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La Spagna nel mondo moderno

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2009 16:44
13/02/2009 14:49
 
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Cronaca di guerra mac 7.0 m/m con regno di Castiglia Leon
Tengo a precisare che ho già unificato la Spagna e che la cronaca partirà da qui, cioè dalla Spagna già unita.

Anno del Signore 1432
Mai tanta fu la mia gioia nel sapere che il nostro re, Sua Maestà cattolicissima Don Giovanni II ha fatto ritorno qui a Toledo per comunicarci che "Dall'Atlantico al Mediterraneo, dai Pirenei alle Colonne d'Ercole, ora vi è il Regno di Spsgna!" Ma prima lasciate che vi presenti la mia persona: mi chiamo Sancho da Toledo e sono il cronista ufficiale del magnificissimo Regno del Castiglia-Leon, e ora del Regno di Spagna. Sua Altezza è stato fuori capitale per circa 18 anni, e in questi anni ha combattuto con un ardore degno di Cesare, Alessandro Magno e Achille per unificare la Spagna sotto un unico vessillo, sotto un unico re, sotto un'unica religione.

I nostri nemici, gli Aragonesi di Catalogna, hanno appena portato i loro ambasciatori qui per chiedere la pace, che finalmente possiamo firmare: la Spagna è unita!


Fine prologo




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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



14/02/2009 20:25
 
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Lo sviluppo della Spagna
Difficile descrivere, per un semplice credente come me, la grandiosa cristianizzazione del nostro potente regno. Preti a schiere nelle nostre regioni meridionali per portare la parola del Signore tra quei barbari e inumani infedeli, reduci dell'impero musulmano che tempo prima ci teneva sottomessi ma che ora deve inchinarsi di fronte alla nostra ineguagliabile potenza.

Ma, com'è intuibile, alcuni son rimasti fedeli alle loro ignobili credenze e quando la bonta e la semplicità dei preti non basta, allora serve l'Inquisizione; il Sacro Tribunale di Dio, ha ucciso circa 5 musulmani nel nostro territorio e vari imam che ingenui speravano di diffondere la loro subdola religione.

Sua Maestà, però, non si occupa solo di religione. Durante la sua assenza la nostra nazione ha fatto timidi progressi, attraverso costruzione di strade, porti e mercati ovunque nel regno. Ora il re può occuparsi con maggior attenzione dei problemi economici del regno; in breve tempo la grande monarchia di Spagna ha strade lastricate in ogni regione, cantieri, pascoli, palazzi doganali, fiere. La produzione agricola è duplicata, gli introiti minerari triplicati, quelli commerciali decuplicati!
Che Dio benedica e mantenga forte la Spagna, perchè ora più che mai sentiamo che il nostro destino è dominare sul Mediterraneo...



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



15/02/2009 11:40
 
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Wow! Hai unito la spagna con 60 anni d'anticipo?
16/02/2009 14:30
 
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Sono curioso,dai posta il seguito..
18/02/2009 20:08
 
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Chiesa e Potere
Il nostro potente regno prosegue così nella sua prosperità, ma altrove non è così, altrove si combatte, perchè l'Impero di Costantinopoli sta subendo una crociata islamica. Sua maestà dovrebbe restar immobile? Purtroppo il sire ha ben altri impegni, tra i quali il più importante è senza dubbio l'alleanza con il Portogallo. Era avvenuto infatti che, all'inizio del regno del nostro Don Giovanni II, Sua Magnificenza la Principessa di Castiglia, Isabella, abbia sposato l'erede al trono di Portogallo, consolidando la nostra alleanza con i Lusitani; ora Edoardo I è re del Portogallo: se alla sua morte non dovesse avere eredi possibile che il Portogallo passi nelle nostre mani? Chissà....fatto resta che Sua Maestà sta facendo in modo che ciò avvenga in modo da creare un immenso regno nella penisola iberica, senza sforzo militare alcuno. Ma i problemi più gravi sorgono nelle città di Burgos e Murcia che si son ribellate, sfidando l'autorità del nostro re sulla Spagna; questi ha deciso di partire, non per codardia, ma per fede, vuole che sia il Nostro Signore Dio a dirgli come governare e c'è un solo posto dove ciò è possibile: Gerusalemme. Oggi il nostro signore si è imbarcato presso Valencia e si sta dirigendo verso le Baleari, come primo scalo e poi verso l'Italia, da dove si imbarcherà per proseguire dall'Adriatico e giungere in Terrasanta. Al suo posto sarà suo figlio Fernando Valdes de Monleon a governare, finchè non sarà pronto il vero erede al trono, o finchè il nostro re non sarà tornato. Questi si è dimostrato un uomo dal pugno di ferro che ha represso severamente le rivolte di Murcia e Burgos e successivamente di Pamplona e ha potenziato la Santa Inquisizione, per eliminare ogni traccia di impurità dal nostro potente regno...che Dio ci protegga, perchè siamo nel 1439 anno del Signore e presto partiremò per espanderci in Italia...
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 18/02/2009 20:08]



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18/02/2009 22:35
 
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Non male, mi piacerebbe vedere una cartina per poter capire meglio.
Comunque la gestione mi sembra buona visto le caratteristiche del gioco:"fammi capire meglio!!!".


[SM=g27811]





19/02/2009 13:37
 
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ho provato a mettere immagini in allegato come mi hai spiegato tu ma purtroppo mi dice che il file è troppo grande, tu come fai?



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19/02/2009 15:31
 
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Mentre gioco premo stamp, esco senza chiudere il gioco, apro paint, incollo e poi salvo su PC.
Apro il sito, scrivo e allego fila.

[SM=x535724]





19/02/2009 16:04
 
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ho fatto esattamente così, ma mi dice che le dimensioni del file sono troppe grandi, allora ho provato a rimpicciolirlo, ma con il risultato che non si capiva più nulla..



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

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20/02/2009 16:41
 
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Crisi politica
Corre l'anno 1440
Sua Maestà è assente oramai da un anno circa e già ciò si sta ripercuotendo sulla situazione del Sacro Regno di Spagna! La Rivolta di Barcellona è solo una delle tante, che in questo periodo sta sconvolgendo il nostro giovane regno. Nobili infidi e meschini che tramano contro il reggente Fernando Valdes mentre questi e il principe erede al trono Don Jaime, si contendono il ruolo di successore nel caso di mancato ritorno del re. Dio ci protegga! Il rischio di una guerra civile si fa sempre più vicino! Ciò che temevamo presto è accaduta purtroppo. E' il 1441 quando un messaggero entra frettolosamente nel palazzo reale a Toledo, dove il vecchio Fernando sta ultimando i preparativi per l'assalto a Barcellona, così come i suoi ammiragli ed io stiamo discutendo un buon luogo di attracco per la spedizione in Italia; il messaggero con tono esausto e sofferente disse: "Porto cattive notizie Signori, pare che durante il soggiorno a Tessalonica, il re sia stato ritrovato morto nella sua stanza, probabilmente per mano di alcuni agenti bizantini. Ora siamo in guerra con Bisanzio, ma la ciò che più mi duole e che il nostro re sia ora morto, la sua salma tornerà qui il prima possibile..." Tutti rimasero senza parole, alchè il reggente decise di convocare un consiglio urgente a Salamanca per discutere su come reagire a questa terribile notizia. Valdes, sebbene fosse uomo saggio, fedelissimo e buon comandante, preferì rinunciare al titolo di reggente a favore dell'erede legittimo e nipote Jaime, fino a che, nel l'anno successivo non si fosse scelto il nuovo re. Non che io abbia avuto qualche sospetto a riguardo. La nobiltà ha probabilmente inviato alcuni agenti per uccidere il re facendo cadere la colpa sui Bizantini, ma ciò che dico sono supposizioni cui forse non troverò mai una risposta. Per il momento il reggente e capo formale del Regno di Spagna si può considerare il giovane Jaime; difficile descriverlo, un ragazzo giovane, di forte carattere, deciso a non tollerare alcuna opposizione. Il quello stesso anno infatti 2 dei 5 nobili sospettati di tradimento durante il regno di Giovanni II sono stati ritrovati morti nelle loro stanze. Il vecchio e saggio Fernando Valdes è invece morto di vecchiaia, a 59 anni, presso Valencia, stroncando così l'unico leader in grado di contrastare il nuovo reggente. Il consolidamento del potere di Jaime tocca il culmine con la presa di Barcellona, che viene data in fiamme a testimoniare che chiunque si ribelli avrà la giusta punizione. Che Dio abbia misericordia per la Spagna, perchè dal 1442 inizia una nuova era per noi; Jaime è stato incoronato re di Castiglia, Aragona, Granada e Navarra e Re di Spagna, con il nome di Jaime IV, mentre davanti alla chiesa di Santiago de Compostela verrà sepolto il vecchio re, acclamato come santo e fondatore del regno di Spagna. Jaime si occupa subito di consolidare il suo potere, cacciando i governatori avversi dalle varie regioni e assumendone il pieno controllo, spostando la residenza reale da Toledo a Madrid, poco distante ma in una posizione strategica migliore. In ambito espansionistico Sua Altezza ha inviato due flotte cariche di uomini contro ciò che resta della monarchia aragonese, in particolare concentrando gli sforzi su Sardegna, Sicilia e sul Regno Angioino di Napoli. Dopo i primi sbarchi, nel 1442 le forze spagnole occupano Sassari, creando il primo avamposto dell'avanzata spagnola in Italia.




Devo affrettarmi a concludere sta cronaca, fra poco uscirà empire e credo passerò a quello oppure farò un seguito, ancora non lo so...
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 20/02/2009 16:44]



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