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Ecco il rapporto del Generale Max, Armata Rossa, Divisione [A][GIO], comandante della piazzaforte di Sebastopoli, relativamente al bellissimo scontro 8 vs 8 di ieri notte.
Compagni,
e' difficile trovare le parole descrivere l'immane sforzo bellico prodotto nella battaglia per la difesa di Sebastopoli e del suo porto.
Alle prime luci dell'alba i nostri ricognitori segnalano la presenza massiccia di truppe tedesche in avvicinamento da nord e da nord-est. L'obiettivo della tenaglia è Sebastopoli e le sue installazioni portuali.
Fin dalle prime battute capiamo che non sarà cosa facile respingere l'assalto tedesco, tuttavia non abbiamo altra scelta, alle nostre spalle abbiamo solo le gelide acque del Mar Nero...
Assumo il comando diretto dell' ala sinistra del dispositivo difensivo, che avrà il compito di tenere i moli del porto, i magazzini ed i suoi edifici amministrativi.
L'enormità del teatro degli scontri non mi permette di vedere come si articola il nostro dispositivo nella zona mediana e destra, posso tuttavia contare su veterani esperti: Aubrey, IV Flavia, Desert Rat, Politruk, Giorgia. L'incognita è un giovane tenente fresco d'accademia ed a me sconosciuto, tal Jonesmaster, che a fine battaglia di guadagnerà una promozione sul campo.
A mio stretto contatto ho Desert Rat e poco distante Aubrey.
Impartisco subito le direttive e ci mettiamo in movimento, l'obiettivo è quello di presidiare il perimetro dell'installazione portuale.
Avanziamo guardinghi, una squadra di fanti e di mitraglieri di Desert precede un mio T34. Non appena giungiamo in prossimità dei magazzini e del perimetro settentrionale del porto iniziano le ostilità. I tedeschi si sono già infiltraii e presidiano buona parte delle strutture, senza tuttavia conquistare la bandiera.
Riusciamo a respingere ed annientare la loro prima ondata, anche grazie al mio T34 che vomita fuoco sui fanti tedeschi. Ci attestiamo sulla bandiera e la conquistiamo.
La calma apparente è rotta da un boato: un Panzer IV ha inquadrato ed immobilizzato il mio T34 giungendo in supporto della seconda ondata tedesca, assistita ora anche da un mortaio piazzato all'imboccatura del porto.
La lunghezza delle nostre linee ci impedisce di inviare rapidamente rinforzi al carro immobilizzato ed ai fanti che tengono la bandiera. Un secondo colpo del Panzer IV dilania il T34 ed apre la via all'assalto tedesco che in pochi istanti conquista la bandiera e si attesta nella sezione nord.
Inizia ora una lunghissima contesa fatti di scambi di colpi mortai e raffiche di mitra, nel tentativo di contenere l'impeto germanico e guadagnare qualche metro.
La situazione generale è a vantaggio dei tedeschi che ora detengono la maggioranza delle bandiere.
Nel resto del porto la situazione è di stallo, noi non riusciamo ad avanzare ed i tedeschi continuano a fare affluire uomini e mezzi. Non ci facciamo però coinvolgere nel dissanguamento e centelliniamo le risorse predisponendo un sistema difensivo costituito da 3 linee, che al momento opportuno scatenerà la controffensiva.
Adesso la priorità è sbarazzarsi di una postazione di mortaio nascosta dietro il muro Nord ed eliminare il Panzer IV che si è attestato tra le macerie del muro e del magazzino. Obiettivo secondario un Panther che presidia l'imboccatura della breccia creatasi a nord.
Inizia il posizionamento delle pedine e parte la nostra controffensiva.
Uno ZIS3 si piazza fuori dal tiro dei mortai e tiene a bada una nuova breccia da poco creatasi, un mio cecchino anticipa una squadra di mitraglieri e fanti di Desert. La copertura e assicurata da un mortaio.
Con un T34 potenziato decido di puntare allo sfondamento del muro per distruggere il mortaio ed un blindato leggero che impedisce alla fanteria di progredire. Attendo però che si crei il giusto spazio di manovra.
Si parte.
Mettiamo a tacere subito il Panzer IV e procediamo strisciando aperti a ventaglio. Tutto il dispositivo mio e di Desert avanza. La resistenza tedesca è accanita, sono ben posizionati e martellano l'area con un intenso fuoco d'artiglieria.
Avanziamo centimetro dopo centimetro sostituendo i caduti con forze fresche, badando però a non dissanguarci troppo.
Non appena una squadra di fucilieri ripulisce la zona della bandiera, mando un ufficiale a fare luce al limitare del perimetro. Lo spazio di manovra del T34 ora è garantito e la copertura dal Panther è offerta da una porzione di muro e di magazzino.
Lancio il mezzo preceduto da dei mitraglieri che annientano una squadra di SMG tedesca. Sfondo il muro e piombo sul mortaio nemico, facendo attenzione a non finire a tiro del Panther.
Anniento anche il carro leggero mitragliatore tedesco e faccio pulizia nella zona antistante il perimetro settentrionale.
Capisco che la manovra ha avuto successo ed ha aperto una vistosa breccia nell'ala estrema dello schieramento tedesco. Accorrono nuove fanterie russe ed alziamo la linea in maniera perfetta:
fanteria avanti coperta da mitragliatori appostati e pezzi di mortaio a seguire. Conquistiamo la bandiera e ci attestiamo. Il porto è nuovamente in sicurezza.
I tedeschi allora cercano di tappare la falla con il Panther e degli SMG. Intuisco la loro intenzione e li anticipo. Mando verso il Panther una squadra di mitraglieri e con la parte restante di un'altra avanzo in profondità scortando il T34.
Il tedesco ora è disorientato, perde di vista il mio carro e si dedica alla fanteria. Errore fatale. Sbuco da dietro un sasso col T34 ed a meno di 40 metri faccio fuoco sul retro del Panther, mandandolo al creatore. I mitraglieri del mezzo fanno il resto massacrando altre squadre di fanti.
Nel frattempo Desert ha avuto modo di respingere massicce incursioni tedesche supportando la zona est del porto.
La breccia nello schieramento tedesco è definitivamente aperta. In vista c'è la bandiera più in profondità, appena oltre la ferrovia. E' poco presidiata in quanto i difensori sono avanzati per cercare di contrastare il mio sfondamento. Non devo mollare la presa. E' il momento di mandare avanti il “pezzo grosso” con la fanteria d'elite. Impartisco l'ordine a tutta l'ala destra di supportare la mia azione.
Uno IS2 si fa procedere da 2 squadre di fanti d'elite, la cui via è aperta dal massiccio e preciso fuoco d'artiglieria di Desert.
Ora il porto è completamente in mano Russa e ci prepariamo all'affondo nel fianco tedesco.
Saggio la resistenza germanica con qualche puntata di fucilieri in attesa che il dispositivo sia dispiegato non concedo tregua e col T34 faccio delle fugaci apparizioni oltre la ferrovia per disturbare i difensori della bandiera, che sta venendo rinforzata.
Il tedesco capisce che la mia linea non è ancora rinforzata e tenta una sortita con due Panther e Sturmtrupper. Si dispongono a ventaglio ed avanzano prima della ferrovia.
L'artiglieria russa fa un ottimo lavoro ed alleggerisce la pressione sul mio T34 immobilizzato, che ora funge da postazione fissa, con la torretta che spunta a malapena protetta dalla massiciata ferroviaria e da un sasso. Il tedesco arresta l'avanzata e consolida la linea. L'eccesso di prudenza in questa fase gli costerà carissimo: mie permette di fare giungere in zona l'IS2 e le mie Guardie d'elite.
L'IS2 si posizione all'imboccatura della ferrovia, una squadra di guardie appena dietro la massicciata, la seconda squadra a difesa del carro e a presidio del bosco.
I carristi dell'IS2 si guadagnano subito la loro dose di gloria: 2 Panther distrutti e uno immobilizzato.
Un colpo di Elefant cerca di vendicare il torto subito dai Panther ed immobilizza l'IS2 da lunga distanza. Il mio carro immobilizzato diventa ora il bersaglio su cui si accaniscono gli attacchi tedeschi. Quel carro diventa il simbolo della resistenza russa all'invasione germanica.
Ordino ai mie alleati di difendere il carro ed avanzare alla conquista della bandiera in profondità.
In carro continua ad incassare e a rispondere la fuoco, annientando 2 postazioni di artiglieria ed una altro Panther. Coi mitraglieri massacro le fanterie tedesche che sia avventano sul mezzo.
Un ottimo fuoco di sbarramento fa pulizia sulla bandiera e ci consente di conquistarla.
Il fianco tedesco è collassato e li obbliga a ridurre la pressione sul centro e a destra, richiamendo uomini e mezzi.
A meno di 10 minuti dalla fine ho ancora oltre 100 punti, i miei alleati però cominciano ad essere “tirati”.
Dopo aver incassato oltre 10 colpi ed un paio di granate anti-carro lo IS2 viene distrutto nel mezzo della riparazione. Parte dell'equipaggio è però in salvo e lo mando nelle retrovie. Meritano di sopravvivere e di venire decorati a fine battaglia.
Capisco che il tedesco in questi assalti si è dissanguato e comincia a sfornare unità meno pregiate e mezzi leggerini, che cercano di scortare l'ultimo Panther rimasto. Riconquistano la bandiera oltre la ferrovia e tentano una sortita verso la bandiera all'interno del porto sfruttando una falla momentanea. Giusto il tempo di far giungere un nuovo mio IS2 ed una quadra di mitraglieri ed il Panther è distrutto e con esso i mezzi e gli uomini di scorta.
La battaglia termina. I figli e le figlie della Santa Madre Russia hanno respinto l'invasore germanico.
Merita un encomio il Colonnello Giorgia, primo ufficiale donna dell'Armata Rossa ad essere proposta per l'Ordine di Lenin.
Il Colonnello DesertRat, neo ufficiale della divisione DIF, è proposto per l'Ordine della Bandiera Rossa. Il supporto datomi all'ala sinitra ha permesso lo sfondamento del fronte germanico.
Grande prestazione anche di Flavia ed Aubrey oltre all'ottima prova di Politruk e di Jonesmaster, tutti proposti per l'Ordine di Suvorov.
Attendo i rapporti di Flavia ed Aubrey per valutare anche una mozione per l'Ordine di Lenin.[Modificato da XXI Rapax Britannicus 22/04/2009 11:59] 
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