimyo a tentare la conquista dello shogunato (1560) con le armi...fu fermato e ucciso dalle forze di odA nOB. a Okehozama..
Poi il clan che insieme ai Takeda piu mi affascina..sono gli Shimazu...pensate che quando furono in guerra con Hideyoshi che voleva riunificare il paese ..presso Satsuma (isola di kyushu) caricarono con soli 5000 uomini le forze di Hideyoshi ben 150 000...immaginare il risultato nn è facile una carneficina ...ma che grande gloria..vojo moriii cosiiii.
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(9/7/04 16:47)
Reply dajeee
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ma lo prendete da qualche parte quello che scrivete...o è farina del vostro sacco????
andiamo a braccio è piu bello...se volete vi mando qualche stralcio della tesi...tipo qualche battaglia...basta che sia combattua anche da Ieyasu..
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(9/7/04 16:49)
Reply daje
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uee falco ma l hai svelato che quel cavaliere era Uesugi kenshin?? o me lo so perso???
ok domani reinstallo shogun
Masago
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(9/7/04 16:57)
Reply | Edit Re: clan
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Oda Nobunaga (1534 - 1582) è dipinto dalla tradizione come un uomo crudele e spietato, irascibile, deciso e tenace, molto abile come condottiero. Gli Oda erano i signori di un piccolo feudo nella regione di Owari e Nobunaga durante la giovinezza aveva temprato il proprio carattere in continui combattimenti per proteggere il territorio della famiglia dalle mire espansionistiche dei vicini e dalle congiure ordite dai propri stessi parenti (tra cui il fratello minore Nobuyuki), diventando in poco tempo il capo indiscusso del clan Oda.
La rapida ascesa al potere di Nobunaga destò la preoccupazione di molti daimyô e nel periodo 1570 - 1573 egli si trovò a dover affrontare l'opposizione di potenti feudatari come Asakura Yoshikage di Echizen (con cui si alleò anche Asai Nagamasa, cognato di Nobunaga), i Miyoshi e i Takeda, a cui si unirono i monaci guerrieri del tempio Enryakuji e gruppi di seguaci della setta Ikkô. Per tre anni l'esito della guerra fu incerto ma alla fine Nobunaga ne uscì vittorioso grazie alla determinazione e al tempismo dei suoi attacchi, all'abilità come condottiero del suo alleato Tokugawa Ieyasu e alla morte prematura del suo principale nemico Takeda Shingen. Durante questa guerra Nobunaga si distinse per la ferocia con cui rase al suolo l'Enryakuji trucidando tutti i suoi monaci (1571) e sterminò 20,000 seguaci della setta Ikkô nella loro fortezza di Nagashima (1574).
Nel 1575 Takeda Katsuyori, il successore di Shingen nella guida del clan Takeda, cercò di riprendere la guerra contro Nobunaga ponendo l'assedio al castello di Nagashino; le truppe assedianti furono però attaccate e completamente distrutte dalle forze congiunte di Oda Nobunaga e Tokugawa Ieyasu.
Ma ndò annate coi Takeda???
Lunga vita al clan Oda!!!
Azz ho già capito che stasera reinstallo Shogun
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Maximus Decimus Meridius
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(9/7/04 17:43)
Reply Re: daje
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Farina del nostro e molti aiuti (almeno per me)
Per quanto riguarda la svelatio leggi bene...leggi bene
Mo vado a reinstallare Shogun (che il Dio della guerra lo abbia sempre in gloria)
Principe Alessandro "Il Falco" Gran Conestabile dell'Ordine della Luna Rossa
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(9/7/04 18:21)
Reply eheheh
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se nn sbaglio il dio della guerra e hachiman o qualcosa del genere...quando ci si vede tutti on line? si shogun???
ci sara ancora gente?????
sbagklio o si usavano molto gli archibugi (mi pare 2) e archi (1?o bho?) magari si becca shingen ve lo ricordate?
LRossaFalco
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(9/7/04 18:42)
Reply Re: eheheh
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Il server di Shogun per il multy credo sia out.
Si il dio della guerra giapponese è proprio Hachiman (sembra + un eroe dei cartoni giap, forse è da lui che sono cominciati i vari Goldrake e compagnia cantando).
Ussaro ma quando parli di Kagekatsu intendi Uesugi Kagekatsu?
E chi non se lo ricorda Shingen? Abbiamo fatto una polemicona come ci siamo conosciuti poi i rapporti sono di molto migliorati. Bravo e corretto giocatore del clan dei Wolves. Ora è disperso
Per gli archibugi ne usavamo 3/4 con varie frecce Monaci, No dachi e i mitici Yari samurai...che tempi ragazzi che tempi
Principe Alessandro "Il Falco" Gran Conestabile dell'Ordine della Luna Rossa
Edited by: LRossaFalco at: 9/7/04 18:46
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(10/7/04 14:01)
Reply ...battaglia di anegawa
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azz scusa..takeda Katsuyori,,,katsuyori...
mi ricoedo allora avevo 25 anni nella primavera estate 2000 (un po in ritardoi) iniziavoa giocare on line con shogun...ai tempi ero un giovanotto innamorato e voglioso di guerra.....
Shinghen che giocava con l'espansione solo partite amicevoli (vi ricordatew quanto era fatta carina la classifica giocatori e le pagine di ogni giocatore??)..
insomma fatto sta che fu l'unico che perdeva il suo tempo a giocare con me, che ero un novizio,...ricordo mi diceva sempre "il movimento è tutto" e quelle sue folli corse per tagliarti il fianco e trovarti impreparato...ehh si era un gran giocatore (almeno x me).
BATTAGLIA DI ANEGAWA:
Il 21 luglio 1570, l’armata Oda arrivò sulla sponda meridonale dell’ampio e poco profondo Anegawa. A sud si trovava un'altra fortezza, chiamata Yokoyama, sempre di proprietà degli Asai, uno Yashimiro (castello di montagna) come quello di Odani che invece era situato a nord del fiume. Oda Nobunaga distaccò una forza d’assedio di 5.000 uomini contro Yokoyama, e dispose il rimanente della sua armata in formazione difensiva a sud del fiume, quindi si riposò e attese l’arrivo del fedele alleato Tokugawa. Anche i suoi avversari si preparavano allo scontro. Asai Nagamasa ricevette il prezioso sostegno degli Asakura, che ricambiavano il supporto prestatogli pochi mesi addietro. Infatti, Asakura Yoshikage aveva inviato un esercito da Ichijo-ga-tani sotto il comando di Asakura Kagetake, che si unì aall’armata degli Asai sulla sponda nord dell’Anegawa.
Gli Oda erano partiti con 23.000 uomini, a cui presto si aggiunsero altri 6.000 Tokugawa, a questi si opponevano le forze degli Asai, circa 8.000 soldati raggiunti dai rinforzi Asakura con 10.000 unità. Il vantaggio numerico era dunque per l’alleanza Oda-Tokugawa con ben 28.000 uomini pronti a dar battaglia (sono stati tolti i 5.000 impegnati nell’assedio) ai 18.000 degli Asai-Asakura. Ma il vantaggio in termini di valore delle truppe penalizzava proprio Nobunaga che disponeva sul campo alcune unità arruolate in terre che erano appartenute agli Asai, al comando di questo dubbio contingente era posto Toyotomi Hideyoshi.
Le forze Asai e Asakura erano schierate a nord del fiume con l’intenzione di attaccare Nobunaga all’alba del giorno successivo, ma Nobunaga aveva proposito di prevenirli e prendere al più presto l’offensiva. Inizialmente a Ieyasu era stato ordinato di impegnare insieme a Inaba Ittesu l’armata Asai forte di 8.000 uomini, ma Nobunaga aveva un conto in sospeso con l’Asai e decise di occuparsene di persona, cambiando cosi gli ordini della sera prima. Ciò creò nella notte qualche scompiglio tra le due armate che dovevano scambiarsi di posizione. Se fosse stato scatenato, in quel frangente, un’attacco a sorpresa l’esito sarebbe stato catastrofico per le truppe Tokugawa e Oda.
Erano le quattro di mattina quando le prime luci dell’alba dissipavano le tenebre come se la verità avesse squarciato una notte di sogni, illusioni e paure. Erano le quattro quando il sipario della mattina presentò i due contendenti: a sud del fiume sul fianco sinistro dell’esercito di Nobunaga erano schierati i valorosissimi samurai del Mikawa con il loro daimyo Tokugawa Ieyasu, il quale si trovava per la prima volta di fronte a una forza imponente sia di numero che in qualità, con la sua lucidità che lo contraddistingueva osservando le linee nemiche commentò “E’ una bella cosa confrontarsi con una grande forza”. Il fianco destro dello schieramento era tenuto da Nobunaga con 23.000 uomini disposti su tredici file, per attutire l’impatto di una carica, dietro a questi due blocchi, nel centro, c’era di riserva Inaba Ittetsu, ancora più in profondità il quartier generale Oda. Davanti a Nobunaga, dalla parte opposta dell’Anegawa, vi era colui che lo aveva tradito, Asai Nagamasa, al suo fianco gli Asakura, che si dovevano occupare dei Tokugawa. I due alleati erano schierati entrambi su cinque e quattro file dietro questi i quartier generali con le rispetteve maku (tende che delimitavano il quartier generale) che recavano il mon dei loro signori.
Erano le quattro e i samurai di ambo le parti presero a caricarsi vicendevolmente, senza una strategia, per darsi appuntamento sul placido e basso Anegawa. La battaglia andò su tutte le furie, nubi di fumo nero, provocate dagli archibugi, si innalzavano dal fiume al cielo. In breve le acque si tinsero di rosso, mentre il sole si innalzava nell’etere contribuendo con il caldo ad aumentare le sofferenze della battaglia. Non vi era una tattica sul campo, ognuno affrontava il suo dirimpettaio dando luogo a due battaglie separate, così: Tokugawa si confrontava con gli Asakura, e l’Oda affrontava gli Asai.
Sul fianco sinistro dello schieramento di Nobunaga, i Tokugawa tenevano a bada gli Asakura, a dispetto dello squilibrio numerico, impegnandoli con le divisioni di Sakai e Ishikawa frontalmente e mandando quelle di Honda e Sakakibaraa prendere il fianco scoperto degli Asakura. Era una mossa che avrebbe pagato!. Mentre gli Asakura erano presi di fronte e sul fianco, gli Asai nonostante fossero inferiori di numero, ma avvantaggiati dalla qualità dei soldati, penetravano nelle linee Oda in profondità minacciando direttamente la vita di Nobunaga.
Ma era sul fianco di Tokugawa che sembrava giocarsi la battaglia, perchè Asakura Kagetake comandante in capo dell’armata mandata dal daimyo Yoshikage, si era trovato circondato dal nemico. Era necessario, per l’Asakura, riuscire a ritirarsi oltre la sponda settentrionale del fiume e garantirsi una via di fuga, se non voleva patire una debaclè completa.
È in tale occasione che si ebbe una conferma dello spirito di abnegazione alla causa dei samurai, quando Makara Jurozaemon del clan Asakura, un gigante di sessanta anni che non usava la solita lancia (yari) ma un no-dachi ( spadone a due mani) con una lama lunga piu di un metro e mezzo, si offrì volontario per coprire la ritirata, facendosi avanti e gridando :“ Sono un uomo di nome Makara Jurozaemon, se qualcuno lo dovesse dimenticare, gli mostrerò chi sono guadagnandomi la mia consueta vittoria!”.
Era una sfida a tutti quei prodi soldati Tokugawa in cerca degli antichi valori guerrieri sprofondati nell’uso sempre più massiccio di armi come gli archibugi che offendevano lo stile glorioso del samurai, ma era anche un ottimo modo di alleggerire la pressione. Dopo il primo sventurato che gli si lanciò contro, al generoso gigante si unì il figlio. Con ciò, l’armata Asakura riusciva a rompere il contatto e a ripiegare in ordine attraverso il fiume, seguita dai due Makara che nel frattempo mozzavano teste e gambe. Ma il destino non ripagò il loro coraggio, poiché i due vennero sopraffatti da quattro uomini del Mikawa; Il padre venne arpionato sotto l’armatura con una lancia, quindi sbalzato da cavallo ebbe solo il tempo di dire “chiunque avrà la mia testa si guadagnerà grande gloria”, quando fu interrotto da una spada che lo colpì al collo e lo decapitò. Stessa sorte seguì il figlio ucciso da un samurai che si proclamò Aoki Jozaemon. I due eroi Asakura dovettero morire abbastanza soddisfatti, sia perchè seguirono i precetti del bushido, sia perchè garantirono la ritirata al loro clan anche se sofferente di numerose perdite.
Ieyasu sapeva di dover evitare che questo esercito scampato alla tenaglia si riorganizzasse e andasse ad aiutare gli Asai, dunque ne ordinò l’inseguimento. Così, mentre i Tokugawa mettevano in fuga il nemico, più a monte gli Asai capovolgevano la situazione, mettendo in difficoltà gli Oda. Vedendo Nobunaga in malagevolezza Ieyasu sganciò parte delle sue truppe dall’inseguimento degli Asakura e le lanciò sul fianco destro degli Asai (mappa battaglia di Anegawa riquadro), mentre Inaba Ittetsu, fino a quel momento in riserva, piombava sullo stesso fianco nemico insieme a une parte dei 5.000 impegnati nell’assedio di Yokoyama, che si affrettavano a supportarlo. Lo slancio degli Asai, venne presto tramutato in fuga dal sopraggiungere degli aiuti a favore degli Oda. Il risultato fu una vittoria per l’alleanza Oda-Tokugawa. Il merito di questo, era di un solo comandante, Ieyasu Tokugawa, che non solo aveva vinto la sua sfida personale con gli Asakura ma aveva salvato le sorti degli Oda dal pericolo degli Asai.
LRossaVinsitor
Emissario Commendatario.
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(11/7/04 11:28)
Reply Re: ...battaglia di anegawa
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Quote:
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sbagklio o si usavano molto gli archibugi (mi pare 2) e archi (1?o bho?) magari si becca shingen ve lo ricordate?
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Madò, prendiamo tutti Shogun che mi sta venendo una voglia! Basta con sta merda di Medieval, 'sta minestra riscaldata! puah!!!
Sì usavano i moschetti Ussaro, i MOSCHETTI, ancora mi ricordo il rimore delle salve, ASCIEEEEEEE!!!!
Se ne prendevano tendenzialmente 4, oppure 3 e 2 arcieri a piedi, condito da 1/2 arciere a cavallo
La cosa più tatticha è che chi vinceva la battaglia di moschetti, vinceva quasi sempre la battaglia
USSARO BANDE NERE
Visconte Imperiale
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(14/7/04 11:31)
Reply oppolo
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ECco un po di cosine particolari per i malati sui samurai...dvd cd e magliette
www.samuraiworldvideo.com/
e
zokaido.main.jp/cgi-bin/s...murai.html
e ancora
castle.kiku.com/shop/
givanotti noi nn seguiamo la moda...noi la moda ce la creiamo,.....DIY...godete
Jeval
Uomo d'arme
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(14/7/04 12:29)
Reply Re: SAMURAI
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ragazzi qualcuno mi puo indicare qualche testo italiano che parla del medioevo giapponese?
non ne so nulla
finora ho letto solo libri di crociate , templari e guerre sante dal850 al 1300.
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Visconte Imperiale
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(14/7/04 15:16)
Reply emh
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TURNBULL S., Samurai Heraldry, Oxford, Osprey, 2002.
TURNBULL S., Samurai warfare, London, Cassel, 2002.
TURNBULL S., Secret of samurai cavalry, London, Military illustrated, n.176, marzo 2003.
TURNBULL S., The Samurai-a military History, NewYork, MacMillian publishing co., 1977.
TURNBULL S., The samurai sourcebook, London, Cassel, 2002
TURNBULL S., Japanase warrior Monks AD 949-1603, Oxford, Osprey Pub., 2003.
TURNBULL S., War in Japan 1467-1615, Oxford, Osprey pub., 2002.
EMH CI SONO ANCHE TESTI IN ITALIANO SE TI INTERESSA QUALCOSA IN PARTICOLARE CHIEDI..TI CONSIGLIO tURNBULL LE BATTAGLIE DEI DAMURAI FRAT MELITA EDD.
USSARO BANDE NERE
Visconte Imperiale
Posts: 253
(14/7/04 15:28)
Reply poi
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dimnenyticavo ho la trduzione del saddler la bio sullla vita di Ieyasu tokugawa...poi forse mi pubblicano un piccolo libretto ma nn sputtano nulla vi diro se tutto va bene a tempo debito...ciao
LRossaVinsitor
Emissario Commendatario.
Posts: 2987
(14/7/04 17:43)
Reply Re: poi
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C'è un interessante saggio mondadori sui samurai, di Leonardo Vittorio Arena, dalla genesi della "casta", fino alla morte dell'ultimo samurai, si chiama "Samurai"
E' molto bello
Jeval
Uomo d'arme
Posts: 16
(14/7/04 17:48)
Reply Re: SAMURAI
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azz ussaro direi quasi che qualcosa sai dei samurai
visintor quel libro e' l'unico che ho sull'argomento pero non ho mai aperto una pagina provvedooo
USSARO BANDE NERE
Visconte Imperiale
Posts: 254
(14/7/04 17:53)
Reply aieia
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anche quello è nella lista...si è figo...sono biografie che vanno dal 1000 fino al 19 secolo disamurai illustri cerca i libri di turnbull in italiano sono rari..ma calcola che li ho visti in bancarella sotto casa mia...quindi buona caccia