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Regnum Balticae

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2009 18:14
16/05/2009 06:36
 
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LE GUERRE BALTICHE (parte ultima)

"Regnum cedent, Imperium absurgent" Scipione l'Emiliano, dopo essere venuto a conoscenza della vittoria nella battaglia di Cinofefale ((quando) i regni cadono, (allora) sorgono gli Imperii)

"Essere avvoltoi non è essere bastardi" io, dopo aver fregato la brutta copia della versione del compito di latino ad un mio amico e senza averla passata agli altri

"Hostes Hostium mei, amici sunt" antico proverbio romano (I nemici dei miei nemici sono amici)

Per alcuni mesi v'è un periodo di relativa guardia nel nord Europa, con solo piccole scaramucce tra Russi e Polacchi. Tuttavia Re Carlo manda un messaggero navale al generale Rehnskiold, il quale era partito solo 3 giorni prima, con il quale decide di concludere la dinastia dei regnanti danesi: infatti cambia gli ordini di Rehnskiold e lo manda alla conquista dell'Islanda, ultima roccaforte di Federico IV. Il 31 Maggio Rehskiold sbarca a circa 10 chilometri da Rekjavik, e il giorno seguente, 1 giugno, conquista la città e depone Federico IV, spedendolo a Stoccolma, con l'ordine di incontrare Re Carlo: quando costuì giunse nella capitale, viene messo agli arresti nel palazzo reale e, il 22 Giugno, ha colloquio con il Re, al quale dona tutti i propri diritti territoriali in cambio della propria libertà e della salvezza della propria gente. Saggia scelta. Tuttavia i Danesi, giunti a sapere questa notizia, l'8 Luglio si scatenano in una sommossa e tentano di occupare l'ex palazzo reale di Copenhagen, ma la ribellione viene sedata nel sangue da parte del generale Hermann, di stazione nella città.

Il 21 giugno Rehnskiold salpa nuovamente da Rekjavik, in direzione dell'India, ma il suo obbiettivo era ora cambiato: giunto a sapere della caduta del governo delle 7 Province Unite e del conseguente sfaldamento del suo apparato coloniale, fatti avvenuti il 13 Maggio, egli guida le sue truppe alla conquista dell'isola di Colombo (Ceylon), dove approda il 17 Gennaio 1707, stesso giorno dell'assoggettamento alla Corona di Svezia della regione: sotto la minaccia diretta delle truppe di Rehnskiold, il governo provvisorio della provincia decide infatti di non combattere, e si unisce alla nostra nazione. Pochi mesi dopo dopo, il 2 Agosto, egli salpa nuovamente con le sue truppe, perchè ancora non ha portato a termine l'ordine datogli da Re Carlo, sottomettere Calcutta e le regioni circostanti. Venuto a sapere della caduta della capitale dell'Impero Mogul, avvenuta il 5 Luglio, e dello spostamento della sede imperiale proprio a Calcutta, Rehnskiold decide saggiamente che tentare di conquistare direttamente la città era una cosa impossibile, quindi opta per la conquista della vicina regione della Carissa, così, il 12 di quel mese, manda un ambasciatore a Calcutta con la dichiarazione di guerra, consegnata il 13, e sbarca nella penisola Indiana. 3 giorni dopo sottomette la capitale della regione, e stabilisce una base militare operativa di terraferma. Il giorno dei Santi viene però a sapere di un gravissimo fatto.

Nel Baltico infuriava ancora una volta la guerra: il 28 Marzo 1707, l'ambasciatore della corona di Polonia a Stoccolma, porta la dichiarazione di guerra di Augusto II a Carlo XII, che, stizzito e stupito di tal disgrazia, congeda l'uomo e fa ordinare ai suoi generali in Lituania e Prussia di coalizzarsi e di marciare su Varsavia. E' così che, sotto la guida del generale Hakon Jaegheron, esse si coalizzano in un'unica armata, di oltre 9000 uomini, e marciano rapidamente nella Polonia. I contadini fanno di tutto per rallentare i soldati: scaramucce, imboscate, trappole e via discorrendo; a tal punto Jaegheron decide che, in ogni villaggio nel quale i suoi soldati si accampavano di notte, sarebbe stata praticata la decimazione. Con questa pratica barbara egli riuscì tuttavia ad evitare ulteriori scontri con il popolino. Il 29 Maggio la sua armata raggiunge le porte di Varsavia, e, in una grandissima battaglia cittadina per le strade, giacciono sul terreno oltre 12000 polacchi e 3000 arruolati tra Prussiani, Lituani ed Estoni. Il giorno seguente viene richiesta la pace ad Augusto II, con la quale egli perdeva non solo la sua regione d'origine, la Polonia, ma fu anche costretto a firmare un'alleanza militare e un trattato commerciale.

Rincuorato, Carlo XII decide di festeggiare, indicendo una grande festa a Stoccolma, e ridando indietro a Federico IV di Danimarca il suo palazzo, a patto di pagare le tasse per il suo possesso. Per i seguenti 3 anni, la ex Polonia, ora chiamata Reame di Galizia e Moldavia, non riesce a trovare stabilità interna, alchè l'impero di Austria-Ungheria decide di fare preda della nazione decadente che ormai era quella di Augusto II: infatti il 20 Ottobre 1710, Leopoldo I d'Austria fa consegnare ad Augusto la dichiarazione di guerra; quest'ultimo, atterrito da ciò, richiede l'aiuto della Svezia, ma Carlo XII, indignato per una tal richiesta in conseguenza di quella che viene chiamata II Guerra Svevo-Polacca, rifiuta di soccorrere l'alleato, lasciandolo in balia dell'imperatore Leopoldo I e dello zar Pietro I. Tanto per concludere la beffa, Carlo XII ottiene la firma di un trattato commericale con Leopoldo I.

LA GUERRA FRANCO-HESSIANA

Nell'Europa Centrale in questi giorni avvengono gravi fatti: il Reame di Francia, con Luigi XIV alla sua guida, ha conquistato i territori di Renania e dell'Olanda delle Sette Province Unite, distuggendo gli stati di Vestfalia e quello Olandese, rispettivamente il 12 Gennaio e il 15 Marzo, e facendo fucilare la regnante di Vestfalia, Caterina II, col marito e i figli. I popoli di entrambi le regioni, adirati da tal fatto, covano semi di rivolta: infatti nei pochi mesi seguenti si susseguono lettere di richieste della nobiltà, scioperi dei lavoratori, sommosse popolari, ed infine delle vere e proprie ribellioni, capeggiate dal ceto nobiliare; il 3 Luglio nell'Olanda essi si radunano nei pressi di Amsterdam, e tentano la conquista della città, ma vengono clamorosamente sconfitti. Nella Renania invece essi, sempre sotto la guida della nobiltà locale, hanno successo e il 26 Giugno conquistano Colonia, e con essa liberano la regione. Tuttavia il nuovo stato risorto sulle ceneri di quello della Vestfalia non è chiamato cosi: infatti la nobiltà mette sul trono la regina Maria, solamente ventenne, e questa decide di dare allo stato il nome di Hessen. Tuttavia i guai nella regione non sono finiti: infatti il 22 Luglio Luigi XIV esige che l'Hessen diventi protettorato della Francia, e che sia assoggettato militarmente a quest'ultima. La regina Maria non è tuttavia codarda e, col suo popolo intero, decide di rispedire indietro l'ambasciatore francese dicendo molto germanicamente a Luigi XIV che poteva anche andare a prendersi un caffè in Louisiana. Questo, adirato da tali parole, spedisce un'intera armata a riconquistare la regione, ma questa viene clamorosamente sconfitta dall'esercito di Colonia, nettamente inferiore sia per numero che per addestramento, e, dei 12000 uomini mandati inizialmente, solo 1200 tornano a casa con le loro gambe. Re Carlo decide che in futuro avrebbe dato una mano a questo statarello, ma che ora, con la guerra contro i Mogul in India, non poteva permettersi distrazioni. Nomina anche suo vicerè in India Wilhem Backstedt, dando sede alla sua giurisdizione a Tricomalacee, sull'isola di Colombo.
[Modificato da Purfa92 16/05/2009 22:36]



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