Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.

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Cronache di guerra: il Patrimonio di San Pietro

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2008 17:56
16/09/2008 20:34
 
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Habemus Papam
Anno 1080
Sua santità il Sommo Pontefice Erede di San Pietro Papa Gregorio VII è la massima autorità religiosa dell'Europa Cattolica oltre che massima potenza politica d'Europa assieme al Sacro Romano Imperatore Germanico. Il Sacro Compito del Papa è mantenere pace e stabilità nel mondo, quale rappresentante di Dio in Terra e favorire la diffusione del cattolicesimo a scapito di ortodossi e musulmani. Ma il nuovo primo consigliere del Pontefice, Eraclio Massimiano, membro della nobile famiglia dei Canossa, ritiene che l'autorità sacra e intoccabile del Papa potrebbe essere comportata sulla Terra se lo Stato della Chiesa si dimostrasse debole militarmente; il Papa in persona prende parte ad una delle tante guerre del suo pontificato, quella contro Firenze(1080), che si conclude con l'entrata in portantina di Gregorio VII seguito da Eraclio e dai vari cardinali, vescovi e principi del Lazio a cavallo. Altre campagne militari vengono svolte tra il 1081 e il 1083 e si concludono sempre in modo positivo per i soldati di Cristo impegnati nei loro doveri morali e religiosi: la guerra a non veri cristiani, che permette la conquista della Sardegna e della Corsica. Cardinali e sacerdoti minori svolgono, in particolare nei territori del Sacro Romano Impero a Bologna, loro alleato, un opera di diffusione della fede cattolica che permette l'aumento dei credenti del 6 percento in soli 2 anni. Eraclio inoltre crea strade e porti, trasforma Cagliari e Aiaccio in città e Firenze in castello, per avere due centri produttivi difficili da occupare e una potente fortezza per la sottomissione di altri staterelli. A Roma vengono costruite strade lastricate e mercati, inoltre vengono addestrati nuovi uomini, pronti a tutto pur di servire il loro Dio in Terra.
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 16/09/2008 21:18]



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



16/09/2008 20:39
 
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Il latino e i riferimenti sacri lasciano un pò a desiderare ( [SM=x535719] ) ma una campagna pontificia era davvero una chicca che non poteva mancare! [SM=x535693]
Bravo Eraclio! [SM=g27822]



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
16/09/2008 20:47
 
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Sarebbe Habemus Papam difatti [SM=g27827]

Pur non amando i Papisti riconosco l'originalità di una campagna sul Papa, comunque [SM=g27823]
Ma intendi espanderti a danno di Milanesi, Veneti e Tedeschi? Io punterei più sulla Sicilia
17/09/2008 16:02
 
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Inquisitori e Crociate
La chiesa cattolica del periodo era in grande fermento, ed Eraclio, primo consigliere di sua Santità, voleva che alcune regioni del Mediterraneo tornassero cristiane. Con un abile mossa militare egli si impacronì di Tunisi e suito vennero inviati sacerdoti per convertire la popolazione al Cristianesimo: solo nel 1095 era stata convertita il 20 % della popolazione tunisina. Il papa ritenne necessario allora indire una crociata su Antiochia e venne rafforzato in maniera drastica(uccisione in un solo anno di 15 personaggi importanti tra qui lo stesso Sacro Romano Imperatore Henrich) il tribunale dell'Inquisizione che seminò il terrore in Lombardia, Romagna e Francia per molti anni. Ma l'opera purificatoria degli Inquisitori andava di pari passo con la conversione, forzata o no, di migliaia di discredenti e di musulmani. Un giovane generale, Lamberto, si mise alla testa della grande armata crociata che doveva prendere Antiochia; ma la flotta egiziana sconfisse quella crociata presso Smirne e costrinse, per ragioni di sicurezza, a sbarcare gli uomini per farli proseguire a terra(difatti poco dopo la flotta venne intercettata e distrutta dai musulmani). Tra mille diserzioni, cambi di persorso, briganti, finalmente l'esercito crociato, sfiancato, affamato ma orgoglioso, si schierò sotto le mura di Antiochia: la Grande Croce portata per incoraggiare i guerrieri di Cristo si illuminò e con un grande coraggio e una sincera commozione le armate cristiane entrarono nella città compiendò un enorme massacro tra civili e militari e ditruggendo molti monumenti per prelevare denaro. Alle ore 12 di quello stesso giorno del 1101, Lamberto il Crociato divenne Principe di Antiochia.



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

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« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



17/09/2008 19:52
 
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Forte, e complimeti anche per questa ulteriore scelta inovativa.

Come al solito, gli spostamenti di truppe via mare sono pieni di insidie. Io li uso sempre malvolentieri perchè, salvo svenarsi per allestire e mantenere una flotta mostruosa, è facile navigare dritti verso al disastro.




17/09/2008 20:57
 
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Non è detto che siano pieni di rischi...l'importante è non essere in conflitto con fazioni molto potenti sul mare, o comunque un esercito crociato non si può certo portare su delle zattere

Chi ti sei inimicato? L'Egitto?
17/09/2008 21:52
 
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1103-1105 Un epoca di sangue papale
Nel 1103 dopo soli due anni dalla nascita del Principato Pontificio di Antiochia con sovrano Lamberto il Crociato, morì Gregorio VII il Grande, papa impulsivo, espansionista ma legato a Dio e alla Chies più della sua stessa vita. Le elezioni papali sancirono l'ascesa al soglio Pontificio di un Magiaro, Martino I, che subito organizzò piani per sfruttare Antiochia come base per colpire direttamente l'Impero Bizantino, in quel periosìdo in guerra con i Magiari; Eraclio lo osteggiò, in quanto i suoi piani comportavano un abbandono del fronte italiano per concentrare le forze sante contro altri cristiani, anche se ortodossi; il Primo Ministro si stava già preparando per eliminare Sua Santità quando venne preceduto: Martino I veniva trovato morto nella sua camera ad opera di un assassino straniero. Nel 1104 veniva eletto un nuovo papa, Niccolò I, questa volta Laziale e quindi più cauto e attento ai problemi dello stato. Eraclio ritenne opportuno marciare contro i siciliani, che avevano preso Bologna e che ora si proponevano di unificare la penisola sotto lo stemma normanno di re Simone, tuttavia, senza attendere ulteriori piani, il Papa uscì all'improvviso da Roma, sbaragliò i siciliani, che non si aspettavano questo attacco e strinse d'assedio Napoli. I siciliani non tardarono a reagire e tentarono una disperata sortita:
Le forze papali si disposero in modo che il centro retrocedesse e le due ali circondassero l'esercito nemico mentre la cavalleria con alla testa il papa, doveva sgretolare i fianchi nemici. Come previsto i balestrieri nemici si ritirarono all'urto del Papa e i cavalieri appiedati dei normanni si intrappolrono tra la fanteria e la cavalleria che nel frattempo era tornata ad appoggiare il resto dell'eserctio attaccando da dietro i siciliani. Le armate pontifice infine caricarono in massa contro il secondo esercio siculo, e in questa carica morì lo stesso papa dopo nemmeno un anno di papato. Le armate papali entravano a Napoli e annettevano tutto il Sud e nel frattempo il Principato d'Antiochia si impadroniva di Aleppo, importante fortezza in Terrasanta. Nel 1104 veniva eletto papa il veneziano Abate I che consolidò i domini italici battendo i milanesi via mare presso Cagliari.



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17/09/2008 22:00
 
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Che papi guerrieri! Meglio di Rambo![SM=x535715] [SM=x535715] [SM=x535715]



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
18/09/2008 15:16
 
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Italia Papale e sfida in Terrasanta
Nel 1110 moriva papa Abate I, un papa attento ai problemi del suo stato e a quelli relgiosi, ma anche molto tollerante dato che diminuì sensibilmente il potere dell'Inquisizione, che esisteva ancora ma che condannava la gente solo dopo processi lunghi e dibattuti e a volte richiedendo solo un pagamento in denaro, invece della morte. Il suo successore Oddone I, un danese, dopo aver respinto un'assedio siciliano dall'appena conquistata Napoli, batteva questi ultimi e Bologna e faceva occupare la città, compiendo, una vera unificazione della Penisola italica. In Terrasanta la vita del giovane Principato di Antiochia era messo a dura prova dalle rivolte musulmane ad Antiochia e dalla pressione egiziana; per spezzare una volta per tutte questa pressione venne occupata Acri, imponente fortezza quasi imprendibile, su un altura facilmente difendibile. Poi il principe prese la drastica decisione di abbandonare Antiochia per poi stringerla nuovamente d'assedio con due scopi: stroncare le rivolte musulmane con la forza e procurare denaro. Nel 1111 veniva indetta una Seconda Crociata, questa ben più importante e spiritualmente vitale per gli Europei: Gerusalemme, la Città Santa per eccellenza, il centro della cristianità ortodossa e cattolica e anche un grande centro religioso dell'Islam. Lamberto, vicinissimo alla città e attratto dal desiderio di essere non re di una città, si importante ma religiosamente inutile, ma re del Centro del Mondo, erede di Gesù in terra, quasi alla pari del Papa: cosa avrebbe dovuto fare: prendere Gerusalemme e abbandonare il titolo antiocese o mantenerlo e mandare altre truppe(perartro poche, in quanto non erano possibili massicci arruolamenti) o ancora chiedere al Papa di creare un regno di Gerusalemme a sud di Antiochia, creando però rivalità tra questi due stati?



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21/09/2008 19:34
 
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1111: la fine del Principato d'Antiochia,
Lamberto il Crociato scelse di non aspettare la decisione del Papa e abbandonò sia l'assedio di Antiochia sia Aleppo, dopo averla depredata per bene. Lamberto continuò a mantenere il titolo nominale di Principe d'Antiochia, ma di fatto non lo fu affatto. A sud Acri cedette dopo un'eroica restistenza all'incalzare degli infedeli; in Italia la situazione era in stallo: respinti i milanesi venne preparato un contingente militare bene armato con obiettivo Milano. Anche in Africa un nuovo esercito partì alla volta di Algeri per scacciare i Mori dall'Africa. Una svolta si ebbe con un attacco siculo a Napoli...



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21/09/2008 20:05
 
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Noooo!!!!Antiochia noooooo!!!! [SM=x535696] [SM=x535696]
Ma risorgerà vedrai! [SM=x535719]



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
21/09/2008 20:27
 
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mi dispiace ma gerusalemme è molto più allettante [SM=x535719] . Comunque, visto il successo delle "cronache congiunte" che ne dici, appena avrò Kingdom di organizzare delle cronache crociate congiunte? tu che comandi antiochia e io gerusalemme caro verde?



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21/09/2008 22:09
 
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Re:
Eraclio Imperatore Romano, 21/09/2008 20.27:

mi dispiace ma gerusalemme è molto più allettante [SM=x535719] . Comunque, visto il successo delle "cronache congiunte" che ne dici, appena avrò Kingdom di organizzare delle cronache crociate congiunte? tu che comandi antiochia e io gerusalemme caro verde?




Ne sono uscito da poco e sono ancora stordito... [SM=g27825]
Potremmo provare la campagna britannica,magari irlandesi e scozzesi [SM=x535700]



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
22/09/2008 13:22
 
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io la scozia [SM=x535718]



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22/09/2008 13:31
 
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oppure le altre tre campagne, la gran campagna, la campagna teutonica o quella americana, dimmi tu, comunuque dovremmo usare due nazioni legate nel contesto storico, come io con plinius Roma d'occidente e Roma d'oriente. Con la gran campagna uno potrebbe usare la Spagna e uno il sacro romano impero ad esempio, con la campagna americana uno i francesi e uno gli spagnoli. L'importante e che siano nazioni che non possano o almeno difficilmente possano entrare in guerra, perchè una cosa e governare le due parti dell'impero romano, un'altra e usare uno dei tanti staterelli europei medievali



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22/09/2008 18:05
 
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Il regno di Gerusalemme e la presa di Milano
Fu così che le armate sacre del Pontefice, misero sotto assedio Algeri e Milano. La prima, indomabile e orgogliosa decise di affrontare in campo aperto le forze pontificie per schiacciarle e dimostrare la sua potenza. Ma fecero male i conti, poichè ancora una volta la strategia messa a punto a Napoli funzionò: in centro che retrocedeva e i lati con la cavalleria che circondavano l'esercito nemico; ciò permise di battere un'armata superiore ma le perdite furono più pesanti che a Napoli. In quest'utlima città intanto venne respinto un nuovo esercito siculo, con perdite ridicole, contro un'armata siciliana totalmente distrutta: anche qui vennero utilizzate le stesse mosse di un secolo prima, la strategia del coperchio, perchè doveva "tappare tutti i buchi e non far entrare o uscire nessuno". Ad Algeri, l'esercito pontificio si mise in attesa che i Mori cedettero per logoramento, perchè non erano equipaggiati per il deserto. In Terrasanta Lamberto occupava Gerusalemme e si faceva incoronare Re e protettore del Santo Sepolcro: la gioia e le lacrime furono enormi tra tutti i cristiani, il Papa stesso pianse di gioia alla notizia che Gerusalemme era tornata cristiana. Lamberto I divenne un eroe, un santo a volte pure un Dio tra i cattolici, e venne soprannominato il Cavalleresco, il Crociato, il Magnifico. A Gerusalemme egli tentò di fondere la cultura greco-musulmana orientale e quella occidentale cattolica. La sua corte era visitata da artisti, mercanti e architetti da ogni parte del mondo. Per consolidare il suo potere egli volle riconquistare Acri, per poter in seguito espandersi a nord e riprendere anche Antiochia, poichè Lamberto era ora un "principe senza principato" ma intendeva recuperare ciò che aveva perso.



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01/10/2008 21:43
 
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La conquista progressiva del Mediterraneo
L'impresa di Acri non andò a buon fine e per il momento il Sacro Regno di Gerusalemme decise di non espandersi pere rafforzarsi al suo interno. In Italia Oddone I, guidò un esercito forte e ben addestrato contro Palermo, ultimo baluardo siciliano; il nord Italia fu teatro di una serie di battaglie, scontri e scaramucce che non risolse la situazione tra Milano e il Papato. Truppe di altri stati cattolici si ammassavano sui confini e il Ducato di Milano era ormai lo stato più odiato dell'Europa cattolica, ma anche uno dei più forti al mondo. In un Nord Africa ormai ricristianizzato, le truppe papali presero infine Algeri, riportando la cristianità al dominio del Mediterraneo. La caduta di Palermo trasformò lo Stato della Chiesa e i suoi vassalli, in un impero europeo tra i più ricchi, forti ed avanzati del mondo.



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02/10/2008 15:12
 
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con la campagna americana non puoi usare i francesi, perchè arrivano come i mongoli nel liscio

apparte ciò stai andando bene, bravo, devo dire che sei migliorato dalle prime cronache bizantine ad oggi [SM=g27811]



banner ekm
02/10/2008 15:20
 
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direi, prima perdevo come niente a difficoltà facile [SM=x535719]



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02/10/2008 15:32
 
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La rinascita dell'Inquisizione-La sfida Milanese e l'espansione del Regno di Gerusalemme
Nel 1117, l'"impero" del Papa era uno delle massime potenze europee. I nuovi soldati da poco addestrati a Roma, le guardie svizzere, erano un asso nella manica che i papali avrebbero sfruttato nei modi migliori alla cristianità. In Medio Oriente, il Regno di Gerusalemme cominciava una propria personale crociata, volta all'assoggettamento di molte città musulmane; Damasco cadde dopo nemmeno un anno di assedio, e i confini della cristianità subirono un'ulteriore ingrandimento. I successi di Lamberto compensarono le sconfitte subite dai Papali alle porte di Genova e ai continui assedi di Milano e Bologna da parte dei milanesi; per fronteggiare questi attacchi Oddone ordinò di riattivare il tribunale dell'Inquisizione, in modo da poterlo usare per propri scopi: poichè i milanesi erano di propria volonta entrati in guerra con la santa sede non erano da ritenersi eretici o infedeli? E gli eretici e gli infedeli non era più che legittimo che venissero "purificati" dal fuoco inquisitorio? Per due anni, dal 1117 al 1119 l'Inquisizione fece strage di importanti generali e familiari milanesi tra cui l'erede al trono e due familiari che, nonostante fossero devotissimi, vennero catturati, le loro famiglie uccise e arsi sul rogo. Oddone però voleva che tutta l'Italia fosse papale e si preparò a rientrare a Roma, per un ultimo, giantesco attacco su Genova e Venezia.



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