Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Cronache di Guerra-Empire Total War: Col Ferro e col Sangue

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2009 23:02
30/04/2009 23:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Non conta se si vince o se si perde una guerra. Conta come lo si fa (Junio Valerio Borghese)

La metamorfosi dell'asino d'oro
Il blocco prussiano-austriaco sembra vanificare le speranze dei tedeschi che sognano una ribellione degli Stati assogettati alla Prussia. Sebbene la Baviera sembri diffidente verso Federico II, questi si impegna a stipulare un accordo commerciale e a garantire la pace tra le due nazioni. Nel 1772, il Re di Lituania Massimiliano II consegna una dichiarazione di guerra alle due nazioni germaniche, sapendo di coglierle parzialmente impreparate a causa della crisi economica che colpiva la Prussia e che aveva reso necessario congedare la divisione Hohenstaufen. Dopo aver già conquistato la Transilvania e la Curonia l'anno prima, l'esercito polacco del generale Josef Szasz entra in Prussia e attacca Konigsberg, forte di 900 uomini contro i 400 di presidio. La resistenza è eroica, ma vana; i polacchi occupano la città minacciando di accerchiare Varsavia. Il monarca ordina lavori di pavimentazione delle strade in tutto il Reich onde facilitare i trasporti dell'armata Von Frundsberg, di stanza a Renania. Mentre a Varsavia si approntano le difese e i reclutamenti nei limiti delle risorse economiche reperibili, a Danzica giunse la Von Frundsberg, comandata dal generale Adolf Raben. Nel 1774 Konigsberg viene ripresa con relativa facilità, ma l'Alto Comando è indeciso circa le direttive d'attacco: meglio scendere in Galizia per espugnare la ben difesa capitale polacca, o risalire le coste baltiche per affrontare le armate curonesi e successivamente espugnare la capitale Lituana? Nel frattempo, ad ovest, la guarnigione di Strasburgo respinge un'incursione dei soldati francesi a Metz. L'anno dopo, mentre Raben è in viaggio verso Jedelga, capitale della Curonia, l'armata meridionale della Polonia, comandata dal capitano Bwertowski, attacca Varsavia. I numeri sembrano dargli ragione, non fosse che gli Austriaci mandano in aiuto della guarnigione prussiana il brillante generale Eugenio di Savoia alla testa di 1200 uomini; sorprendentemente, il popolo della regione non si schiera in favore di Massimiliano II, che si presenta come 'liberatore' dei Polacchi ma che autorizza il suo esercito a bloccare le derrate alimentari, a saccheggiare le scuole e le officine e a distruggere le chiese luterane (ormai ampiamente diffuse dopo la conversione di massa degli anni precedenti). Alla fine della battaglia, infatti, una volta giunti i rinforzi dalle regioni occidentali del Reich, gran parte della guarnigione di Varsavia si arruolò nell'esercito regolare per formare la Divisione Enrico II, dal nome del Duca di Slesia che difese la Polonia dai Mongoli nel XII secolo.
Il 1776 inizia con alcuni eventi importanti a nord: i Russi riprendono Riga, precedentemente in mano svedese, e la fazione scandinava aumenta di conseguenza il suo sforzo bellico, rassicurando i Prussiani da un'eventuale impegno dello Zar Pietro I a fianco dei Polacchi. A febbraio fallisce l'incursione dell'avanguardia della Von Frunsberg a Kaudica, ma Szasz commette l'errore di inseguire gli sconfitti fino alle porte di Konisberg, dove viene sorpreso in campo aperto dagli uomini di Adolf Ruben. Dei 1000 polacchi ad inizio battaglia, solo 400 si ritirano a Jedelga. Con una pronta reazione, la Enrico II compie una marcia forzata ed attacca l'armata in ritirata di Szasz, annichilendola facilmenteaug ed entrando in città a fine anno. Con l'armata nord neutralizzata, Vilnius e Minsk rimangono completamente sguarnite da un'attacco prussiano.
Il 1777 sembra però deludere le speranze dei Brandeburghesi: dopo aver perso Riga, i Russi scendono nei Balcani per lanciare un attacco contro gli Austriaci. A fine inverno hanno già preso la Moldavia ai Turchi, e si dirigono verso Belgrad con l'entusiasmo della popolazione ortodossa nella provincia. La Baviera, nel contempo, decide di accogliere le richieste dei tedeschi anti-prussiani: dopo aver assassinato due missionari protestanti in Slesia e Sassonia, interrompe i commerci con Berlino e dichiara lo stato di guerra, forte di 2000 soldati ocn cui minacciare il cuore del Reich. Nondimeno, l'Austria si schiera in favore della Prussia e rescinde l'alleanza coi bavaresi, con gran stupore dei cattolici tedeschi. Nelle colonie americane, nel frattempo, la mancanza di rifornimenti in denaro e truppe ha reso praticamente indifendibili la Florida e il Canada, che si ritrovano a subire gli attacchi di Irochesi e Cherokee. Nonostante il ministro Von Stern invii una lettera al Re perchè invii aiuti, il monarca non fa mistero dell'impossibilità per la Prussia di aiutare le colonie americane a causa della guerra di logoramento sul fronte orientale. Forte St.Augustine, capoluogo della Florida, capitola dopo un assalto dei Cherokee di Lawoughqua; non potendo difendere le altre colonie, Federico II decide di venderle all'Inghilterra e all'Olanda, mantenendo soltanto l'isola di Ceylon.
La crisi economica trova il suo sbocco in una forte tassazione, dalle quali però vengono risparmiate le aree ad est (poichè già duramente colpite dalla guerra), l'Alsazia-Lorena (per lo stesso motivo) e le province cattoliche del sud (per non fornirgli pretesto per ribellarsi), cosicchè son soprattutto i Berlinesi a subire la pressione fiscale, aumentando il disordine pubblico. L'anno dopo le forze bavaresi marciano contro la Sassonia, mentre l'esercito prussiano è ormai alle porte di Monaco. La guardia di Dresda, comandata da Alexander Schindler, capitola contro il nemico bavarese a causa della netta inferiorità numerica. Ma nello stesso anno i Prussiani prendono Monaco, annientando la retroguardia bavarese. Con i Russi penetrati nei Balcani, la Serbia ha giurato fedeltà allo Zar, minacciando di attaccare Vienna da sud.
Approfittando dell'annullamento dell'offensiva austriaca, i Polacchi, insieme ai rinforzi Russi, marciano contro Varsavia, mentre buona parte della Enrico II è impegnata ad est per conquistare la Lituania e la Bielorussia. Le due province verranno poi annesse al Reich, ma Varsavia viene accerchiata dall'invasore, e a nulla vale il coraggio con cui combattono i riservisti della Enrico II e tutti i cittadini convertitosi al luteranesimo e fedeli al Re di Prussia. La città viene alfine espugnata dopo 21 anni di dominio prussiano, tutti i soldati difensori giustiziati e le chiese protestanti distrutte: 'Bisogna ricordare ai cittadini di Varsavia che sono Polacchi, non Brandeburghesi' dirà Massimiliano II al riguardo di queste persecuzioni. Il monarca polacco-lituano può inoltre fregiarsi della conquista dell'Ungheria, costringendo così gli Austriaci alla ritirata verso Praga e Vienna.
La cattura di San Pietroburgo da parte degli Svedesi mette però la Russia in difficoltà, così lo Zar accetta di firmare una tregua con Federico II. Viene inoltre ufficializzato lo scambio di province di Curonia e Estonia tra Prussia e Svezia.
Ma ormai il malcontento di guerra è troppo diffuso a Berlino, e in tutta la regione si formano gruppi ribelli per combattere il governo oppressore. Definitisi 'patrioti', essi intendono marciare su Berlino per giustiziare il Re ed assumere il comando, così da negoziare una tregua con la Polonia per risanare il paese. Solo pochi mesi dopo, la capitale si ritrova bombardata dai cannoni dei Patrioti, comandati da Otto Weinrich, ex-ufficiale veterano della Hohenstaufen: la loro bandiera non è l'Aquila di Prussia, ma il tricolore rosso-giallo-nero, simbolo della futura Repubblica Germanica. Tuttavia, i generali riescono a far fuggire il Re dalla città e assumono la direzione del nuovo governo, proclamando la nazione 'Repubblica Spartana di Prussia' sotto il comando del Feldmaresciallo Julian Schmidt; la monarchia viene abolita e la nazione viene dichiarata in stato prioritario di guerra, ma la pressione fiscale viene comunque abbassata. Il primo grande successo del nuovo governo trova luogo con la riuscita ripresa di Dresda nel 1781, da parte di Adolf Raben, sostenitore della Repubblica.
Ad est intanto, Hans Iffland, generale della Enrico II, tiene Vilnius e Minsk, ma non sarà facile gestire le province catturate con i Polacchi che minacciano di attaccare Danzica e Konigsberg per isolare le armate orientali della Repubblica.

L'Europa nel 1781
[IMG]http://i43.tinypic.com/22x649.jpg[/IMG]
[Modificato da Shivos91 01/05/2009 13:48]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

..:: Design by -Shrike- ::..
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:18. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com