Cronache di guerra al tempo di Roma: l'Impero Romano d'Occidente

Anno domini 363 d.C.
Il vento cala sui tetti splendenti del Colosseo, del Circo Massimo e del Foro; un ombra maligna stava avvolgendo quello che fino a pochi secoli prima era il più potente impero che il mondo avesse mai conosciuto. Quell'ombra erano i Barbari, quell'impero era Roma! La pax romana era terminata da tempo, sebbene alcuni energici sovrani(Diocleziano, Costantino) avessero ritardato di alcuni secoli la caduta definitiva. Per organizzare una difesa efficente l'Impero romano si divise in un impero romano d'Occidente e uno d'Oriente. Sull'Occidente sedeva l'Imperatore Valentiniano I; egli promise a sè stesso che non avrebbe lasciato mai che i suoi successori governassero un impero collassante e si adoperò a risollevare le sorti della parte occidentale di Roma, la più povera delle due metà. L'impero era afflitto da una grave crisi economica e militare, la maggioranza delle province erano pronte a ribellarsi da un momento all'altro; tribù di barbari si ammassavano ai confini, la minaccia Unna spingeva questi popoli a cercare una nuova casa, per loro facilmente ritrovabile in Roma. La prima cosa che fece fu il tentativo di risollevare il bilancio pubblico e di impedire che centri produttivi come le città in Spagna e Gallia e Cartagine in Africa si ribellassero al potere centrale; spostò la capitale a Marsiglia, sia per spostare il centro di tutto l'esercito in una posizione più favorevole, sia per il bilancio finanziario negativo della "Caput Mundi" Roma. Mantenute solo due flotte, una a Cartagine e l'altra a Londinium, sciolse tutte le altre, tranne una a Roma nella quale imabarcò l'esercito per poi tornare sotto Roma ed assediarla: l'intento era quello di procurare denaro, con le buone o con le cattive...
In Spagna e Gallia vennero costruiti porti, strade e guarnigioni per evitare rivolte, furono abbassate le tasse e indetti giochi gladiatori quotidiani per mantenere la tranquillità, ma se da un lato la pace divenne costante in tutta la Spagna e la Gallia, gli introiti subirono un enorme collasso. Le province Illiriche furono per prime a ribellarsi, infliggendo un duro colpo all'esercito romano che tentò di riprendere Salona, una di queste città. Valentiniano, inviò un distaccamento di uomini dalla Gallia e riconquistò l'attuale Austria ,dopo una battaglia che restituì all'impero un orgoglio militare spento ormai da un secolo. Nel frattempo Roma veniva messa, su ordine dell'Augusto, a ferro e fuoco, e le sue ricchezze utilizzate per alzare gli introiti pubblici, ma con magri successi; in sostanza però, dopo la vittoria in Austria, eccetto un assedio di piccola portata Alemanno in Norico, la pace venne formalmente riportata in un Impero che poteva e, anzi, doveva, resistere alla sfida che lo attendeva...

Ciao Eraclio,

a che livello di difficoltà stai giocando?

Anch'io sto affrontando una Campagna con L'Impero d'Occidente...Se ho tempo scriverò anch'io la ma cronaca!

Buona la cronaca Eraclio, ben scritta, se posso permettermi ti dò un consiglio...se è possibile descrivi di più le battaglie, danno sempre un pò di enfasi alla cronaca...per il resto tutto ok...buona l'idea delle cronache per Rome

difficoltà media e già mi pare molto difficile. h/h o vh/vh non credo che sarei sopravvissuto.
Tranquillo scudo, quella era una battaglia di poca importanza io descrivero solo battaglie importanti come un assedio che spero non facciano i barbari a Roma

L'assedio alemanno del Norico terminò presto, senza nessuna battaglia svolta. Frattanto veniva riconquistata Salona, dopo un battaglia piccola e insignificante agli occhi di Valentiniano, e messa sotto assedio Aquitanum(credo) in Pannonia; l'arrivo indesiderato dei Vandali proprio a Salona prese di sorpresa i romani che tentarono eroicamente di contenere l'urto di migliaia di barbari e di non farli entrare in città ma senza successo: la Dalmazia era persa. Per compensare la perdita di quella provincia importante, si decise di abbandonare la Britannia per mandare un esercito numeroso e forte a riconquistare le coste Dalmate. Tuttavia la flotta romana venne intercettata dai Sassoni che la abbatterono causando un colpo profondo a Marsiglia(come ho detto già, nuova capitale di Roma); fu un disastro che causò la perdita dell'unico esercito capace di respingere l'incalzare dei vili Vandali sull'Italia. Non solo, ma le truppe sassoni occuparono la Belgica(non ricordo la città) creandosi pericolosamente un "corridoio" di conquista, che avrebbe loro permesso, se non respinti adeguatamente di occupare tutta la Gallia, regione attiva e molto ricca per l'impero d'occidente. Leptis Magna in quegli stessi anni tornava sotto l'influsso romano; dopo le due conquiste sassoni e vandale di Dalmazia e Belgica, finalmente l'impero potette riassestare le finanze e riequilibrare l'economia delle sue province: vennero costruiti porti, strade e mercati, vennero rafforzate le guarnigioni e, per favorire un unificazione religiosa dell'impero vennero abbattuti alcuni templi pagani e sostituiti con altari cristiani. Aquitanum, veniva riconquistata e verso il 390 Valentiniano I, seguito da numerosi prigionieri di guerra e l'esercito potè celebrare il trionfo a Roma, prima, e a Marsiglia dopo. Ma la pressione barbarica era incontrollabile, con i sassoni che premevano a nord-est, i celti a nord, in Britannia, da poco riacquisita dalle legioni romane e i vandali e sud-est; questi però erano solo un assaggio della "vera" minaccia che incombeva sulla Roma eterna: gli Unni, accampati poco più a est di Aquitanum, erano una minaccia che terrorizzava le legioni e vennero ulteriormente rafforzate le guarnigioni di confine anche togliendo truppe alle città meno minacciate. Poco dopo i sassoni assediarono Parigi(credo) e subito un corpo di spedizione proveniente da Burdingala sperò di spezzare l'assedio: avrebbero respinto i Barbari, battendoli o avrebbero dimostrato la loro debolezza quelle legioni che 500 anni prima lì avevano combattuto, ma dalla parte degli assedianti e sotto la guida di un uomo il cui nome ancora metteva orgoglio e tensione allo stesso tempo: Caio Giulio Cesare?

I romani inviarono alla svelta rinforzi a Parigi, per respingere i Sassoni; la battaglia ebbe inizio il pomeriggio del 380 d.C.
Le armate romane, disponte all'interno delle solide mura si disposero con gli arcieri sulla porta principale, due legioni sui fianchi del muro per contenere possibili usi di scale. Il resto dell'esercito si dispose dietro la porta per contenere ed evitare che i sassoni non entrassero anche solo di un metro nella loro città. I sassoni schierarono tutto l'esercito in attacco, sicuri che la loro maggioranza numerica avrebbe sopraffatto; l'ariete cadde rapidamente in fiamme e, non disponendo i sassoni di altri mezi per sfondare le porte o le mura, i romani poterono schierare tutti gli uomini sulle mura, donde le scale erano ormai l'unica minaccia reale; i rinforzi arrivarono presto e misero in difficoltà i sassoni che furono costretti, oltre a avanzare disperatamente tra le solide fila romane anche a pararsi da dietro; respinti i sassoni dalle mura, i romani passarono al contrattacco, respingendo i barbari e consacrando quella battaglia "Gallia aeterna" Gallia eterna. Nel frattempo, gli Alemanni premevano sul Norico e i Vandali con un armata di circa 1000 uomini attaccarono Aquitanum, porta d'accesso all'Italia. A difenderla c'erano solo 300 uomini(che coincidenza eh?) ma decisi a tutto pur di non far passare quei luridi barbari.
Anno 384 la battaglia di Aquitanum ha inizio!
Le forze vandale sono nettamente superiori a quelle romane e decidono di attaccare da due lati le mura della città. Alla testa dell'esercito romano vi è nientemeno che lo stesso imperatore, Valentiniano I; i romani si concentrano sulla porta Invictis(il nome è inventato naturalmente). Questa volta devono respingere i barbari da quattro fronti: l'ariete nemico, la torre e le scale portano a termine i loro compiti; ma lo straordinario coraggio delle legioni romane nonchè la troppa sicurezza dei vandali permette di respingere tutti e tre gli attacchi; le armate romane si concetrano al centro della città e con rapide rappresaglie di cavalleria annientano i rimasugli dei vandali; la seconda armata vandala(quasi 700 uomini) penetra dal nord della città, ma anche questa viene respinta, la morte del re vandalo Brenno mandà in rotta i nemici che vengono inseguiti e uccisi senza pietà. Le perdite per i romani sono ca. 100 mentre i Vandali perdono non meno di 1000 uomini! Cioè tutto il loro esercito! (io ho vinto davvero questa battaglia se nn mi credete fate come vi pare...).

Bravo Eraclio, vedo che sei in ripresa! A breve pubblicherò anche una mia cronca! Ciao

sempre sull'impero d'occidente?

PS: quando avrò finito con questa ne farò una sui Seleucidi

Scusate ma mi prendo un piccolissima pausa per provare ad usare altre fazioni: riprenderò la campagna appena possibile

Ritiro ciò che ho detto: riprenderò la campagna appena arò risolto un piccolo crash che mi succede nel 380 o anche dopo, ma più o meno in quell'arco di tempo.

PS: In ripresa per modo di dire vero? L'impero romano d'Occidente è davvero la fazione più difficile che io abbia mai provato, per questo è bellissimo usarlo.

Sì Eraclio, anch'io sono un Fan dell'Impero (quello d'Occidente però) e vorrei pubblicare una cronaca...Sono intimorito dal Bug che hai trovato nel 380...Speriamo di non imbattermi anch'io nel problema!!!

Anch'io trovo difficile giocarci ma é molto divertente!

se vuoi potremmo realizzare una cronaca congiunta, io dico ciò che accade all'Oriente tu ciò che accade all'occidente, o meglio ancora sfidarci su internet. Non so se si può e nel caso negativo quella della cronaca congiunta sarebbe una bella idea no?

Ciao Eraclio, per quanto riguarda le partite on-line avrei qualche piccolo problema perché in genere mi connetto dal lavoro e scrivere qualche post non mi dà problemi ma giocare sì (se mi sgama il Capo )....Quando sono a casa in genere non ho connessione.

Per la cronaca congiunta a me andrebbe bene (ma cosa intendi esattamente per congiunta?); sono già a buon punto con una mia cronaca.

Ciao

congiunta intendo che metterò una nuova discussione chiamata: Cronache di guerra: le invasioni barbariche, ad esempio, poi io scriverò la cronaca dell'impero romano d'oriente, tu quella dell'impero d'occidente come se stessimo facendo due cronache a parte ma nella stessa epoca e nella stessa discussione: saremmo i primi nel forum, potremo inaugurare un nuovo tipo di cronaca. Però aspetta, prima devo risolvere il problema del crash del 380 d.C.(piuttosto a te capita?)

Ok,io ci sto. Non sono ancora arrivato al 380, sono al 374. Ti farò sapere.

Ciao

La situazione generale dell'impero romano d'occidente sembrava tornata a dei livelli ottimali, non alla pari del vicino e più forte impero romano d'oriente, certo, ma nemmeno così debole da crollare come una piccola civiltà, perchè Roma non era una piccola civiltà. Valentiniano assunse il titolo di "Defensor Urbis" Difensore della Civiltà, e rifiutò di tornare a Cordoba(nuova capitale, più lontana dai confini e più difendibile), per continuare la difesa della Pannonia contro la pressione Vandala. In Gallia nel frattempo, tutta l'Aquitania era persa a causa di una ribellione generale, dimostrazione che l'impero era una una cosa che stava rapidamente svanendo; in Britannia venivano allestite nuove flotte per portare tutti gli uomini possibili in Europa e abbandonare quella regione così indifendibile e periferica....
Anno 380 d.C. le armate Vandale di 1500 uomini assediano nuovamente Aquitanum, difesa da 200 uomini e con alla testa ancora una volta l'imperatore Valentiniano il Grande. Ancora esultanti per le vittorie conseguite contro i Vandali in quella stessa città, i soldati della Roma aeterna, si prepararono a difendere la città. Le forze Vandale attaccarono da varie parti le mura nemiche occupandole rapidamente. Le truppe romane retrocedettero verso il centro della città, ma un armata di soli 40 uomini rimase indietro e tenne a bada i vandali per un enorme numero di tempo, combattendo fino all'ultimo uomo e infliggendo vergognose perdite ai barbari. Le cariche disperate di cavalieri contro le legioni romane non portarono a granchè. Le ultime truppe vandale(340 uomini ca.) affrontarono infine le legioni romane sulle mura(i romani erano meno di 150). Fu così che ancora una volta i romani ebbero la meglio su un esercito gigantesco rispetto al loro; sebbene le perdite furono alte, per i Vandali fu un disastro, e fu dimostrata la debolezza delle loro forze; se il denaro e le ribellioni lo avessero permesso, ora i romani avrebbero non solo respinto i barbari ma avrebbero potuto conquistare i loro territori e dominare incontrastati come avevano fatto un tempo, anche a costo di sfidare il vicino impero romano d'oriente.

Ehy, ma allora hai risolto il problema? Sei riuscito a proseguire?

ho fatto una battaglia nel 380 d.C. ho salvato la partita e so uscito, ora vedrò se mi crash o se era solo un problema temporaneo, o, ancora, se il crash non avviene proprio nel 380...

Come pensavo, mi può crashare in vari anni, dal 379 fino al 382 ca. comunque le cronache doppie si potranno realizzare; in qualche modo riuscirò a giocare correttamente, perchè non è che mi crasha quando faccio una determinata cosa, mi si chiude e mi dice che il windows ha deciso di chiudere il programma, faccio risolvi il problema ma niente...uff. Dimmi quando sei pronto plinius che partiamo con le cronache congiunte!

Impossibilitato dal reggere una campagna così difficile ho deciso di abbreviare, e di far terminare, se così si può dire, l'impero romano molto prima, attraverso qualcosa che nel gioco non si può fare:

Nel 385 un nobile vandalo, Guiderico, depose Publio Flavio, ultimo imperatore di Roma.


Ora, caro Plinius, appena sei pronto dimmelo che prepariamo la campagna congiunta, io alla testa dell'Impero Romano d'Oriente, e tu che guidi l'Impero Romano d'Occidente.

Io sono pronto; quando vuoi posso pubblicare i primi stralci della mia campagna!

Carino...tra un pò posterò anch'io una campagna allora