Una dinastia destinata a ricostruire il più distrutto dei Regni
Anno Domini 1080.
Il giovane ed inesperto Alfonso viene incoronato, sotto la pressione dei nobili e sotto autorizzazione papale, sovrano di Spagna. In realtà, Re Alfonso diviene presto un fantoccio in mano ai nobili e può regnare soltanto nel suo castello, a Toledo. Il titolo di sovrano di Spagna è infatti solo formale. Già da molti secoli, infatti, la presenza moresca nella penisola ha portato i suoi abitanti a divenire duri di cuore, alimentando negli stessi nobili pensieri impuri di potere e di guerre. Fu così che, tempo addietro, molti nobili influenti tradirono la sovranità leggittima spagnola, formando un proprio regno autonomo, il Portogallo, con un duplice obiettivo: scacciare i musulmani e indebolire il re di Spagna. La Spagna, invece, colpita anche da crisi economiche e da divisioni nella stessa famiglia dirigente, non può che affidarsi ad Alfonso, sperando che possa riunire un regno così diviso...
Re Alfonso, ancora ignaro di ciò che i nobili architettano alle sue spalle, decide di prendere in mano la situazione. Dapprima, recluta un modesto esercito, affidato al fedele generale Vasco, formato da lancieri, arcieri, jinete e cavalleria. Purtroppo, la crisi economica non permette di più. Ciononostante, Alfonso riesce ad accontentare il contado dei principali centri sotto il suo dominio: Toledo, la capitale, e Leon, che fa rinforzare in castello. Tempo dopo, Alfonso incontra un uomo che gli svela i piani dei suoi cortigiani: assassinarlo per ordine portoghese! Il Re, spaventato, si fa accertare di ciò e alla fine giustizia buona parte della sua servitù.
Quando Alfonso chiede all'uomo chi fosse, egli risponde che è l'ultimo rappresentante delle divinità naturali. Comprendendo l'origine pagana dell'uomo, decide di convincerlo a convertirsi. Ma la conversione significava la perdita del principale potere che la Natura gli avesse donato: la preveggenza. Nonostante i suoi obblighi verso la Patria e verso la Santa Romana Chiesa lo costringono a denunciarlo, non può negare che è merito suo se è ancora vivo. Così lo nasconde e lo protegge.
[Modificato da Nirok93 25/01/2009 14:11]