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Regno di Castiglia Leon e l' unità spagnola (BC 4)

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2009 21:35
17/01/2009 18:27
 
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La Spagna





18/01/2009 09:36
 
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finalmente la Spagna è unita sono mucio contento per te! ora sei un monarca assoluto di un grande stato nazionale e ti suggerirei due possibili percorsi:

-1 ti diverti espandendoti a tuo piacimento
-2 segui ancora il corso della storia, conquisti il sud italia, sicilia e sardegna e invadi il ducato di milano, il portogallo e fai guerra navale ai musulmani, altro non so dirti



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



18/01/2009 12:15
 
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Preferisco seguire (per il possibile) la storia e non potendo andare in america avevo perso gli stimoli addirittura, avevo pensato di arrivare vicino all' inizio di MAC, modificare i possedimenti spagnoli per ripartire dal 1414.
Forse le sfide mi danno carica così continuo la tua............sentirai ancora parlare del Regno di Castglia Leon !!!!!

[SM=x535700]





23/01/2009 00:41
 
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L' espansione dopo l' unificazione
Nell' anno del Signore 1196 Luis Teso viene incoronato RE' di SPAGNA, dopo soli 56 anni la penisola era unita sotto unica bandiera e comando.
Ora il dilemma è come proseguire così, presso la nuova capitale Barcellona si da avvio al 1° grande consiglio di Spagna, da tutte le regioni arrivarono i governatori ognuno col proprio seguito e con le proprie idee.
Il popolo osservava irrequieto, dopo anni di guerre i padri, sperano di poter crescere i propri figli nella pace e nella prosperità, la speranza posta in questo concilio è alta quanto i timori che i Generali più ambiziosi mirino a nuove conquiste invece di coltivare i campi.
Il nuovo capofazione RE' Sebastian il Degno, grazie all' aiuto del suo primo consigliere e del ciambellano di corte, riescono con astuzia a far digerire ai Generali smaniosi di sangue che la strada da percorre per il momento è un 'altra.
Ora, avendo aperti il fronte africano coi storici nemici del El Murabitun, a ovest il regno del Portogallo e a nord-est col regno Aragonese, non ci si poteva permettere di aprirne un' altro.
Le città e i castelli dovevano essere sistemati, le truppe dovevano riposare e riaddestrarsi, furono costruite strutture in grado di accontentare il popolo e che potessero portare commercio.
Nel 1197 a Cordoba la religione mussulmana arriva al 52% così Sua Maesta invia un cardinale e due saderdoti perché comincino la conversione degli abitanti, grave era l' offesa che si poteva dare al papato giacche la devozione era a livelli minimi pensiamo se una regione del regno si fosse ribellata per la religione.
L' emissario Jocobo Hortez venne inviato in terra mora così da ridurre i fronti e i risultati di quei colloqui portarono frutti dopo due anni: "tregua era ricevendo in cambio 500 fiorini per 10 turni.
I vicini portoghesi effettuavano manovre ai confini oltrepassandoli di tanto in tanto e questo fece alterare l' umore del RE', soprattutto diede la possibilità ai Generali di aver la scusa per una invasione.
Il RE' in persona avendo paura di un colpo di stato, guidò le truppe nell' assedio di Lisbona in compagnia di uno dei fautori della richiesta di invasione.
Cercando di essere il più veloce possibile per spostare le truppe a nord-est, la preparazione fu miticolosa, in una sola notte la città cadde e RE' Paulo di Portogallo morì.
Pur contro ogni logica militare le truppe portoghesi tentarono una sortita in inverno ma, grazie alla velocità di movimento raggiunta nei territtori tramite la costruzione delle strade, il nemico fu intercettato su uno dei famosi ponti che dividono il regno e già alle cronache per memorabili battaglie.
Le forze in campo portarono 667 spagnoli contro 998 portoghesi, il vantaggio nel prepararsi sul campo fece da bilancia nello scontro:"la fanteria si nascose nei boschi sulla collina ponendosi a difesa dei balestrieri mentre la cavalleria si spostò sulla destra in una pianura scavata tra le colline. Le truppe da lancio nemiche cominciarono il loro tiro consumando molte freccie e, una volta finite la fanteria cominciò ad avvicinarsi. L' ordine era tenere la posizione e assolutamente coprire i balestrieri, così fece la fanteria resistette, ribattendo colpo su colpo; quando il generale vide che le truppe avversarie erano ben impegnate e sotto tiro, diede la carica distruggendo dapprima le due catapulte presente dopodiche, arrivando a cuneo nel retro del nemico lo costrinse alla ritirata."
Al cambio del secolo, il 1200, il primo nemico era indebolito notevolmente anche grazie alla chiusura dei due porti rimasti negandogli ogni commercio marittimo.
Era guinto un' altro inverno che il RE' sapeva sfruttare al massimo per riorganizzare le truppe, sistemare coltivazioni e commercio ma, quell' inverno portò calore al Regno perché Sua Maestà accettò la richiesta fatta dal RE' milanese di sposare sua figlia che fu accolta con grandi festeggiamenti insieme all' alleanza stipulata con quel regno.
Questa pietra era utile sia con gli Aragonesi e, soprattutto, con l' idea del Primo consigliere: "l' invasione nel sud della penisola italica!!"
Una tregua fu offerta ai cugini portoghesi che come risposta assassinarono l' emissario, giunta la fine era per loro !!
All' arrivo della primavera un numero considerevole di uomini era già in vista di Porto la quale ricevette visita anche via mare, le forze si unirono nell' assedio più cruento che si sia fatto.
Incominciò intanto la preparazione al piano italico con l' invio di una spia nella città di Cagliari; durante la crociera la spia si ammala di peste, notizie sconvolgenti su questa epidemia arrivano anche da est ma grazie al cielo il personaggio diabolico entrerà in un insediamento Siciliano.
Un' altra spia viene inviata a Fes così da tener sott' occhio le mosse dei mori, ora in tregua ma fino a quando ???
Dopo un anno di assedio la città di Porto cade sotto le grinfie di uno dei più terribili generali amici il quale, non concede nulla eliminando ogni persona in grado di prendere in mano un forcone, mandando così un forte messaggio all' unico insediamento rimasto ai portoghesi Bordeaux.
1201 si cerca di non avere scontri nemmeno fortuiti coi siciliani almeno, fin quando il fronte porteghese non trovi soluzione ma inaspettatamente gli stessi attaccano Palma de Maiorca, vengono si respinti ma l' inevitabile era avvenuto.
L' ordine fu quello di rafforzare tutti gli insediamenti di confine, anche quelli sulle coste. " il quarto fronte era aperto ………………………………."





23/01/2009 10:45
 
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Veramente coinvolgente, complimenti.




23/01/2009 11:52
 
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Si,davvero,molto piacevole da leggere..
27/01/2009 17:15
 
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caro Jean de Avalon visto e considerato che non puoi conquistare le Americhe per via del periodo storico non cogruente, potresti conquistare il bacino del mediterraneo e cioè mi spiego meglio ......
tutte quelle città e quindi porti che si affacciano sul mare mediterraneo.
Storicamente è sempre stato ritenuto motivo di prestigio avere il predominio in queste acque, conquistando tutti i porti sarebbe un dominio assoluto.
o è troppo difficile per te nobile Re di Spagna??????????????????
[Modificato da Skanderbeu 27/01/2009 17:17]
27/01/2009 19:47
 
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si se vuoi potresti dare il seguito della storia con machiavello ma dovrai partire molto dopo il 1414 in modo da avere anche lì le stesse terre che hai qui. Sarebbe molto bello.



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29/01/2009 18:21
 
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La mia priorità sarebbe quella di sbarcare dapprima in Sardegna poi in Sicilia e infine attraccare sulla penisola ed insediarmici.
I mori non pensavo di sfiorarli, anche se la sfida mi garba, per le elevate incognite dell' africa e i costi per sostenere quel fronte ma si vedrà !!!!
[SM=x535724]

In uno dei post di questo capitolo ti avevo accennato a questa possib ilità molto allettante, vedrò cosa riuscirò a fare per poter incominciare con MAC da questo punto.
[SM=x535700]

Tra breve ricomincerò la cronaca.







31/01/2009 17:38
 
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I primi anni del secolo soddisfano ampiamente le aspettative, gli avvenimenti di fine 1100 erano gli antefatti di questa nuova stagione.
Nonostante l' inverno fosse alle porte, nel 1204, le spie portano notizie di forze portoghesi dirette a Burgos, gli assissini continuano nella loro opera di terrore sabotando e uccidendo ma questo non impediva ai nemici del Regno di continuare nella loro lotta: "impavidi e incoscenti nello stesso tempo sapendo di ciò disponevano !!!!."
Dal Papato giunge nuovamente un bolla che ci impediva di attaccare il Regno Portoghese come se, Sua Santità fosse impaurito all' idea di veder sterminare questo Regno innsulso !!!
Come la scomunica sembrava vicina al nostro Regno così, era vicino al cielo Sua Santità all' eta di 51 anni e così anche la riammissione alla chiesa non era lontana.
Rischiare ??? Per ora la tattica era di stare lontana dai nemici e dalla scomunica.
Da Perpignano partono alla volta di Barcellona truppe Aragonesi, la città è ben protetta e in attesa di rifnorzi; due nostri contingenti si stanno congiungendo nei pressi di Tolosa come prova di forza verso gli aragonesi.
Nel 1205 un duro colpo viene inflitto al morale moresco, su richiesta dell' erede al trono e grazie soprattutto al pagamento di 5.000 fiorini, l' assassino Raul pone fine alla nobile vita del Rè: "speranze di pace porti questo gesto !!".
Il consiglio dei nobili riunitosi presso Siviglia emana un decreto in cui si richiede la conquista di Perpignano così il Rè ordina ai comandanti Ramon de Narayola e Vasco da Oviedo di attaccare Tolosa, una volta presa portare gli uomini più esperti e freschi verso la città su cui aveva posato gli occhi il consiglio.
Mentre nelle acque del meditterraneo l' ammiraglio Bernardo l' Onesto si distingue per le tattiche di combattimento navale portando in alto il nome del Regno a livello marittimo, giunge notizia che durante la presa di Tolosa Ramon De Narayola perde la vita.
In attesa dei riforzi capitanati da Vasco da Oviedo prende il comando un giovane sconosciuto detto LOPO che riuscì a mantenere la posizione, aspettare i rinforzi e conquistare la città.
Fu insignito del titolo di uomo migliore ottenendo i gradi di capitano, il Rè in persona lo premiò col titolo di LOPO CONTE di TOLOSA.
Un giovane emissario riuscì, grazie al pagamento di 3.000 fiorini, ad avere importanti info geografiche dell' est, schiarendo molto la situazione politica del periodo.
Nell' estate del 1206 truppe presenti a Tolosa con a capo Vasco da Oviedo vengono inviate a Periganno che sotto custodia di quattro contadini cadde senza neppure un colpo di spada, solo gli arcieri bastarono al compitino da svolgere comunque, il consilgio fu accontetato.
Tutte le genti ricorderanno il 1207 come l' anno della gloria e dell' abbomdanza, le feste non si sprecarono: " Rè Sebastian l' Iracondo assume il titolo di DIFENSORE della FEDE mentre, Joan d' Alicante ottiene il titolo di Rè di Aragona".
Ma cosa era successo: "dopo molti anni la famosa tattica di portare l' ordine pubblico di una città nemica ai livelli radenti lo zero ebbe successo, l' ultima città degli aragonesi Marsiglia venne visitata da nostre spie e dagli assassini i quali, cominciarono l' opera di terrore. In poco tempo la città fu presa dai ribelli e il regnante Aragonese fu cacciato in esilio ad Ajaccio dove, per fortuna sua trovò riparo. Gli aragonesi furono annientati."
Grazie alle sue capacità LOPO viene nominato Gran consigliere di Guerra e il Rè lo incarica di studiare la strategia da utilizzare visti gli ultimi eventi e tenendo conto del livello diplomatico raggiunto col Papato ai minimi storici 3/10.
Forse le troppe feste, forse l' incuria dei livelli sanitari e come anticipato dalla nostra spia presente a Cagliari anni prima, nell' anno del Signore 1209 la città di Valencia venne invasa dal morbo: i morti civili furono 1.099.
Nel nord dell' italia si avvia una guerra sul commercio dei tessuti, solo grazie all' esperienza acquisita i nostri mercanti hanno la meglio continuando nel commercio.
La spia presente a FEZ ci avvisa di spostamento di truppe more verso Siviglia: forse che la tregua costruita tra le dune di sabbia comincia a dissolversi sotto il vento africano ???
Le feste furono sostituite subito da consigli di guerra, truppe furono inviate nelle città a sud, la difesa di Siviglia fu rinforzata e come atto formale fu data ai Siciliani una speranza di pace che ottennero grazie all' aiuto militare contro i nemici storici...........................................
[Modificato da Jean de Avallon 31/01/2009 17:40]





03/02/2009 18:03
 
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L' anno 1210 corre veloce ed ancor prima che arrivi l' estate, Siviglia venne attaccata.
"Visto le forze in campo era fondamentale mantenere le mura e le porte intatti, se le forze nemiche fossero riuscite anche solo ad aprire una breccia per noi sarebbe finita."
Dall' ultimo rapporto scritto dal Generale Luis di Siviglia al suo Rè che, continuando scriveva: "mio imperatore gli assedianti possono entrare o per via dell' ariete, o per le scale, o per la torre o semplicemente a piedi attendendo il lavoro svolto dalle catapulte. L' unico modo, e per altro non di certa riuscita, è di uscire coi miei cavalieri della guardia ed attaccare l' artiglieria. Il signore ci porga la mano facendo si che la nebbia da cui siamo avvolti permanga anche durante l' attacco così: da poter arrivare il più vicino possibile al nemico prima di essere avvistati, che gli arcieri possano incendiare l' ariete e che la fanteria possa contenere il nemico dalle scale e dalla torre."
Grazie all' inevitabile sacrificio del Generale e dei suoi cavalieri la città riusci a resistere infatti, dopo aver perso le catapulte e l' ariete ci fu un solo tentativo di entrare attraverso la torre ma, dopo essere stati respinti si ritirarono senza gloria e onore.
Nel 1212 voci parlano di truppe senza terra che portano terrore e morte in avvicinamento da est, i nostri mercanti vengono sopraffatti da concorrenti più astuti e alla elezione per il nuovo Papa i nostri cardinali sbagliano votando un perdente.
Un anno più tardi grazie all' errore di un capitano inesperto, avviene uno sconfinamento in territtorio francese così l' Imperatore di Francia straccia l' alleanza che ci aveva richiesto anni addietro.
Ritengo che questa sia stata solo una scusa per staccare il cordone che univa i due Regni anche perché da li a poco lo stesso rè si univa al regno lombardo dei Milanesi creando un' alleanza ufficiosa, per ora, contro di noi.
Le notizie positive non tardano ad arrivare Marsiglia è stata annessa al Regno e ai Mori viene offerta una tregua su pagamento di 2000 fiorini più una tassa di 950 per 8 turni.
Giunge anche notizia di una tregua tra Porthesi e Francesi, praticamente tutto il fronte nord unito per impedirci chissa cosa visto che le nostre mire erano per il sud della penisola italica ?!?!??
Comunque ora la priorità era portare Inglesi e Tedeschi dalla nostra parte così da distrarre un po’ quei "Galletti e quei Bausa"; gli imessari si mettono subito al galoppo, ogni giorno gli vengono cambiati i cavalli così da ridurre i tempi visto la lunga strada da percorrere.
Il primo emissario a giungere a destinazione nel 1215 arriva al cospetto di Sua Maesta Inglese e riesce ad ottenere un' intervento contro i francesi sotto pagamento di 200 fiorini per 10 turni, speriamo nella parola data……………………..
Il secondo, pur avendo un tragitto più breve, fu ospite di un familiare Siciliano il quale chiese un trattato di non belligeranza versando nelle casse 3000 fiorini in contatti e 200 per 10 anni: "così fu fatto nel nome della pace".
Purtroppo nel 1216 il secondo assedio portato alla città di Bordeax viene respinto, alle truppe non vi è soluzione che la ritirata ma vengono inseguiti e nonostante il numero desse ragione agli spagmoli, i portoghesi ebbero la meglio.
A sud Marsiglia viene assediata dai Francesi ma il comandante respinse subito l' attacco visto le forze nettamente a nostro favore, questo gesto di sfida venne ricambiato con l' assassinio di tutti i generali o familiari in circolazione.
Su tutti i fronti le truppe spagnole vengono attaccate anche se in ritirata, il generale LOPO rifugiatosi nel fortino costruito nei pressi di Bordeax viene assediato e solo grazie all' arrivo dei rinforzi riesce a liberarsi senza grosse perdite.
Le brutte notizie non arrivano mai sole nel 1217 il morbo toccava Santiago uccidendo 2191 civili e i milanesi diregevano numerose truppe verso marsiglia: "miei generali anche l' assedio di Marsiglia è imminente, ormai il triangolo maledetto Porto-Franco-Milanese è uscito allo scoperto, non possiamo perdere posizioni, il nostro intresse era altrove (ndr sud italia) ma purtroppo dovremmo abbracciare altri territori col la forza, preparatevi ad uno scontro che porterà alla gloria!!!":





03/02/2009 18:32
 
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diatruggi milano!!!!!!!!!!! hai tutto l'appoggio di bisanzio!!! [SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715]



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03/02/2009 19:05
 
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Re:
Eraclio Imperatore Romano, 03/02/2009 18.32:

diatruggi milano!!!!!!!!!!! hai tutto l'appoggio di bisanzio!!! [SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715]







09/02/2009 11:44
 
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Un errore imperdonabile!ora hai contro tre grandi nazioni che ti potranno dare filo da torcere ma se con le armi della diplomazia riuscirài a porre fine alle ostilità con il triangolo maledetto sono sicuro che riuscirài a conquistare la Sicilia e il sud Italia senza troppi problemi. Il mio modesto consiglio è quindi quello di ottenere una tregua con i franco-porto-milanesi, magari stabilendo anche trattati commerciali, e invadere il sud Italia.
18/02/2009 13:57
 
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Stiamo arrivando all' estate del 1217 quando le previsione si concretizzavano Marsiglia viene assediata, un piano per aiutare le truppe presenti viene preparato e messo in pratica.
Gli uomini vengono imbarcate da Barcellona e, una volta sbarcate vengono dirette contro i Milanesi ma, un errore fatele costa la città e la vita ai soldati: "delle unità che dovevano partire solo la metà venne imbarcata quindi, la disfatta non si potè evitare visto l' esiguo numero di uomini presenti alla battaglia".
Come era potuto accadere tutto ciò il Rè non poteva spiegarselo ma qualcuno aveva fatto si che le navi partissero prima del carico completo !!!!!!
In tutto questo il Rè di Spagna Sebastian riuscì ugualmente a trovare la voglia di effettuare di persona il 3° assedio di Bodeaux, il successo non era scontato ma, grazie all' esperienza acquisita i Porteghesi non ebbero scampo alla furia del comandante in capo e furono sterminati finalmente.
Le trattative diplomatiche vengono aumentate per cercare di avere attenzione solo sulla conquista della penisola Italiana. Vengono offerti 200 fiorini per 20 turni agli Inglesi per farsi che tengano occupati i francesi e ciò, grazie alla serietà Inglese avviene poi, Estefania di Navarra riesce a maritarsi con Giorgio Cremosano figlio legittimo del Rè Milanese: "i lombardi divenatano alleati per matrimonio".
Essendo presenti, con questo generale, in Italia veniamo a conoscenza della presa di Roma da parte dei Mori, mandato il miglior diplomatico al capezzale del regnate chiediamo la città per 10.000 fiorini.
Dopo un lungo andiriviene alla corte mora otteniamo ciò che richiesto, subito la città viene offerta a Sua Santità così da ritornare ai massimi livelli di considerazione da parte del papato: "visto lo sgarbo fatto in quegli anni avendo attaccato i Siciliani e avergli preso senza fatica e indugio Ajaccio".
Nel 1226 l' ormai famoso diplomatico Jose Nemes viene incaricato di ofrire soldi in cambio di attacchi da parte bizzantina contro i Milanesi e da parte dell' Impero contro i Francesi, tutto questo nella speranza che questi stati occupati nelle loro piccole guerre non dessero fastidio alle nostre mire.
L' anno successivo una mossa di El Murabitun preoccupa la nobiltà spagnola: truppe more attraccano a Palma mentre una parte rimane imbarcato vicino all' isola e viene bloccato il passaggio sulle colonne d' ercole così da impedirci movimenti in terra mora.
Grazie alla supremazia navale Palma viene rinforzata, le navi nemiche potrebbero essere affondate ma così verrebbe rotta la tregua, allora si preferisce aspettare la mossa del non ancora nemico ufficiale.
La reazione è immediata ma inaspettata, tutte le truppe vengono ritirate e il blocco eliminato, per ora la tregua è salva.
Oltre ai problemi esterni al regno si hanno problemi interni di religione a Cordova e Siviglia così, vengono inviti nei territori due vescovi e tre sacerdoti per convertire la popolazione e risistemare l' ordine pubblico, tutti gli Iman nella zona vengono uccisi senza pietà.
1230 essendo Ajaccio una roccaforte vengono addestrate truppe per l' attacco a Cagliari e in primavera vengono fatte salpare, al comando il buon Giorgio Cremosano invia una spia in città e capisce subito che è impossibile un assedio così decide per una attraversata del mediterraneo fino ad arrivare sulle coste dell' africa nei pressi di Annaba.
La torta è a portata e il momento pripizio visto l' esiguo numero di truppe a difesa della città così, il generale dichiara rota la tregua coi Mori e nel giro di due anni conquista Annaba e Mahdia.
Grazie alla presenza di ponti, passaggi obligati, riesce ad organizzare battaglioni di picchieri e spadaccini in grado di fermare la controffensiva mora prima delle città mentre, memore di ciò che aveva subito da parte mora, Sua Maesta blocca l' accesso del Regno sulle colonne d' Ercole.
Il bel tempo aiuta gli eserciti in marcia così, da Annaba e Toledo partono truppe alla volta di Fes e di Bugia con lo scopo di indebolire El Murabitun che, comunque col le sue piccole offensive è sempre una zanzara fastidiosa.
Nel 1234 un' altro tassello diplomatico viene messo a segno, in cambio di pochi spiccioli i Milanesi ofrono un' offensiva contro i Siciliani.
Nel nord del regno i Danesi danno prova di coraggio entrando nei territori affrontandoci a campo aperto ma loro malgrado si trovano malpartiti e come arrivati sono spariti !!!!!!
In compenso questo affronto comporta un guadagno di 200 fiorini per 20 turni + 2000 in contanti e diritti commerciali per concedergli una tregua.
Giunto l' anno 1237 prima dell' inverno, le città more cadono senza fare polvere ma senza motivo la popolarità nel papato scende di nuovo, certo le nostre scaramucce coi Siciliani devono aver fatto la loro parte infatti, veniamo richiamati nel riappacificarsi coi fratelli cristiani.
Nelle condizioni attuali e conosciuti i nostri propositi non è di nostro gradimento questo intervento così il nuovo reggente succeduto Rè Sancho opta per una soluzione "diplomatica" chiamando a corte i suoi migliori diplomatici:
"Assassino Critian dovrai cercare il preferato Paul il missionario mentre tu assassino Amerigo entra a Roma, al momento opportuno riceverete il mandato, ricordatevi che questo incontro non è ami avvenuto !!".
In effetti con l' uccisione del preferato sarebbe entrato tra i tre papabili per l' elezione a successore di S. Pietro Hernan Ferrandes vescovo spagnolo e, con la morte del Papa, avendo sei tra vescovi e sacerdoti nel collegio cardinalizio, la nomina a sommo pontefice sarebbe a dir poco stata una passeggiata.
In attesa degli eventi, per tenere buono il papato il Rè accetto di partecipare alla crociata indetta e invio le truppe più scarse con a comando un generale ancora più scarso onde evitare perdite di uomini importanti.
Giunte, nel 1940, nei pressi di Tlemcen le truppe assetate dal deserto assediarono la città e in poco tempo la conquistarono anche se molte furono le diserzione per la perdita di tempo occorsa nella conquista e non votata alla santa crociata.
Lo stesso anno vengono conquistate Fes e Bugia, mentre i nostri "diplomatici" arrivarono a destinazione……………………………………………..





18/02/2009 14:28
 
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nel 1940



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18/02/2009 16:19
 
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18/02/2009 19:47
 
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wow bell'impero davvero complimenti [SM=x535693]


PS: se vuoi puoi commentare la mia cronaca spagnola, dove invece la scoperta dell'america c'è...
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 18/02/2009 20:13]



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



18/02/2009 20:21
 
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Ottima mossa conquistare il Maghreb. Ora sei diretto su Francia e Libia?
18/02/2009 22:30
 
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Caro amico il mio scopo, ricordandoci che è un gioco, è seguire le orme storiche sbarcando nel sud Italia per la conquista dei territori Siciliani.
Il resto devo farlo perchè mi costringono le altre nazioni infatti, quel pezzo di Francia che ho conquistato mi è servito per annientare i Portoghesi che non ne volevano sapere di vivere in pace.
La stessa cosa mi succede con il El Murabitun ma ripeto la mia priorità è la conquista del Regno siciliano.
Staremo a vedere se arrivo prima io in sicilia o esce prima Bellum Crucis 5 ..........................................................

[SM=x535724] [SM=x535724]



[Modificato da Jean de Avallon 18/02/2009 22:40]





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