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L'impero dell'est

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2009 21:04
11/02/2009 19:21
 
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Scusate, stò giocando con Medieval 2 Total War liscio.

Dal diario di Aral - Nin, consigliere generale dell'economia dell'impero ottomano.

E' il 1120. Sono già passati 6 anni da quando Dongola è caduta assieme all'egitto e alla dinastia Fatimide. L'impero Ottomano si estende da Nicea e Smirne, sulla costa dell'Anatolia che si affaccia al mar Egeo, a Tbilisi, fortezza turca che sorveglia dalle montagne il confine settentrionale, da Baghdad, ricca città della mesopotamia strappata ai ribelli selgiuchidi, a Dongola. Persino Nicosia è stata occupata.
Un'impero enorme, ma devastato. Basti pensare che le strade che collegano le città più importanti come Edessa, Baghdad e Antiochia sono semplici viottoli polverosi.
Così è ora mio compito sviluppare questi territori. Per cominciare ho consigliato al Sultano di eliminare tutti i ribelli presenti a nord, nelle regioni caucasiche, in Anatolia e in Egitto.
Dopodichè ho fatto in modo che venissero erette numerose torri di guardia nella regione arabica di Jedda e in Egitto. Così facendo i territori sarebbero stati totalmente sotto controllo e ogni minaccia ribelle sarebbe stata avvistata ed eliminata.
L'impero turco è la prova vivente che le spese arrivano sempre nei momenti meno opportuni. Dopo la grande invasione le città ora si stanno ripopolando, così sono necessarie le costruzioni di cinte murarie più larghe e resistenti nelle città e nuovi torrioni e altre mura nei castelli e nelle fortezze. Costruzioni che richiedono
spese esose da parte dell'impero. Nonostante gli attacchi dei veneziani e deli altri crociati, che sono stati prontamente chiusi oltre lo stretto del bosforo, l'impero stà crescendo e presto, una volta rafforzata l'economia, il mio nuovo sultano espanderà i suoi domini verso il resto del nord Africa, muovendo guerra ai mori e unificando i popoli islamici.
In ogni caso nella nuova capitale, Gerusalemme, sono riuscito a trovare alcuni rapporti bellici che descrivono l'andamento delle conquiste turche prima della guerra con il mio popolo.

Breve rapporto dell'espansione turca in Anatolia, Medio - Oriente e Africa nord - orientale.

" Circa nel 1082 fu assediato il castello di Tbilisi da parte di Selim Al Rashid per rinforzare i confini settentrionali. Poi fu la volta delle città ribelli turche, come Trebisonda e Adana. Tuttavia l'espansionismo turco incontrò un ostacolo che, agli inizi, sembrava quasi insormontabile: l'Impero dei Bizantini.
Erano due le armate che i turchi temevano di più. Entrambe erano apparentemente potentissime e una, comandata da Michele Semnos, generale bizantino temuto e rispettato, assediò Iconio, tradendo la fiducia del Sultanto Jalal e il patto di alleanza militare che lo stesso emissario Kilij Murat aveva stipulato con essi.
Per contrastarlo un'armata da Cesarea venne mobilitata, costituita da turcomanni, azab, arceri e giavellottisti turchi, e dai temuti sipahi.
Sprovvista di arcieri, tranne qualcuno sulle torri, la città era in procinto di crollare. L'ariete arrivò alle porte e, quasi indisturbati, i bizantini le sfondarono. Ma fu qui che essi sbagliarono. Invece di rompere la formazione dei lancieri miliziani con la fanteria, Semnos la fece caricare, forse per l'entusiasmo, da alcuni cavalieri (certi lancieri giurarono che fossero gli stessi Vardariotai, temibili soldati al servizio dell'esercito di Bisanzio). I cavalieri, caricando frontalmente le lancie furono presto abbattutti. Ma, anche senza cavalieri, l'esercito nemico avrebbe potuto vincere senza alcun problema. Inaspettatamente però i riforzi da Cesarea arrivarono e la formazione assediante fu colpita alle spalle dalle freccie dei Sipahi e dei Turcomanni. L'esercito di Semnos, privo di arcieri e costituito in gran parte da lancieri miliziani, fù presto messo in rotta e lo stesso Semnos con i superstiti si ritirò oltre le montagne, a nordovest. Molti furono i prigionieri che, chiaramente, vennero giustiziati.
Intanto l'esercito capitanato dallo stesso principe ereditatrio Mustafà, dopo assedi veloci e sbrigativi (vista l'inettitudine dei difensori), aveva conquistato Smirne e Rodi (richiesta nel 1092 dal concilio) e si preparava a far ritorno a casa. Intanto a nord, tra le terre di Nicea e Trebisonda il familiare Baybars Yamak (che ora si fà chiamare Baybars "Lo Sfregiato" ed è governatore di Dongola e fù l'artefice della conquista dell'Egitto) era inseguito da un'armata di miliziani bizantini. Infatti egli si era spinto fino al confine per erigere alcune torri di guardia per spiare i territori nemici.
Nel 1094 Mustafà riuscì a bloccare un'armata bizantina, costituita per lo più da contadini e lancieri della milizia, e, dopo averla messa con le spalle al muro, ovvero dopo averla intrappolata vicino alla spiaggia, la attaccò e la sconfisse.
Dopo la durissima sconfitta, l'armata si dissolse e i superstiti cercano di tornare a casa in qualità di umili civili (e probabilmente anche di disertori).
Nello stesso anno Qayit Al Mahmudi, generale turco, riorganizza l'esercito a Iconio e marcia verso Nicea. Intanto numerosi porti turchi vengono bloccati dai dromoni bizantini.
Nel 1095 l'esercito di Semnos fù sconfitto nuovamente e lo stesso generale cadde durante la conquista di Nicea, città nella quale si era rifugiato. La città venne saccheggiata e molte vite perirono. Nel 1098 venne indetta una Jiad contro Costantinopoli. Centinaia e centinaia di fedeli si unirono alla guerra santa, soprattutto i fanatici religiosi chiamati Ghazi, e le armate dell'islam cinsero la città pagana pochi mesi dopo.
Le restanti armate bizantine ancora in Anatolia furono ricacciate oltre il Bosforo e "la seconda Roma" cadde sotto le scimitarre dei guerrieri santi. Dopo il saccheggio l'insediamento venne raso al suolo e le tasse aumentate, cosa che portò, inevitabilmente, alla ribellione pochi mesi dopo. Ma l'armata islamica non si fermò qui. Essendo ancora potentissima essa attaccò la ricchissima città di Tessalonica, che cadde nel 1102.
Pochi anni dopo a Costantinopoli i ribelli furono sterminati e la città venne riconquistata dai Bizantini, ma allo stesso tempo Corinto cadde sotto i colpi dei turchi e venne anch'essa rasa al suolo. Dopodichè l'armata turca tornò in Anatolia, a difendere il fronte meridionale.
Nel 1098 la flotta egiziana bloccò il porto turco di Antiochia, dichiarando guerra ai turchi. Dopo l'organizzazione dell'esercito Damasco cadde e, pochi mesi dopo, fù dichiarata una tregua (secondo la quale Acri passò sotto il controllo turco).
Nel 1108, con la rottura della tregua, Gerusalemme venne conquistata e la popolazione sterminata, fatto che dimostrò all'occidente quanto ai turchi importava dei loro luoghi santi.
Nel 1109 la fortezza di Gaza fù presa e negli anni successivi caddero anche Jedda, Alessandria, Il Cairo e Dongola per opera dello stesso Baybars.
La guerra terminò nel 1114 con l'eliminazione della dinastia Fatimide e con il trattato di Costantinopoli che sanciva l'interruzione delle ostilità con l'ex impero Bizantino. "
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