Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Cronache di Guerra bizantina: dall'espansione ad est ed ovest alla minaccia Mongola

Ultimo Aggiornamento: 12/12/2008 14:35
13/09/2008 19:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
scusate nello scrivere ho sbagliato! il papato non è in guerra con me ho scritto che lo era solo perchè so che ci sarei entrato, ma al momento si limita ad odiarmi [SM=g27823]



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



14/09/2008 14:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
La capitolazione della Sicilia: Bisanzio arbitra nel Mediterraneo Orientale
Mentre i Siciliani tenevano sotto assedio Venezia, una grande armata bizantina, sbarcò a in Calabria, marciando su Napoli, unica città importante del Regno Normanno. Tra gli italiani si diffuse il panico, poichè dai tempi della conquista normanna dell'Italia Meridionale, nessun bizantino era mai stato così vicino alla Santa Sede: il Papa si mobilitò contro l'Impero Romano d'Oriente. I bizantini nel frattempo avevano abbandonato Venezia a causa di una ribellione e avevano preso Bologna, praticamente smilitarizzata per proteggere Napoli; nell'Egeo e nel Tirreno i Bizantini schiacciarono le flotte congiunte di Sicilia, Milano e il Papato imponendo il proprio controllo in tutto il Mediterraneo Orientale. Tale strapotere spaventò i Turchi, che miserò sotto blocco il porto di Iraklion; la reazione greca fu immediata e spietata: prima ditrussero le navi turche davanti Creta, poi marciarono sulla capitale turca Iconio che conquistarono dopo un brevissimo assedio. In Italia le forze bizantine sbarcarono a Palermo e la strinsero d'assedio e stessa cosa fecero con Roma, capitale dello Stato Pontificio, centro di tutta la cristianità cattolica e rivendicata dai veri "romani". A Roma i bizantini compirono un saccheggio spietato, uccidendo il Papa ed abbattendo le Chiese Cattoliche. Napoli nel frattempo tornava sotto il comando diretto dei Normanni che fallirono un debole tentativo di riconquista di Palermo: in questa battaglia un esercito bizantino costituito da SOLI arcieri a cavallo sconfisse e mandò in rotta un'armata costituita da cavalieri pesanti e da arcieri musulmani, l'elitè di tutto l'eserctio normanno. In campo economico le casse statali vennero rimpinguate dal denaro dei saccheggi di Roma, Napoli, Palermo e Iconio e vennero costruiti nuovi porti, strade, mercati, cantieri, magazzini e campi di fiere. Palermo divenne la più munita e temuta base bizantina nel Mediterraneo e una delle più inespugnabili del mondo conosciuto. La Jihad indetta nel 1124 dai Musulmani e con obiettivo Iconio, fu un tentativo disperato di fermare la superpotenza Bizantina. I mori furono i primi ad essere sconfitti, i loro uomini del tutto insufficenti non scalfirono nemmeno un po' l'esercito bizantino. Dopo tale vittoria moriva Dragane I il Grande, sterminatore degli italiani, vincitore del mare. Gli successe Giorgio I, suo figlio che preparò una nuova armata alla quale ordinò di occupare Trebisonda; lui stesso si mise alla testa di un poderoso esercito, migliorato dall'introduzione di Catapulte e fanti pesanti, con obiettivo Cesarea. Con la momentanea fine della guerra in Italia, i bizantini poterono rafforzare sia le loro strutture economiche e civili, sia introdurre miglioramenti per il loro esercito che, per quanto potente, non avrebbe potuto affidarsi per sempre agli arcieri a cavallo. Nel 1126 l'Impero bizantino si estendeva su una superficie di 17 regioni da Roma a Iconio. Le ribellioni di Creta e Roma vennero entrambe soffocate nel sangue, e gli eserciti greci che meno di 100 anni prima pativano di essere circondati da potenze maggiori ora marciavano vittoriosi verso un succulento obiettivo: il dominio dell'Oriente, la restaurazione dell'antico Impero Romano d'Oriente, quello dei tempi di Giustiniano, Eraclio e Basilio II...

Vi illustro i miei domini in Italia e Asia:
Italia
-Roma
-Napoli
-Palermo
Siciliani Eliminati, Papali pacificati e in guerra solo con Milano

Asia
-Nicea
-Smirne
-Iconio
Turchi in difficoltà, Jihad ancora aperta
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 14/09/2008 14:49]



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



14/09/2008 17:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Sincerissimi complimenti per la brillantezza e la prontezza nel condurre operazioni militare contro 3 fazioni contemporaneamente e per il rinnovo economico dell'Impero. [SM=x535693]
Ma dimmi, Milano ora com'è messa? Controlla anche Firenze? E a Venezia chi c'è?
[Modificato da Shivos 14/09/2008 17:10]
14/09/2008 19:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 131
Registrato il: 19/11/2007
Sesso: Maschile
Nobile
Comlimenti.
La campagna ti va da dio, ma chi diefende l'onore degli italiani. Venezia! Reclamo il tuo intervento ferma gli imperialisti!!! [SM=x535718]



çççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççç


"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

Memento Capaci, Via D'Amelio.
Memento le parole di persone che non ho conosciuto.
14/09/2008 19:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
Il nord Italia e parte della Francia sono tutti Milanesi ad eccezione di Bologna Papale



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



14/09/2008 20:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
Il riscoppio delle guerre d'Italia e l'espansione inarrestabile ad est
Anno 1127
Bisanzio, impero che ruota attorno ad una città, Costantinopoli, è una potenza di terra e di mare. Le città sono ricche e prospere, i commerci e i traffici sviluppatissimi; ma sono soprattutto le imprese militari del nuovo basileus, Giorgio I, a dimostrare la dinamicità della monarchia dei Comneni. L'imperatore, alla testa dei suoi soldati, si mosse contro l'ultima città turca nell'Anatolia, Cesarea, che è anche la capitale del loro Sultanato. Più a nord il figlio Pellicano batteva i turchi presso Trebisonda e faceva occupare la fortezza, centro nevralgico sia via terra, a causa della sua posizione importante per mantenere il Caucaso e le vicine montagne dell'Anatolia, e via mare per la sua eccellente posizione nel Mar Nero. In Italia i Papali, da poco pacificati, presero le difese di Milano contro lo strapotere Bizantino in Italia; ma i bizantini non solo non si spaventarono da questa improvvisa pugnalata alle spalle, ma organizzarono uno dei più grandi eserciti che il Medioevo ricordi per distruggere senza pietà gli insolenti Italiani e l'insolente Patriarca di Roma(o meglio ex-Patriarca di Roma). La presa di Cesarea consegnò l'Anatolia ai greci, mentre a Nicosia si allestivano flotte per devastare la Terrasanta e restituirla alla Santa Croce.



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



14/09/2008 21:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Mi piace come cronaca, continuala che è interessante
15/09/2008 13:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
scusate se ritardo un po' nell'aggiornare la cronaca, ma ora ho ricominciato la scuola [SM=g27834] e nel frattempo, appena il mio coimperatore Plinius mi avrà raggiunto in anni dovrò continuare anche le cronache di Rome



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



15/09/2008 15:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
L'eroica difesa di Napoli e la riduzione dei domini bizantini in Italia
Potenza inarrestabile, l'impero bizantino era però scosso dalla pressione costante e ostinata dei vili italici(scusate il termine, ma dovevo dirlo), con a capo il Patriarca ormai di Bologna(il Papa) e la barbara Milano. Respinto un assedio Milanese a Roma, le truppe bizantine rimaste a Napoli si trovarono faccia a faccia con un grande esercito con alla testa il Papa(e quando mai..). I bizantini, racchiusi dietro le mura tentarono di opporsi contenendo in parte, dopo il crollo della porta centrale, l'enorme massa di uomini e cavalli che infuriava contro di loro: il comandante Clearcos, tenne per due ore(si fa per dire) quella porta, ordinando ai suoi uomini di uccidere chiunque cercasse di passare e facendo a pezzi il maggior numero possibile di uomini. Odioso verso i cattolici, Clearcos carico la guardia del Papa, ma venne ucciso nell'urto; secondo la leggenda urlò al Papa prima di morire queste parole: "Se tu sei Dio in terra perchè devi causare altre guerre contro altri cristiani? Perchè devi mandare a morte migliaia di persone solo per il gusto di avere anche tu delle terre e..." a quel puntò venne trafitto dalla spada del Papa furibondo. I 136 sopravvissuti vennero trucidati e, si dice, la guardia del coraggioso Clearcos, venne uccisa di persona, uomo per uomo, dallo stesso Pontefice! La perdita di Napoli causò la perdita di tutta l'Italia merdionale; rimanevano la Sicilia e Napoli nelle mani dell'Impero che giurò di schiacciare senza pietà gli italiani, di restituire l'Italia ai veri "romani". Frattanto in Oriente veniva stretta d'assedio Adana, in mano egiziana, per completare l'occupazione dell'Anatolia.
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 15/09/2008 15:40]



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



15/09/2008 21:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 218
Registrato il: 16/06/2006
Città: REGGIO CALABRIA
Età: 44
Sesso: Maschile
Nobile
Azz...
Che roba,complimenti! [SM=g27811]

PS:MI raccomando NIENTE PRIGIONIERI E NESSUNA PIETA! [SM=x535700]
[Modificato da =Anubis= 15/09/2008 21:37]









16/09/2008 13:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Ma controlli ancora Roma, giusto? Potresti dirigere un contrattacco contro Bologna, che sarà rimasta a corto di difese per alimentare il grosso esercito papista
16/09/2008 13:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
ma NON con le truppe in Italia, ma con contingenti da Ragusa e Zagabria: se perdo Roma poi a vrò ancora la super base di Palermo, una cittadella assolutamente imprendibile per quel periodo [SM=x535719]



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



16/09/2008 16:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
sentite con bisanzio ormai sono in crisi, non è che mi potete dire se ho sbagliato qualcosa nel sbloccare i Papali? ho fatto la modifica su descr_strat e il Papato funziona, solo che è una normale fazione! non ho gli inquisitori, non posso indire crociate e mi dice anche che la stima papale è bassa!(incredibile) Inoltre non posso scomunicare e devo conquistare 100 regioni!!!!!Come diavolo faccio se non posso nemmeno mettere le fazioni cristiane le une contro le altre



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



16/09/2008 18:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
Anche se giochi Stato Pontificio non comandi il Papa, semplicemente sei suo protetto. Infatti appena attacchi una fazione questa viene scomunicata. Sugli inquisitori invece non so
18/09/2008 21:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
Alti e bassi dell'Impero Bizantino
Con il le cronache papali momentanea pausa, per riprendere questa campagna che a mio giudizio è la migliore che io abbia mai fatto, ma prima vi devo chiedere alcune cose che credo siano causa solo del mio pc:
-Vorrei "sbirciare" nella mappa e clicco \ sulla tastiera ma non mi apre la schermata dei cheats
-Vorrei agginugere le immagini e visto che non ci riesco potrei "fotografare" con una vera macchina fotografica la schermata del gioco e aggiungerla a paint per poi fare sta cosa di Imageshack che potreste spiegarmi.
-Appena Plinius mi raggiungerà in anni nelle cronache delle invasioni barbariche ricomincerò la cronaca romana e questa andrà in "stamby", ma anche prima dato che di tanto in tanto darò una raddrizzata anche alla cronaca pontificia, sebbene essa sia più difficile di quanto credessi.

Si comincia...

Anno 1127 circa, le forze bizantine tengono sotto assedio Adana, quando vengono colti da dietro da un imponente armata egiziana: i bizantini sono circa 450, mentre gli egiziani sono non meno di 1200! Ogni via di fuga è preclusa, per l'esercito con al comando Emanuele l'iracondo è la fine. Le armate greche si dispongono in modo che il centro retroceda per circondare con le ali di fanteria i nemici mentre la cavalleria circondi l'esercito nemico; gli arcieri a cavallo(praticamente inutili contro i meglio addestrati egiziani) sono messi in modo da sfiancare le truppe nemiche e, esauriti i proiettili, caricare per creare un qualche scompiglio. La prima ondata di nemici viene tenuta a fatica, ma la tattica funziona seppure con gravi perdite; poi il grosso del contigente musulmano, costituito da 800 uomini carica in massa il nemico superando ali e centro e circondandolo in numero da ogni lato, stroncando la strategia di Emanuele. Il coraggioso generale caricò disperatamente e per un ultima volta con i suoi arcieri e i restanti cavalieri, uccidendo motli nemici ma venendo infine sorpaffatti e uccisi tutti. I 64 prigionieri catturati dai musulmani vengono giustiziati. Poco dopo muore anche l'imperatore Giorgio e i milanesi assediano Roma. Il nuovo basileus, Pellicano, a Trebisonda, prepara i nuovi piani del suo impero che puntano su una regione molto particolare: il Dono del Nilo, la Terra delle Piramidi...



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



19/09/2008 19:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
Successo Bizantino
Nel 1130 la situazione dell'Impero Bizantino era quanto mai sbandante, a causa della pressione marittima papale e milanese, della guerra contro turchi ed egizi e dalle rivolte a Roma. Ma Pellicano era deciso a riportare con le buone o con le cattive ogni situazione nell'impero in maniera ottimale; come primo atto di quel grande processo le truppe bizantine saccheggiarono Roma, sconfiggendo una milizia ribelle di 800 uomini con appena 250, seppure con perdite mostruose. Il denaro ricavato permise sia di ricostruire Roma, sia di rafforzare Palermo, Iconio e Cesarea. Il basileus in persona si mise alla testa di un forte esercito costituito in gran parte da mercenari armeni e anatolici, marciando contro Tbilisi, imponente fortezza caucasica, estremamente difendibile e ben protetta. Tuttavia una distrazione turca permise il successo: il contingente turco che presidiava il castello era in marcia contro Trebisonda quando venne intercettato e distrutto dai greci che strinsero d'assedio una Tbilisi praticamente indifesa; un secondo esercito turco cercò di spezzare l'assedio ma venne sopraffatto dalla superiore cavalleria bizantina e dal coraggio dell'Imperatore; il sultano turco riuscì a fuggire appena, sotto gli occhi del suo esercito che venne completamente distrutto e i prigionieri uccisi. Tbilisi divenne una potentissima fortezza greca nel Caucaso e inoltre il suo porto estendeva il potere bizantino nel Mar Nero. A sud un esercito ottimamente addestrato di bizantini, costituitò dall'elitè del periodo: i fanti bizantini e i lancieri a cavallo, assediò Adana e la conquistò dopo una battaglia le cui perdite superarono quello previsto dalla superiorità militare bizantina. Tuttavia Adana, cittadella della Cilicia ottima da difendere con tre cerchia di mura, era una grossa perdita per l'Egitto che ora si vedeva con i propri territori in terrasanta scoperti. In quello stesso anno il Principato Tedesco di Antiochia che esisteva dal 1090 si dissolse a causa della ribellione musulmana della città e i tedeschi alleati dei bizantini si ritiravano per tornare in patria. Sfruttando questa situazione si allestì un nuovo esercito per conquistare la città prima che tornasse in mano musulmana. Il Papa a sua volta temeva sia l'Egitto musulmano che Bisanzio ortodossa e indisse una crociata su Antiochia nel 1138; un'armata crociata milanese tuttavia invertì la rotta e puntò su Roma, ancora bizantina. I milanesi erano in netta superiorità, tuttavia scelsero un tempo pessimo per attaccare; le armate bizantine, grazie anche all'introduzione di baliste infuocate sulle mura che seminarono il panico tra i milansesi, schiacciarono gli italiani, cacciandoli per la sesta volta o anche più da Roma. Ma non era tutto: le truppe bizantine nel 1140 si mossero contro Napoli, con un esercito costituito da soli arcieri a cavallo che sbaragliò le forze pontificie e riportò l'Italia Meridionale sotto la diretta influenza greca. E mentre a Tbilisi, Adana, Cesarea e Iconio venivano allestiti grandi eserciti per colpire in modo più deciso i musulmani(turchi ed egiziani), gli egiziani occuparono Antiochia; il basileus, preoccupato inoltre anche dalle truppe crociate che passavano per le loro terre con il rischio di assediare Costantinopoli, mandò un forte esercito contro Antiochia che venne presa senza tante difficoltà(1140). Con la conquista di Antiochia l'impero bizantino si estendeva su 22 regioni con 12 città e 10 fortezze e un esercito e una flotta invincibili. Forse i bizantini avrebbere restaurato la loro autorià sul loro Oriente? Quello di Eraclio e Basilio II?
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 19/09/2008 21:24]



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



20/09/2008 19:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
perchè non postate più? [SM=x535678] [SM=x535710]



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



21/09/2008 20:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
pausa con queste cronache che riprenderò appena possibile, se commenterete [SM=x535719]



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



29/09/2008 21:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
Il grande ritorno 2
Rieccomi con le cronache di Bisanzio: se seguirete e posterete io manderò avanti queste cronache che spero vi piacciano....buona visione!

Un Impero in guerra

Ma quei sogni furono vanificati dalla ribellione e dalla perdita di Napoli, che ridusse nuovamente i domini bizantini alle invincibili basi di Roma e Palermo. Gli egiziani erano nel 1146 sotto Antiochia, e nonostante i ripetuti tentativi di fermarli, l'assedio musulmano continuava senza sosta; Pellicano capì allora che se avesse colpito gli egiziani nei loro centri principali: Alessandria a Il Cairo, forse avrebbero ritirato il grosso dell'esercito da Antiochia per riprendere il controllo della terra nilotica. La Pace di Bologna, firmata tra Milano, Papa e Bisanzio, stabilì la legittimità dei territori greci in Italia, il dominio del Papa su Bologna e l'indipendenza di Napoli e Milano; questa pace e momentenea tranquillità ad ovest garantì ai bizantini un po' di respiro dopo un secolo ininterrotto di guerre italiche. In Oriente gli egiziani sferrarono nel 1147 un assalto ad Antiochia: la battaglia si svolse sia dentro che fuori le mura, le truppe bizantine contennero l'urto delle cavallerie e delle fanterie pesanti con un coraggio incredibile, tanto che erano sul punto di vincere, se la morte del difensore d'Antiochia, non mandò in rotta l'esercito causandone il crollo e la fine del dominio greco su Antiochia. Pellicano, che nel frattempo aveva firmato la pace con i Turchi, ordinò ad un esercito di soli arcieri a cavallo di riprendere Antiochia, ma questi cambiarono rotta e puntarono su Alessandria, già obiettivo dei piani di Pellicano, la quale, completamente sguarnita, venne presa dopo pochi mesi d'assedio nel 1148. Questa conquista ridiede forza all'imperatore che riorganizzò le forza bizantine per circondare i restanti domini egiziani da sud e da nord. I russi nel frattempo, unici ortodossi assieme ai bizantini, con un atto di incredibile tradimento, assediaron Sofia, costringendo l'imperatore a rimandare la spedizione egiziana di alcuni anni per cacciare questo fastidioso tradimento.



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



30/09/2008 21:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.217
Registrato il: 14/08/2008
Città: PORTO RECANATI
Età: 30
Sesso: Maschile
Conte
L'impero sotto assedio
Il tradimento russo tuttavia non resto impunito: poco dopo un grande esercito bizantino travolse e distrusse gli assedianti di Sophia, ma altri eserciti russi assediarono Bucarest; quelle regioni pacificate da quasi un secolo, ora si ritrovavano in guerra: l'imperatore si vide costretto a invertire la rotta del grande esercito per l'Operazione Cleopatra, per travolgere i russi, cacciarli dalle loro terre e pacificare nuovamente la regione. In Asia Minore, gli egiziani lasciarono sguarnita l'Antiochia appena occupata: era un'occasione troppo ghiotta per non sfruttarla, e subito partì un distaccamento di 6 armate, 3 fanti bizantini e 3 arcieri della guardia, per riprendere il controllo della città persa poco più di un anno prima; l'esercito fu intercettato da una debole armata egiziana, sgominata senza difficoltà, e dopo questa vittoria le truppe bizantine ripresero Antiochia. In Caucaso, l'imperatore guidò nuovamente l'esercito bizantino contro i turchi che avevano infranto il trattato di pace, e marciarono su Yerevan, quando vennero intercettati dall'eserctio turco. La battaglia iniziò in pieno giorno, con un sole cocente, gli eserciti di Pellicano si disposero su una collinetta, con gli arcieri armeni in poszione elevata e le cavallerie. La guardia del corpo turca venne completamente distrutta e morì un familiare del sultano; poco dopo giunsero i rinforzi, costituiti totalmente da fanti pesanti. Ciò nonostante gli arcieri a cavallo e le cavallerie d'urto bizantine sbaragliarono l'esercito nemico e la marcia su Yerevan prosegui senza intoppi, fino a che la città non venne stretta d'assedio nel 1151 circa. La sortita turca venne sbaragliata utilizzando la stessa tecnica di guerra utilizzata nella battaglia precedente. Per il dominio turco d'Armenia era la fine.



- - - - - - - - - - - - - - - - - - -



« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

..:: Design by -Shrike- ::..
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:56. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com