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La Libia: siamo gli unici che paghiamo una ex colonia?

Ultimo Aggiornamento: 22/10/2008 21:53
18/10/2008 20:41
 
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Ebbene, gli italiani, colonizzatori della Libia dal 1911 al 1945, hanno compiuto alcuni abusi e diverse persercuzioni, alchè il governo del leader libico Gheddafi ha chiesto non solo il risarcimento per i danni di guerra, ma anche fondi per la costruzione di strade, ferrovie e altre infrastrutture. Quel che mi chiedo è....perchè solo noi? Inghilterra, Francia, Belgio e tanti altri paesi hanno causato devastazioni e stermini peggiori di tutte le colonie italiane messe insieme, ma loro non pagano nulla perchè? io vorrei la vostra opinione perchè secondo me non è qualcosa di molto giusto



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



18/10/2008 20:51
 
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perchè le ex-colonie inglese (e degli altri stati) soffrono la fame e non hanno risorse e non hanno proprio il minimo potere per smuovere un tasto potente e autorevole.

Le ex-colonie italiane (mica Mussolini si è chiesto perchè non le hanno cagate nessuno) facevano schifo prima di noi ed erano inutili con noi e abbiamo subito più danni noi quasi che loro. La libia essendo che ora ha il petrolio e visto che c'è gheddafi è diciamo "potente" quanto basta a chiiedere a uno stato idiota come il nostro i risarcimenti.

Gli altri stati se li fanno un richiesta del genere li mandano a quel paese senza fare mediazioni.

Calcola poi che la Libia è vicinissima all'Italia e i libici scassano la minkia sequestrando le navi dei pescatori che entrano nelle loro acque e il governo italiano invece di prendere la cosa in manier autorevole facendosi sentire hanno pagato soldi per levarsi il pensiero



LA MIA GALLERIA DI IMMAGINI EDITATE E ORIGINALI DI MEDIEVAL 2: TOTAL WAR

19/10/2008 09:39
 
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il bello è che il petrolio in libia l'hanno scoperto DOPO che l'italia l'ha lasciata; avevamo una colonia stramigliardaria ma non sfruttata [SM=x535696]



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19/10/2008 10:44
 
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Il "dopo-colonialismo" è una questione complessa, L'Inghilterra ha cmq costitutito il Commonwealth, che è ancora attivo, garantendo una linea politica economica e diplomatica "privilegiata" verso le ex colonie, con un atteggiamento più paternalistico che non di volontà di risarcimento, una scelta molto intelligente, possibile anche grazie al suo enorme peso politico internazionale.

La Francia ha risarcito le colonie nord africane, scegliendo poi una politica di integrazione ed accoglienza, che tra alti e bassi, ha cmq garantito una cospicua forza lavoro negli anni del boom economico ('50-'60). Basta dare un'occhiata alle composizioni "etniche" delle compagini sportive di squadre francesi per farsi un'idea dell'evoluzione del processo.
In ogni caso l'atteggiamento verso le colonie è stato comprensivo, conciliatorio ma mai remissivo, come per l'Inghilterra grazie al peso politico e ovviamente militare, quest'ultimo non certo da trascurare.

Stiamo cmq parlando di due paesi vincitori nell'ultimo conflitto mondiale.


L'Italia.... beh noi siam quelli che abbian restituito la stele di Axum, ci siam fatti mandare allegramente qualche missile al largo di Lampedusa dalla Libia lasciando agli americani il compito di difenderci, bisogna considerare che soprattuto in Libia oltre alle innegabili persucuzioni abbiamo anche costruito l'80% delle infrastrutture tuttora presenti, subiamo un'immigrazione selvaggia non regolata, o cmq regolata da vacui trattati che vengono regolarmente disapplicati dalla Libia dell'Albania, insomma è l'Italia, basta la parola no?




19/10/2008 11:28
 
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bella roba, la libia non solo ci ha superato in potenza, ma richiede pure risarcimenti [SM=x535725] . Ma dove diavolo viviamo?



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19/10/2008 14:40
 
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Re:
LunaRossaTraiano, 19/10/2008 10.44:

Basta dare un'occhiata alle composizioni "etniche" delle compagini sportive di squadre francesi per farsi un'idea dell'evoluzione del processo.
.





???ma la francia non è in africa???
io credevo che la francia fosse in africa [SM=g27825]

almeno basandomi su ciò che ho visto ai mondiali la sensazione era quella [SM=g27820]







"chi non ha paura della morte, non muore!"

"ci sono due cose infinite:l universo e la stupidita umana, ma della prima non sono sicuro!"

"fratelli, quel che facciamo in vita, riecheggia nell eternita"
19/10/2008 15:10
 
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Gheddafi ci vende il gas, ( come anche a mezza Europa ), fondamentale viste le bizze che fanno i Russi, oltre che il petrolio ( la total è di sua proprietà ), ed è uno dei maggiori finanziatori di alcune banche italiane, recentemente è divenuto il 2° azionista della cariplo.

Per quanto riguarda l' Italia in Libia buona parte di quanto si dice è uno strascico propagandistico.

Se non erro in Libia siamo riusciti a fare di meglio degli altri paesi colonizzatori, come i campi di concentramento ( si proprio di concentramento ) prima dei tedeschi, in cui è morta + della metà della popolazione Berbera, questo perchè il generale che comandava le truppe italiche trovandosi in difficoltà contro una popolazione nomade decise di rinchiuderla completamente inclusi donne e bambini ( peccato si scordasse di dargli da mangiare ).

Inoltre la la propaganda del tempo dipinse con toni razzististici e denigratori l' arabo infido e primitivo, l' unico che si mosse a favore delle popolazioni arabe fù il maresciallo Balbo che inviato dal duce ( fù + un esilio, Balbo era una figura che offuscava quella di Mussolini ), comincio una contro campagna di integrazione, ma poi scoppio la guerra.

Le mitiche infrastrutture costruite in Libia dall' Italia consistono di un' unica strada che da Tripoli doveva portare in Cirenaica, mai ultimata e per lo + costituita da un sentiero, infatti le truppe italiane contro gli inglesi avevano problemi di approvigionamento, perchè i già pochi rifornimenti che passavano dall' Italia in Libia spesso si perdevano.

Al contrario la Libia oggi ha ottime strutture, per esempio, Tripoli è una città disegnata senza un' incrocio o un semaforo, tramite una struttura di sopraelevate e gallerie.
[Modificato da LordHarald 19/10/2008 15:12]




19/10/2008 20:51
 
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Re:
LordHarald, 19/10/2008 15.10:

G

Le mitiche infrastrutture costruite in Libia dall' Italia consistono di un' unica strada che da Tripoli doveva portare in Cirenaica, mai ultimata e per lo + costituita da un sentiero, infatti le truppe italiane contro gli inglesi avevano problemi di approvigionamento, perchè i già pochi rifornimenti che passavano dall' Italia in Libia spesso si perdevano.

Al contrario la Libia oggi ha ottime strutture, per esempio, Tripoli è una città disegnata senza un' incrocio o un semaforo, tramite una struttura di sopraelevate e gallerie.



Guarda che la Libia è stata da noi invasa a partire dal 1911, è chiaro che poi si è costruito anche dopo, ma quasi tutto quel (poco per carità) che c'era nel '42 era "made in Italy" altro che propaganda, anche perchè la presenza stessa di coloni italiani col tempo divento massicia, ed era gente che andava la' principalmente per lavorare, no pe sfruttare le inesistenti risorse ed economie locali...
[Modificato da LunaRossaTraiano 20/10/2008 00:06]




19/10/2008 21:25
 
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la francia ha represso inizialmente in maniera durissima le insurrezioni delle colonie, uccidendo e sterminando: ma loro li pagano sti debiti che hanno? e i belgi sul congo? e(ma forse mo esagero) gli spagnoli in america latina?



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20/10/2008 01:14
 
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Re: Re:
LunaRossaTraiano, 19/10/2008 20.51:



Guarda che la Libia è stata da noi invasa a partire dal 1911, è chiaro che poi si è costruito anche dopo, ma quasi tutto quel (poco per carità) che c'era nel '42 era "made in Italy" altro che propaganda,




QUALI ???




20/10/2008 04:51
 
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Secondo mè, è un "contentino" dato a Gheddafi per permetterci di ottenere contratti per petrolio/gas e far sì che controllino meno peggio l'emigrazione verso l'Italia...
Ciao
Totola



20/10/2008 09:37
 
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Molto interessante questa discussione; con spunti molto precisi e puntuali.

Nel mio piccolo, avendo spesso a che fare con la Svizzera, faccio notare che questo piccolo Paese è in rotta totale con Gheddafi&Famiglia per alcune vicende giudiziarie che riguardano il figlio: loro, forti della banche, possono permettersi anche questo!



20/10/2008 09:50
 
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Spunto di riflessione:

- www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/10/unicredit-cena-libici-palenzona.shtml?uuid=a57fd472-9e07-11dd-a746-ba386f664334&DocRulesVie...

- www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/10/eni-fondi-sovrani-libici.shtml?uuid=90f0e4ee-9e0f-11dd-a746-ba38...

Signori, volenti o nolenti il mondo è cambiato. Gli equilibiri geopolitici e gli assetti internazionali sono in fase di ridefinizione.

I latini dicevano "pecunia non olet".

[Modificato da XXI Rapax Britannicus 20/10/2008 09:51]




www.rapax-totalwar.com
Su Men Of War: [A][GIO]-Max
Clan [A][GIO]: www.gioscup.net
TOTAL GAMES ITALIA - Sez. Men of War www.totalgamesitalia.com
20/10/2008 11:06
 
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Non avendo troppo tempo intanto posto questo nota tratta da wikipedia, giusto la prima a portata di mano, sul colonialismi italiano in Libia:

P.S. Piccola nota, ma le famiglie italiane espulse a forza da Gheddafi nel 70' chi li ha mai adeguatamente risarcite?



Il Regno d'Italia dopo la prima guerra mondiale avviò una colonizzazione che ebbe il culmine, sotto l'impulso di Mussolini, soprattutto verso la metà degli anni trenta con un afflusso di coloni provenienti in particolare da Veneto, Sicilia, Calabria e Basilicata. Nel 1939 gli italiani erano il 13% della popolazione, concentrati nella costa intorno a Tripoli e Bengasi (dove erano rispettivamente il 37% ed il 31% della popolazione).

Con gli Italiani si ebbe un incremento del cattolicesimo in Libia, grazie anche alla creazione di numerose chiese e missioni. Il Vicariato apostolico di Tripoli del vescovo Camillo Vittorino Facchinetti nel 1940 soprassedeva a circa un quarto del totale della popolazione della Libia italiana (includendo i coloni italiani).


Rovine del teatro romano di Sabratha, vicino Tripoli, ristrutturato durante il FascismoIn Libia gli italiani costruirono in meno di trent'anni (1912-1940) una notevole infrastruttura (strade, ponti, ferrovie, ospedali, porti, edifici, ecc..) e l'economia libica rifiorí ad un livello simile a quello goduto ai tempi dell'Impero romano. Numerosi contadini italiani fecero rinverdire terreni semidesertici, specie nell' area di Cirene.

Anche l'archeologia fiorí: cittá romane scomparse (come Leptis Magna e Sabratha) furono riscoperte ed indicate come simbolo del diritto italiano a possedere la Libia già romana. Negli anni trenta la Libia italiana arrivó ad essere considerata la nuova "America" per l'emigrazione italiana.[1]

Nel 1938 il governatore Italo Balbo portó 20,000 coloni italiani in Libia e fondó per loro 26 nuovi villaggi, principalmente in Cirenaica.[1]

Inoltre Balbo cercó di assimilare i mussulmani libici con una politica amichevole e fondó nel 1939 10 villaggi per gli Arabi ed i Berberi libici: "El Fager" (Alba), "Nahima" (Deliziosa), "Azizia" (Profumata), "Nahiba" (Risorta), "Mansura" (Vittoriosa), "Chadra" (Verde), "Zahara" (Fiorita), "Gedina" (Nuova), "Mamhura" (Fiorente), "El Beida" (La Bianca). Tutti questi villaggi avevano la loro moschea, scuola, centro sociale (con ginnasio e cinema) ed un piccolo ospedale, rappresentando una novitá assoluta per il mondo arabo del Nord Africa.


Dopo l' eventuale vittoria contro gli Alleati, la Libia doveva essere parte del progetto fascista di una Grande Italia nella sua sezione costiera (arancione), mentre l'interno sahariano doveva fare parte dell' Impero Italiano (verde)All'inizio della seconda guerra mondiale vi erano circa 120.000 Italiani in Libia, ma Balbo aveva in progetto di raggiungere il mezzo milione di coloni italiani negli anni sessanta.[2] Del resto Tripoli aveva giá nel 1939 una popolazione di 111.124 abitanti, dei quali 41.304 (37%) erano italiani. Italo Balbo nel 1940 aveva costruito 400 km di nuove ferrovie e 4.000 km di nuove strade (la piu nota era la Via Balbia col suo nome, che andava lungo la costa da Tripoli a Tobruk).

Il 9 di gennaio del 1939 la colonia della Libia fu incorporata nel territorio metropolitano del Regno d'Italia e conseguentemente considerata parte della Grande Italia, col nome di Quarta Sponda.


Italiani della Libia [modifica]
Gli Italiani della Libia erano poche migliaia quando Mussolini salí al potere e riuscí a sconfiggere la guerriglia araba, ma dopo la nomina di Italo Balbo a governatore nel 1934 il loro numero si incrementó continuamente fino ad essere quasi 120.000 nel 1940.

La seconda guerra mondiale devastó la Libia italiana e costrinse i coloni italiani a lasciare in massa le loro proprietá, specialmente nella seconda metá degli anni quaranta.

Attualmente gli italiani in Libia sono 22.530, quasi lo stesso numero del 1962, in prevalenza operai specializzati delle industrie petrolifere arrivati a fine anni novanta.

Ecco gli italiani in Libia secondo diverse stime e censimenti:

ANNO ITALIANI PERC. AB. LIBIA FONTE
1936 112.600 13,26% 848.600 Enciclopedia Geografica Mondiale K-Z, De Agostini,1996
1939 108.419 12,37% 876.563 Guida Breve d'Italia Vol.III, C.T.I., 1939
1962 35.000 2,1% 1.681.739 Enciclopedia Motta, Vol.VIII, Motta Editore, 1969
1982 1.500 0,05% 2.856.000 Atlante Geografico Universale, Fabbri Editori, 1988
2004 22.530 0,4% 5.631.585 L'Aménagement Linguistique dans le Monde

Le stime precedenti, soprattutto per quanto concerne il dato riferito al 2004, riguardano i parlanti l'italiano e non i cittadini italiani. Secondo i dati in possesso del Governo italiano e verificabili presso gli Uffici diplomatici e consolari della Repubblica in Libia, gli italiani in Libia negli anni 2000 sono meno di 1.000, poiché la manodopera delle imprese italiane non è ormai più italiana, bensì asiatica. Anche la stima sui parlanti è piuttosto generosa: in linea di massima, parlano italiano le generazioni dei più anziani nelle due grandi città (Tripoli e Bengasi), rimasti in poche decine di vecchi coloni.
[Modificato da LunaRossaTraiano 20/10/2008 11:09]




20/10/2008 23:29
 
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Il vero scandalo è appunto questo, il mancato risarcimento agli italiani.

Gheddafi pensi a finire di pagare le vittime di Lockerbie, volendo se si fosse veramente cercato di fare giustizia, mi sa che avrebbe dovuto risarcire anche noi per Ustica e Bologna. Come bruciò al colonnello la perdita dell'influenza su Malta eh?



____________________________________________

www.sepriumsim.eu // http://www.flickr.com/photos/jarl_hruodbhert/ //
21/10/2008 09:55
 
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è come la storia delle foibe o delle spartizioni della prima guerra mondiale; noi facciamo sempre la figura dei buffoni, mentre gli altri vogliono i risarcimenti noi ci mettiamo una pietra sopra e siamo pronti a pagare gli altri.....



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21/10/2008 11:00
 
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Il trattato è +ttosto complesso, a parte il fatto che in queste cose la giustizia è poco + di una postilla o una mera scusa, ed in realtà si tratta di accordi per il rafforzamento Geopolitico, e non è neanche il primo non so da voi ma i distributori della total sono aumentati all' improvviso dalle mie parti qualche anno fa.

In pratica quest' ultimo consisterà nel risarcimento pecuniario di 5 miliardi di dollari, comprendente la costruzione di un' autostrada dall' Egitto alla Tunisia + delle abitazioni ed altre infrastrutture, ad opera di imprese italiane, che però sfrutteranno in buona parte manovalanza in loco per ovvie ragioni, la fornitura di un radar costruito da Finmeccanica, il pagamento delle pensioni di guerra ai soldati libici che combatterono sotto l' esercito Regio italiano, il pagamento di borse di studio a studenti libici, la creazione di un comitato per il coordinamento politico tra i 2 paesi + uno per il paternariato economico, la restituzione della Venere di Cirene ( che ci faranno non si sa visto che in Libia vige la Sharia che non permette rappresentazioni fisiche della creazione di Dio ), c'è inoltre una serie di postille per regolamentare l' immigrazione clandestina in Italia, per sviluppare una collaborazione industriale, oltre naturalmente alle fondamentali forniture energetiche che da sole valgono il risarcimento, il trattato ha scadenze che vanno dai 25 ai 40 anni.

L' accordo non è economicamente svantaggioso per l' Italia, anzi direi il contrario, tutto dipenderà da come verrà attuato nei prossimi anni, ma vista la già cospicua compenetrazione economica tra Libia ed Italia difficilmente peggiorerà, calcolate che la vantata solidità di molte banche italiane è da imputarsi ad iniezioni di liquidi effettuate dalla banca di Libia.

Come ho detto la giustizia c' entra poco o nulla e i cittadini italiani di Libia se li sono scordati.




21/10/2008 13:40
 
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già le foibe...la libia..tutto questo sempre a nostro discapito. I partigiani iugoslavi hanno occupato l'Istria uccidendo molti italiani. Fossi nel governo non solo chiederei un risarcimento di ogni italiano ucciso dai partigiani ma ritirerei le guarnigioni di pace dalla Iugoslavia perchè secondo me la guerra è ciò che si meritano. Ma non me la prendo con sloveni, bosniaci o kosovari, piuttosto con serbi e croati. Sarò spietato ma questa è giustizia a mio parere. Quanto alla Libia, quasi la metà di tutta la potenza libica attuale è dovuta agli italiani: non a caso è lo stato più ricco d'africa assieme al sudafrica. L'egitto e le colonie francesi nordafricane, le hanno massacrate ma loro non hanno chiesto nulla in cambio. Quando Gheddafi morirà finalmente il mondo forse capirà che i soli che dovevano ricevere giustizia siamo noi! [SM=x535679]



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22/10/2008 09:42
 
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Re:
Eraclio Imperatore Romano, 21/10/2008 13.40:

già le foibe...la libia..tutto questo sempre a nostro discapito. I partigiani iugoslavi hanno occupato l'Istria uccidendo molti italiani. Fossi nel governo non solo chiederei un risarcimento di ogni italiano ucciso dai partigiani ma ritirerei le guarnigioni di pace dalla Iugoslavia perchè secondo me la guerra è ciò che si meritano. Ma non me la prendo con sloveni, bosniaci o kosovari, piuttosto con serbi e croati. Sarò spietato ma questa è giustizia a mio parere. Quanto alla Libia, quasi la metà di tutta la potenza libica attuale è dovuta agli italiani: non a caso è lo stato più ricco d'africa assieme al sudafrica. L'egitto e le colonie francesi nordafricane, le hanno massacrate ma loro non hanno chiesto nulla in cambio. Quando Gheddafi morirà finalmente il mondo forse capirà che i soli che dovevano ricevere giustizia siamo noi! [SM=x535679]




quando morirà Gheddafi ci sarà un altro al so posto; l'Italia non si merita nessun risarcimento e nessuna giustizia dalla Libia o da altri stati; non si possono rivangare le cose passate da decenni e farle uscire solo quando ci interessa a noi; se volevamo risarcimento per le foibe dovevamo chiederlo decenni fa.....

l'egitto e le colonie francesi hanno stretto forti legami soprattutto commerciali e di integrazione con le loro ex madre-patrie, l'Italia non ha fatto niente di tutto questo con la Libia o le altre ex-colonie, perciò una loro richiesta è legittima, non in quanto sia giusta, ma in quanto gli conviene; agli altri stati africani che dici tu conviene cpontinuare in questo modo invece; è solo una questione di interesse

quando morirà Gheddafi verrà ricordato come uno dei più importanti uomini per il futuro dello stato libico e nessuno darà ragione o giustizia all'Italia, perchè la cosa che conta quando si ha un governo non è essere buoni o cattivi, ma portare dei risultati, poco importano i mezzi che lo hanno portato a determinati fini



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Mashiminu, 21/10/2008 9.55:

è come la storia delle foibe o delle spartizioni della prima guerra mondiale; noi facciamo sempre la figura dei buffoni, mentre gli altri vogliono i risarcimenti noi ci mettiamo una pietra sopra e siamo pronti a pagare gli altri.....


La Terra dei Cachi, eh già
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