Per questo motto, da me irriverentemente italianizzato, sono in debito verso uno dei più grandi marinai di tutti i tempi.
La frase è infatti l'adattamento italiano (non me ne voglia) del motto che campeggia sullo stemma del palazzo di René Duguay-Trouin, nella città di Saint-Malo, in Francia.
Il motto recita "Il mio sangue tinge gli stendardi di Francia".
E quest'uomo aveva ben donde di farlo scrivere.
Nato a Saint-Malo (1673), una sorta di repubblica corsara sulla costa settentrionale della Francia ("noi non siamo francesi né bretoni, siamo di Saint-Malo"), entrato in possesso della prima nave all'età di 18 anni, a 23 aveva già catturato un ammiraglio olandese, fu senza dubbio il più coraggioso e geniale capitano di mare che la Francia abbia avuto. Corsaro, in un'epoca in cui i corsari costituivano il 70% della marina francese, inflisse perdite esemplari alle marine inglesi, portoghesi, spagnole, olandesi, barbaresche, a seconda dei diversi teatri bellici navali e delle diverse situazioni geopolitiche in cui operò. Nella sua spettacolare vita di comandante corsaro mise in fuga o distrusse flotte gigantesche (tra cui l'intera flotta portoghese di oltre 200 navi) distrusse più di 250 navi nemiche, ne catturò oltre 300, giunse persino a conquistare la più imprendibile fortezza portoghese in America, Rio De Janeiro, in soli 11 giorni. Una vita di battaglie, coraggio, genialità, inventiva, e grande amore per la sua città e per la Francia. Non accettò mai compromessi. Non si sottomise mai alla logica degli intrighi. Fu Luigi XV a chiedergli di accettare il titolo di ammiraglio e di luogotenente generale di Francia. Morì nel 1736.
Se non l'avete già fatto, andate una volta a Saint-Malo. La città murata, la fortezza di granito, la base imprendibile dei più geniali corsari, il "nido di vespe" che gli Inglesi non sono mai riusciti ad eliminare. Da qui Jacques Cartier partì per scoprire il Canada. Qui non casualmente nacque e da qui partì per il nuovo mondo René de Chateaubriand, padre primigenio del romanticismo francese ed italiano.
Per noi Italiani, che con poche eccezioni siamo condannati a leggere una storia patria fatta di guerre tra fazioni di una stessa città e di stranieri invocati contro il vicino, trovo sia importante riuscire a capire che cosa siano l'orgoglio di una terra e l'orgoglio di una missione quasi ereditaria.
Saint-Malo e René Duguay-Trouin sono il simbolo di un simile orgoglio.
Andateci.
Non sarà un viaggio buttato.
Il mio sangue tinge gli stendardi d'Italia
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