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Cronache di guerra al tempo di Roma: l'Impero Romano d'Occidente

Ultimo Aggiornamento: 18/09/2008 17:15
05/09/2008 11:04
 
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L'inizio della pressione barbarica
L'assedio alemanno del Norico terminò presto, senza nessuna battaglia svolta. Frattanto veniva riconquistata Salona, dopo un battaglia piccola e insignificante agli occhi di Valentiniano, e messa sotto assedio Aquitanum(credo) in Pannonia; l'arrivo indesiderato dei Vandali proprio a Salona prese di sorpresa i romani che tentarono eroicamente di contenere l'urto di migliaia di barbari e di non farli entrare in città ma senza successo: la Dalmazia era persa. Per compensare la perdita di quella provincia importante, si decise di abbandonare la Britannia per mandare un esercito numeroso e forte a riconquistare le coste Dalmate. Tuttavia la flotta romana venne intercettata dai Sassoni che la abbatterono causando un colpo profondo a Marsiglia(come ho detto già, nuova capitale di Roma); fu un disastro che causò la perdita dell'unico esercito capace di respingere l'incalzare dei vili Vandali sull'Italia. Non solo, ma le truppe sassoni occuparono la Belgica(non ricordo la città) creandosi pericolosamente un "corridoio" di conquista, che avrebbe loro permesso, se non respinti adeguatamente di occupare tutta la Gallia, regione attiva e molto ricca per l'impero d'occidente. Leptis Magna in quegli stessi anni tornava sotto l'influsso romano; dopo le due conquiste sassoni e vandale di Dalmazia e Belgica, finalmente l'impero potette riassestare le finanze e riequilibrare l'economia delle sue province: vennero costruiti porti, strade e mercati, vennero rafforzate le guarnigioni e, per favorire un unificazione religiosa dell'impero vennero abbattuti alcuni templi pagani e sostituiti con altari cristiani. Aquitanum, veniva riconquistata e verso il 390 Valentiniano I, seguito da numerosi prigionieri di guerra e l'esercito potè celebrare il trionfo a Roma, prima, e a Marsiglia dopo. Ma la pressione barbarica era incontrollabile, con i sassoni che premevano a nord-est, i celti a nord, in Britannia, da poco riacquisita dalle legioni romane e i vandali e sud-est; questi però erano solo un assaggio della "vera" minaccia che incombeva sulla Roma eterna: gli Unni, accampati poco più a est di Aquitanum, erano una minaccia che terrorizzava le legioni e vennero ulteriormente rafforzate le guarnigioni di confine anche togliendo truppe alle città meno minacciate. Poco dopo i sassoni assediarono Parigi(credo) e subito un corpo di spedizione proveniente da Burdingala sperò di spezzare l'assedio: avrebbero respinto i Barbari, battendoli o avrebbero dimostrato la loro debolezza quelle legioni che 500 anni prima lì avevano combattuto, ma dalla parte degli assedianti e sotto la guida di un uomo il cui nome ancora metteva orgoglio e tensione allo stesso tempo: Caio Giulio Cesare?
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 05/09/2008 11:07]



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



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