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Cronache di Guerra: Per gli dei del Nord

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2009 18:26
16/11/2008 13:11
 
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Di come i pagani Lituani fermarono le lance cattoliche
(Modalità difficile/difficile)
1250, vent'anni dall'inizio delle Crociate Teutoniche in Europa Orientale: quella che appare al Granduca Mindaugas, signore di Vilnius e servitore di Perkunas, è una patria solo apparentemente integra, di fatto gravemente minacciata alle sue stesse basi: i Cavalieri Teutonici erano negli anni addietro sbarcati sulle coste della Prussia e dell'Estonia, ed avevano strappato con il sangue le province un tempo appartenenti alla gloriosa nazione baltica e ai camerati di Novgorod.
I gran maestri dell'Ordine Teutonico erano finanziati da mezza Europa Occidentale, e godevano del favore della Polonia, che ambiva a spartirsi le terre lituane insieme ai Teutoni, col pretesto di condurle sotto il Dio di Roma.

Ora i Tedeschi sono stanziati in Prussia, a Konigsberg, nella loro lingua 'La montagna del Re', e il Granduca esige il ritorno di queste terre sotto la nazione lituana.
Dopo aver risanato l'economia locale con la ricostruzione delle strade, dei granai e dei campi andati distrutti con le precedenti invasioni, allestì nel 1253 un nutrito esercito di arcieri a cavallo, lanceri, militi e cavalieri tartari, per partire alla volta di Konigsberg.
L'obbiettivo non era però volgere alla conquista delle città prussiane, come la presenza di catapulte avrebbe potuto fare intuire, bensì affrontare in campo aperto le truppe germaniche, soverchiarle col numero e la strategia e massacrarle fino all'ultimo uomo. I soldati tedeschi erano ben equipaggiati, ma non numerosi, ed una volta prosciugate le forze prussiane le ambizioni del Granduca sarebbero state coronate
Con suo figlio Vaisvilkas e il generale Cezaris arrivarono fino a Tannenberg, dove affrontarono l'esercito tedesco di Dietrich, Maestro delle Armi dell'Ordine. La battaglia fu una decisiva vittoria lituana, grazie all'opera di continuo bombardamento della retroguardia germanica ad opera degli arcieri lituani, mentre il Granduca e suo figlio, insieme ai soldati di terra, sterminarono gli arcieri e la cavalleria leggera nemica. Non fu neppure necessario fare intervenire la nutrita retroguardia di Cezaris.

La vittoria a Tannenberg, nel 1256, aprì uno sbocco verso la Prussia, ma gli eserciti teutonici erano ancora numerosi e se anche i due eserciti lituani (del Granduca e di Cezaris) si fossero separati, da soli non avrebbero potuto far fronte contro il nemico

Frattanto, un diplomatico russo visitò Vilnius, proponendo un'alleanza tra Novgorod e la Lituania. Il nipote del duca, Tautydas, accettò con entusiasmo, proponendo un carattere fortemente anti-teutonico all'alleanza tra le due nazioni. Furono pianificati dei piani di spartizione delle terre teutoniche, assegnando la Prussia alla Lituania e le coste estone-lettone alla Russia in caso di vittoria contro i germanici
Per vincere la crisi economica che comportava sfamare un esercito così numeroso con un'economia così precaria, furono intrattenuti rapporti commerciali con l'Orda d'Oro di Kiev, la Polonia e il Sacro Romano Impero. Il paganesimo lituano però impediva di stipulare nuove alleanze con altre fazioni

Nel 1258 le due ali dell'esercito si scontrarono nuovamente con i tedeschi nella foresta di Grodno. La cavalleria pesante teutonica, abituata a combattere in campo aperto, non riuscì a caricare i nemici in mezzo alla foresta, e i lancieri estoni li sorpresero facilmente, uccidendo così Albert di Sassonia, un altro membro dell'Ordine Teutonico. Essendo le finanze lituane in ribasso, i prigionieri catturati furono ceduti alla Prussia in cambio di un buon riscatto.

Nel decennio successivo l'economia iniziò a rifiorire, furono edificati templi in onore a Perkunas Padre del Nord e Signore della Guerra contro i Malvagi e a Dievas Il Primo Cavaliere e Protettore di ogni Combattente per la Libertà.
Nel 1263 un'altra battaglia, stavolta nei pressi di Konigsberg, contro il Vicemaestro Friedrich di Prussia, prese luogo in una foresta, e vi parteciparono il Granduca e suo Figlio.
Sebbene fu un'inevitabile vittoria, dove gli arcieri prussiani e la cavalleria leggera tedesca furono sterminati, Vaiskilvas fu ucciso in combattimento contro Friedrich e i suoi schierani.
Pazzo di dolore e furia, il Granduca ordinò di catturare vivo il maestro Friedrich.
Al termine della battaglia, lo portò nei pressi di Palanga, dove fu giustiziato insieme agli altri prigionieri. Ma questi ultimi furono finiti a colpi di frecce, mentre una volta che il cadavere di Friedrich fu pubblicamente esposto dopo l'esecuzione, persino i cani ebbero disgusto della sua carcassa
Non di meno, il consigliere del defunto Principe, che aveva condotto eroicamente il battaglione dopo la morte di questi, fu appuntato generale in carica e consigliere del Granduca


I rapporti con la Polonia erano andati col tempo incrinandosi, fino a che nel 1257 il Duca Vlàdislav di Cracovia attaccò il piccolo villaggio di Vilkaviskis, a poche decine di miglia dalla città di Hrodna.
I nobili di Vilnius lo fecero sapere al Granduca, timorati dei pericoli di una guerra su due fronti.
Ma che il Granduca, che nel 1266 aveva riportato una splendida vittoria sul lago Lanka, a sud di Palanga, faceva notare che l'esercito polacco, seppur non particolarmente obsoleto, era gestito da generali incapaci, e la superiorità strategica lituana avrebbe facilmente avuto ragione del numero polacco.
Il villaggio fu infatti facilmente difeso: i soldati polacchi per arrivarvi dovettero salire su un lungo pendio, venendo continuamente esposti agli arcieri nemici, e una volta saliti, stanchi e decimati, furono mandati in rotta dalle fresche milizie del villaggio

Un doppio assedio su Palanga e Vilnius, mentre il Granduca era ridisceso in Prussia per conquistare Konigsberg, spinse il Generale Oskaras di Minsk, che era salito a Nord-ovest con le sue truppe di cavalleria, a combattere e sconfiggere prima il debole esercito che assediava Vilnius, poi a richiamare le truppe del Granduca per difendere l'esercito contro Palanga, comandato dall'Oberkommander Heinrich di Riga.
Un ritardo dell'arrivo dei rinforzi mise la sicurezza della città in grave pericolo, ma stranamente i germanici non approfittarono di quest'errore.
Nel 1270 si arrivò così alla battaglia di Palanga, una delle più schiaccianti vittorie lituane fino ad allora. 52 morti lituani contro 421 tedeschi. Tutta l'armata, in sostanza.

A Konigsberg era intanto sbarcato il Duca Charles di Inghilterra, inetto generale volto a ritagliarsi un ruolo di rilievo nella Crociata.
Le vittorie del Granduca crearono l'idea, in contrapposizione alla Crociata Teutonica per cristianizzare i perfidi pagani dell'Est, di una guerra patriottica per liberare le terre baltiche dal giogo militarista e sanguinario dei Germani.

Nel 1272 il Granduca Mindaugas fu attaccato a sorpresa dal Duca Charles, in Prussia Orientale. La battaglia dei Boschi Fatui, la più sanguinaria di tutte, vide cavalieri tartari contro cavalieri bavaresi, arcieri prussiani contro arcieri lituani, picchieri estoni contro picchieri sassoni, arcieri a cavallo contro cavalleria pesante, i Cavalieri dell'Annunziata contro i Fedeli di Perkunas

A prezzo di 230 caduti, l'armata del Duca Charles e del Generale Karl furono annientate, e loro stessi sconfitti in duello da Mindaugas e dal secondogenito Replys.
Ora la strada per Konigsberg era spianata.
La città cadde nel 1274, dopo pochi mesi di assedio, sotto i colpi di 640 truppe lituane contro 150 tedeschi. Dopo 50 anni, la Prussia era di nuovo lituana. Nonostante la volontà di alcuni nobili di Vilnius di perseguitare i cattolici di Konigsberg e reinstaurare il culto di Perkunas con la forza, il Granduca fu misericordioso.
L'anno dopo partì per i Laghi Nemunas, per fronteggiare le ultime divisioni teutoniche rimaste sulle coste baltiche.
La vittoria arrise alla Lituania a prezzo di poche perdite, ad eccezione della cavalleria che perse diversi membri sotto le lance germaniche, ma l'ormai sessantenne Mindaugas, dopo tante marce forzate e sotto il gelido inverno che era disceso nei paesi baltici, non riuscì a fermare la spada del Hochmeister Adolf di Svevia, venendo così sbalzato da cavallo e finendo a ridosso del lago ghiacciato, sotto gli sguardi increduli dei suoi soldati

Ma quello fu solo l'ultimo atto di orgoglio di un battaglione tedesco ormai sconfitto. L'Hochmeister fu catturato e giustiziato, la sua testa inviata alla rocca di Thorn, la cattedrale di Konisberg venne distrutta come rappresaglia per la morte di Mindaugas (al suo posto sorse un tempio di Giltine Il Valoroso Paladino) e il corpo del Granduca fu riportato a Vilnius, dove ricevette un solenne funerale, come mai era stato offerto a nessun eroe della Lituania

Nel 1282 la città di Hrodne respinse un nuovo attacco polacco, distruggendo con frecce infuocate l'ariete nemico e mandando in fuga la fanteria avversaria, ma due anni dopo i Mongoli dichiararono guerra alla Lituania per solidarietà alla Polonia alleata
La città già indebolita fu espugnata, e la notizia delle città teutoniche del nord che stavano cadendo sotto l'avanzata dei fratelli di Novgorod rincuorò poco la nobiltà di Vilnius, che predispose un attacco per riconquistare Hrodne, radunando un esercito nel 1283 e ponendolo all'assedio della città

La Lituania nel 1284

16/11/2008 22:51
 
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Complimenti per tutto, strategia e narrazione.




31/10/2009 18:26
 
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buona tattica forse un po avventata ma come si puo vedere dal risultato di indubbio successo
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